Home Mangiare Negozi Enoteche 6 vini da mettere a tavola durante le feste

6 vini da mettere a tavola durante le feste

di Salvatore Cosenza

Se avete bisogno di idee per i vini da portare a tavola per il pranzo di Natale, ecco 6 idee suggerite da un esperto per abbinare in maniera impeccabile.

I partecipanti al tradizionale pranzo (o alla cena) di Natale, si dividono generalmente in due categorie: quelli che si danno da fare ai fornelli e gli altri che si limitano a godere delle leccornie che arrivano dalla cucina. veniamo in aiuto ai sommelier improvvisati e a chi vuole nuove idee per la tavola Se rientrate tra questi ultimi fortunati, saprete di certo che è buona costumanza non presentarsi con le mani in mano, portando qualcosa da condividere con gli altri commensali. Va benissimo un panettone, meglio se artigianale o di un grande chef, oppure, un altrettanto intramontabile pandoro. Tuttavia ci sarà sempre chi pronuncerà la fatidica e spesso avventata frase: io mi occupo dei vini. E proprio ai sommelier improvvisati, veniamo in soccorso con i suggerimenti di un professionista come Mirko Di Mambro, dell’Enoteca Verso di Roma, bottega ma anche ristorante, che vanta una selezione di circa 900 etichette. Quella pensata da Di Mambro è una carta che alterna grandi nomi a piccole realtà a conduzione familiare, con una particolare attenzione ai vini naturali. Seguendo gli stessi criteri, ecco 6 bottiglie consigliate per il grande convivio natalizio. 

  1. Atmposhere – Jo Landron. Partiamo con uno spumante. Molto interessante è l’Atmosphères di Jo Landron, tipico rifermentato in bottiglia della Valle della Loira, la cui base sono le uve autoctone Folle Blanche, vitigno molto simile al nostro trebbiano: buona resa, giusta acidità. Jo Landron è una sorta di guru del Muscadet de Sèvre-et-Maine, questo suo spumante è perfetto con le ostriche (siamo a due passi dalla Normandia), più in generale coi frutti di mare, ma va benissimo anche con formaggi freschi, pizze rustiche e fritture. Volendo ci si può spingere anche oltre gli antipasti e abbinarlo agli spaghetti con le vongole. Prezzo: 23 euro.
  2. Et Voilà – Cascina Baricchi. Restiamo nell’ambito delle bollicine e continuiamo con il metodo classico Et Voilà di Cascina Baricchi, piccolo produttore che nell’enclave del Barbaresco possiede una parcella di Pinot Nero. I 72 mesi sui lieviti conferiscono note ossidative e complessità. Lo si può abbinare a primi a base di ragù bianco, lasagne o cannelloni, così come si adatta bene a una pasta con calamari o totani. Prezzo: 33 euro.
  3. Deidesheimer Riesling – Dr. Bürklin-Wolf. Se si procede con un secondo di pesce andiamo nel Palatinato, con il Deidesheimer Riesling Dr. Bürklin-Wolf. Siamo in una zona meno conosciuta rispetto alla Mosella, ma che regala vini di grandissima intensità e mai banali, con una discreta parte glicemica. Qui il terreno è misto: calcare, argilla, ardesia. Note agrumate gradevoli affiancano quelle tipiche affumicate. Va bene certamente con dei pesci, ma volendo anche con l’anatra. Prezzo: 25 euro.
  4. Barbaresco – Gabriele Morra. Per quanto riguarda eventuali secondi a base di carne, non si sbaglia mai scegliendo un Barbaresco. Gabriele Morra è un piccolo produttore, giovane ma che ha delle vigne vecchie (cru di Rio Sordo e Montefico). È un tradizionalista che lavora a botte grande, il suo è un vino elegante che va bene con stracotti, bolliti e spezzatini. Prezzo: 40 euro.  
  5. Rizzi – Moscato d’Asti. Conclusione ovviamente affidata a un vino dolce. La prima opzione è un classico Moscato d’Asti: quello di Rizzi è economico e perfetto per accompagnare un panettone. Prezzo 14 euro circa.
  6. Ferrandes – Passito di Pantelleria. Se invece decidiamo di finire il nostro pasto con dei formaggi o un torrone, si può optare per un Passito di Pantelleria Ferrandes. Sentori di radici, confettura di frutta e frutta secca a cui va ad aggiungersi la tipica ventata di note marine. Prezzo: 38 euro circa.