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La guida Osterie d’Italia 2021 di Slow Food celebra i ristoratori

di Daniela Traverso 23 Novembre 2020 14:00

La guida Osterie d’Italia 2021 di Slow Food Editore quest’anno valorizza e sostiene il lavoro degli osti in difficoltà a causa della pandemia del 2020.

Questo 2020 è un anno innegabilmente particolare, soprattutto per il mondo che raccontiamo su Agrodolce, quello dell’accoglienza, dei ristoranti, delle osterie. non ci sono le chiocciole, ma la solidarietà agli osti In questi giorni sarà in libreria la nuova Guida Osterie d’Italia 2021 di Slow Food Editore, in una nuova versione, ritagliata intorno a questo anno così difficile per il nostro settore. La guida di quest’anno ha deciso di abbandonare alcune tradizioni e di abbracciare un intento politico, cioè quello di avvicinare la comunità dei lettori a quella degli osti. Osterie d’Italia vuole infatti soprattutto porsi come simbolo di solidarietà e vicinanza per i cuochi, le brigate e gli imprenditori che stanno affrontando un momento davvero difficile e complesso, contraddistinto da una continua indeterminatezza che rende necessari grandi sforzi per rinnovarsi e riadattarsi a seconda delle restrizioni e dei diversi momenti dettati dal periodo di emergenza sanitaria.

Una guida per valorizzare gli sforzi

La decisione di pubblicare questa 31esima edizione non è stata semplice, ma si è ritenuta necessaria proprio per sostenere e valorizzare gli sforzi degli osti per riadattarsi e continuare ad andare avanti, allo scopo di ritornare più forti e stabili possibile ad una futura ed auspicata normalità. il mondo delle osterie e trattorie ha dimostrato di occupare un posto rilevante nella scala di valori degli italiani Come dichiarano gli stessi curatori, Marco Bolasco ed Eugenio Signoroni nella lettera aperta di prefazione alla guida: “Ci siamo resi conto – e tanti di voi ce lo hanno detto forte e chiaro – che queste pagine sono una testimonianza importante di un pezzo di Paese, rappresentano una comunità fatta di osti, di territori e di appassionati avventori che le osterie le vivono. Le piccole grandi economie di territorio, fatte di gestioni familiari, di imprese agricole, di reti virtuose, hanno saputo resistere e da piccole trasformarsi e apparire grandi a chi non le conosceva ancora. Anche perché in tanti sono voluti venire da voi, cari osti, tornare a vivere con emozione la vostra tavola e convivialità: in un periodo in cui si è stati costretti a molte rinunce, il mondo delle osterie e delle trattorie ha tenuto e dimostrato di occupare un posto particolarmente rilevante nella scala di valori di buona parte degli italiani. Per tutte queste buone ragioni ci siamo resi conto che dovevamo esserci, fare la nostra parte, dire a tutti che la nostra comunità resiliente c’è e che l’attuale è un momento in cui saprà farsi sentire anche più di prima. La nostra guida, continua a essere l’unica voce forte di una parte importante del mondo della ristorazione, è una testimonianza concreta di tutto questo”.

La guida 2020 e le sue novità

Anche in questo 2020 la Guida è stata resa possibile grazie alla presenza capillare e diffusa sul territorio di più di 200 collaboratori, coordinati dai curatori e che hanno recensito 1697 osterie in tutta Italia, includendo le realtà di ristorazione specifiche di ogni regione come le pizzerie in Campania, i fornelli in Puglia e le piadinerie in Emilia-Romagna, i farinotti in Liguria. Le Chiocciole – il più importante riconoscimento distintivo per le realtà eccellenti tra le segnalazioni – non sono state assegnate. E questo per avvalorare ulteriormente la volontà di promuovere il lavoro dell’intero settore. Per lo stesso motivo non sono state effettuate eliminazioni basate su valutazioni qualitative, ma soltanto relative a chiusure e cambi di gestione. 119 sono invece le novità inserite, di seguito nel dettaglio regione per regione.

Abruzzo

Florano, Loreto Aprutino (Pe)
Caldora Punta Vallevò, Rocca San Giovanni (Ch)

Calabria

Bacco e Stocco, Badolato (Cz)
A Cantina Cosentina, Cosenza
Altanum, San Giorgio Morgeto (Rc)
La Signora del Vento, Villa San Giovanni (Rc)

Campania

Don Lisandro, Caserta
La Taverna degli Antichi Sapori, Controne (Sa)
VicoRua, Eboli (Sa)
L’Occhiano, Felitto (Sa)
Barrasso, Grottaminarda (Av)
La Tana della Sirena, Montecorice (Sa)
Osteria Mediterranea, Napoli
Nonna Luisa, Piano di Sorrento (Na)
Katakrì, Piedimonte Matese (Ce)
I Cacciagalli, Teano (Ce)
Casa Kbirr, Torre del Greco (Na)
Olio e Basilico, Calvi Risorta (Ce)
La Bottega Creativa, Cardito (Na)
Le Parùle, Ercolano (Na)
Giovanni Grimaldi, Grottaminarda (Av)
‘O Scialatiello, Marigliano (Na)
1947 Pizza Fritta, Napoli
Vincenzo Capuano, Napoli
Fronna d’Està, Pomigliano d’Arco (Na)
La Pietra Azzurra – Vallo di Diano, Sala Consilina (Sa)
Magma, Torre del Greco (Na)
Binario 1, Vairano Patenora (Ce)
Pizzeria Eden, Vallo della Lucania (Sa)

