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Prendetevi cura dei vostri taglieri in poche mosse

di Marta Manzo • Pubblicato 7 Gennaio 2021 Aggiornato 18 Ottobre 2021 11:25

I taglieri sono strumenti indispensabili per cucinare, ma vanno anche trattati con cura a seconda del materiale di cui sono composti: ecco come fare.

Tagliare, tritare, affettare sono operazioni che facciamo quasi quotidianamente, per le quali ci avvaliamo di un alleato molto fidato: il tagliere. Di plastica, legno, silicone che sia, come tutti gli altri utensili della cucina necessita però di corretta manutenzione – sia ordinaria, sia  straordinaria – che ne consente un corretto utilizzo in termini di sicurezza alimentare e durata nel tempo. Lavare, asciugare, nutrire sono le tre regole base per prendersi cura del proprio tagliere. Vediamo più nello specifico.

  1. Taglieri in plastica. Sotto questa dicitura vanno solitamente i taglieri in polietilene e quelli in teflon. Per la manutenzione dei primi si può optare per un lavaggio con acqua calda, sale e mezzo limone per togliere gli odori e gli aloni, con l’aggiunta di sale se è necessario sfregare lo sporco nei tagli. Ulteriore aiuto per il lavaggio lo dà l’aceto, in grado di disinfettare velocemente il tagliere tra un utilizzo e l’altro. È possibile, certamente, il lavaggio in lavastoviglie, che ne consente una pulizia più accurata e l’eliminazione della maggior parte dei batteri. Analogo discorso vale per il teflon: robusto, resistente nel tempo, difficilmente si altera con l’utilizzo di prodotti chimici, per cui può essere lavato con il sapone liquido dei piatti, ma anche in lavastoviglie. L’importante è che asciughino correttamente.
  2. Tagliere di marmo. Molto funzionale in cucina, tanto quanto apprezzato per la parte estetica, il tagliere di marmo è in pietra naturale. Ed esattamente come i piani di lavoro consente una buona libertà in fatto di tagli e pulizia. Per prendersi cura di un tagliere di marmo tutto quello che bisogna fare è pulirlo molto bene, possibilmente con del sapone di Marsiglia, che deve poi essere risciacquato correttamente. In caso di macchie si può sfregare con delicatezza una pasta a base di bicarbonato: passata con movimenti rotatori ha anche un effetto lucidante.
  3. Tagliere in silicone. Entrati da qualche anno nelle nostre vite, hanno molti vantaggi perché il silicone è molto resistente, resiste alle alte e basse temperature ed è molto igienico, potendo essere tranquillamente lavato in lavastoviglie. La sua manutenzione, dunque, è piuttosto limitata. L’unica accortezza forse – e questo vale per tutti gli oggetti in silicone – è di lavarlo con un detersivo per lavastoviglie non troppo profumato, meglio ancora se neutro, perché tende a incorporare gli odori.
  4. Tagliere di vetro. Di vetro temperato, dunque molto resistente al taglio, è il prodotto che forse necessita della minor manutenzione su tutti, visto che non assorbe nessun odore e si può lavare con acqua e sapone. Si lava, inoltre, agevolmente in lavastoviglie, l’importante è avere cura di posizionarlo bene, per evitare possibili rotture.
  5. Tagliere di legno. Più delicata, invece, è la questione del tagliere di legno, anche quello in legno di bambù. Quanto più rimane lontano dall’acqua  meglio è, visto che tende a imbarcarsi, ad aprirsi, a rompersi. Essendo poroso, inoltre, non dovrebbe essere lavato con detersivi chimici, tantomeno in lavastoviglie. Per prendersi cura di un tagliere di legno si può partire intanto da una pulizia ordinaria a base di aceto, mixato con sale o bicarbonato in caso si debbano rimuovere avanzi dai tagli. Quindi bisogna asciugarlo correttamente – possibilmente in posizione verticale – visto che la presenza di acqua potrebbe dar luogo a muffe. Una manutenzione straordinaria a base di olio specifico per utensili da cucina in legno e idoneo all’uso alimentare aiuta a lucidarne la superficie tutte le volte in cui il tagliere risulti secco, operazione cui può seguire tranquillamente l’applicazione di una cera (sempre specifica). Fatto interessante dei taglieri in legno è che possono essere tranquillamente rigenerati: basta armarsi di una carteggiatrice per rimuoverne gli strati superficiali e cancellare i tagli del tempo. Il tagliere tornerà quindi nuovo e si potrà ricominciare tranquillamente a usarlo.