Decreto Legge gennaio 2021, quali sono le nuove regole
Finito il periodo delle feste ma non quello delle restrizioni causate dall’epidemia di Cororonavirus. Come già in diversi stati Europei, anche in Italia il Governo – attraverso un nuovo Decreto Legge approvato nella serata del 5 gennaio – è intervenuto per normare i giorni immediatamente successivi al 6 gennaio.
Dal 7 al 15 gennaio
Tra il 7 e il 15 gennaio compresi rimane in vigore il divieto, su tutto lo Stivale, di spostamento tra regioni o province autonome anche per recarsi presso le seconde case, così come il divieto di spostamento tra le 22 e le 5 del mattino. Fanno eccezione le motivazioni lavorative, di necessità o di salute e rimane sempre garantito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione: tornare a casa dopo le vacanze natalizie è quindi previsto e possibile. Bar e ristoranti, pasticcerie e gelaterie possono riprendere attività di somministrazione presso i locali fino alle ore 18, mentre i negozi possono restare aperti fino alle 20, compresi quelli nei centri commerciali.
Per le visite a parenti e amici, lo spostamento consentito è in ambito comunale (e non più regionale quindi) una sola volta al giorno tra le 5 e le 22 per un massimo di due persone (oltre a quelle già conviventi nell’abitazione verso cui ci si sposta). A queste due si aggiungono i minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti. Per i piccoli comuni – al di sotto dei 5.000 abitanti – lo spostamento ha ampiezza massima di 30 km di raggio al posto del confine comunale, e non può essere diretto al capoluogo di provincia.
Sabato 9 e domenica 10 gennaio: zona arancione
Il 9 e 10 gennaio, inoltre, torna la zona arancione (articolo 2 del DPCM 3 dicembre 2020): gli spostamenti sono limitati all’interno del Comune in cui ci si trova nella fascia oraria 5:00 – 22:00, ferme restando le deroghe per motivazioni di lavoro, necessità e salute. Per chi si trova in un centro con meno di 5.000 abitanti, inoltre, resta la possibilità di spostamento in un raggio di 30 km, escludendo tuttavia il capoluogo di provincia. Restano aperti i negozi di alimentari e quelli di generi di prima necessità, mentre bar e ristoranti possono svolgere solo asporto (fino alle 22) e domicilio.
La nuova divisione in zone
Per quello che succederà dall’11 gennaio in poi in relazione alla possibile divisione dell’Italia in zone rosse, arancioni e gialle come già sperimentato in novembre e dicembre bisognerà invece attendere venerdì 8 gennaio, data in cui verranno resi noti i dati dell’ultimo monitoraggio dell’epidemia da parte del Ministero della Salute. Per le scuole purtroppo le date sono più frammentate e cambiano da regione a regione, mentre per cinema, teatri, palestre e circoli si parla di riaperture posticipate a fine gennaio.
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