Emilia Romagna

Belrespiro, Agazzano (Pc)
Da Geremia, Castelnovo ne’ Monti (Re)
Michiletta, Cesena
La Saluma, Cesenatico (Fc)
Stallo del Pomodoro, Modena
Arrogant Pub, Reggio nell’Emilia
Io e Simone, Rimini
Dalla Lella, Rimini

Friuli-Venezia Giulia

Trattoria Vigna, Castelnovo del Friuli (Pn)
La Stella, Meduno (Pn)
Da Febo, Tramonti di Sotto (Pn)
Ivan Gabrovec, Duino-Aurisina Devin-Nabrezina (Ts)
Paolo Parovel, San Dorligo della Valle – Dolina (Ts)
Al Rebechin, Trieste
Buffet da Roby, Trieste
Al Ponte, Udine

Lazio

Na Fojetta, Frascati (Rm)
Anna Dolci e Cucina, Castelnuovo Parano (Fr)
Buccia, Sabaudia (Lt)
Epiro, Roma
Food Box, Roma
O’Sarracino, Viterbo
Osteria di Maccarese, Fiumicino (Rm)
Ottavi dal 1921, Roma

Liguria

Ostaia a Ribotta, Genova
Il Viandante, Sarzana (Sp)
Cantarana, Sesta Godano (Sp)

Lombardia

Concarena, Cerveno (Bs)
Finil del Pret, Comezzano-Cizzago (Bs)
Centottanta, Corte Franca (Bs)
Ristorobie, Cusio (Bg)
Tenuta Tovaglieri, Golasecca (Va)
Ai Garibaldini, Mantova
Sottobosco, Milano
Trattoria Caselle, Morimondo (Mi)
Due Laghi, Ponti sul Mincio (Mn)
La Corna, Teglio (So)

Marche

El Mascaron, Fermignano (Pu)
Banco 12, Porto San Giorgio (Fm)
Controvento, Porto Sant’Elpidio (Fm)
Farfense, Santa Vittoria in Matenano (Fm)
Ristorantino, Tolentino (Mc)
Locanda Le Logge, Urbisaglia (Mc)

Piemonte

Il Mulino delle Fucine, Casteldelfino (Cn)
La Terrazza Da Renza, Castiglione Falletto (Cn)
Al Chersogno, Prazzo (Cn)
Spazio Mouv, Torino

Puglia

63 Osteria Contemporanea, Lecce
Bistrot Chef Gianluca, Taviano (Le)
Da CosìMino, Bisceglie (Bt)
Da Roberto, Nardò (Le)
La Campagnola, Bitritto (Ba)
La Luna nel Pozzo, Grottaglie (Ta)
Lo Sfizietto Da Matteo, Noci (Ba)
Macelleria La Fontana 1914, Alberobello (Ba)
Macelleria Ponte da Riccardo, Martina Franca (Ta)
Pepenero Bistrot Italiano, Bisceglie (Bt)
Radici, Vico del Gargano (Fg)

Sardegna

Craf da Banana, Oristano

Sicilia

Le Boccerie, Agrigento
Giannavì, Palazzolo Acreide (Sr)
Dispensa, Palermo
Tipico, Ragusa
Donna Sasà, Termini Imerese (Pa)

Toscana

Da Fagiolino, Abetone Cutigliano (Pt)
Il Vecchio Borgo, Campiglia Marittima (Li)
Locanda Fonte allo Spino, Castel San Niccolò (Ar)
Macchiascandona, Castiglione della Pescaia (Gr)
Pesce d’Oro, Chiusi (Si)
La Grotta del Pescatore, Isola del Giglio (Gr)
Da Gigi, Lucca
Le Mura del Cassero, Montevarchi (Ar)
Peposo, Pietrasanta (Lu)
Sant’Omobono, Pisa
Megabono, Prato (Po)
Da Bule, San Casciano in Val di Pesa (Fi)
Piccolo Trianon, Sesto Fiorentino (Fi)

Trentino Alto Adige

Maso al Sole, Civezzano (Tn)
Eden Marone, Riva del Garda (Tn)
Fior di Bosco, Valfloriana (Tn)
Ca’ dei Giosi, Vallelaghi (Tn)
Misone o di Tenno, Tenno (Tn)
Torgglhof, Cortaccia sulla Strada del Vino (Bz)
Finailhof, Senales (Bz)

Umbria

Valter a Solomeo, Corciano (Pg)

Veneto

Campagnon, Agna (Pd)
Ai Lares, Auronzo di Cadore (Bl)
Da Renata, Porto Tolle (Ro)
Antica Trattoria Fattori, Roncà (Vr)
Al Diplomatico, Venezia

L’aiuto alle Osterie

L’uscita di questa edizione di Osterie d’Italia 2021 si correda anche di due importanti azioni a sostegno delle osterie. La prima è una sezione sul blog di Slow Food Editore – in continuo aggiornamento- che comunica le attività intraprese dagli osti per sopperire ai vari provvedimenti di chiusura e restrizioni orarie a cui sono soggette le attività ristorative in questo delicato periodo storico. La seconda è un forum digitale, in programma oggi 23 novembre, che costituirà un vero e proprio momento di confronto tra la Guida e le osterie per capire i nuovi bisogni, le difficoltà ma anche i progetti per il post-pandemia e le opportunità frutto dell’ingegno a cui si è dovuti ricorrere da marzo a oggi. Questo forum sarà un’occasione per pensare in chiave propositiva alla situazione attuale ma anche a cosa si dovrà e si potrà fare nel futuro.