6 trucchi per scaldare (bene) la pasta avanzata
11 Gennaio 2021
Può succedere a volte che, per un errore di valutazione, ci troviamo con della pasta avanzata di cui non sappiamo che fare. Con l’idea, lo ribadiamo sempre, che non si butta via niente, possiamo tranquillamente riscaldarla il giorno dopo. Per evitare, però, di ottenere un piatto troppo molliccio o troppo secco, ecco qualche suggerimento da seguire.
Pasta in bianco. In caso si tratti soltanto di pasta, senza condimento, il trucco è utilizzare una sorta di seconda bollitura. Facendo scaldare l’acqua e portandola a bollore, bisogna mettere la pasta già cotta in uno scolapasta, da calare in più mandate all’interno dell’acqua bollente. Con un paio di passaggi da una quindicina di secondi ciascuno la pasta sarà perfettamente ravvivata, risultando né secca, né molle.
Pasta con il sugo. Altro metodo, da utilizzare in caso di pietanza condita, è quello di riscaldarla aggiungendo una piccola parte di nuovi liquidi. Non al microonde, perché non scalda in maniera uniforme, ma in una padella. Basta versare la pasta, aggiungere brodo, latte, acqua, vino (dipende dal sugo) e rinvenire il tutto. Niente coperchio, però: la pasta tenderebbe a cuocere nuovamente al vapore.
Pasta con sugo di pesce. In caso di sugo di pesce la scelta migliore è quella di aggiungere brodo. Di pesce, appunto, se ne avete a disposizione, vegetale se invece non ne siete provvisti. Il brodo (caldo) va aggiunto gradualmente al sugo mentre riscalda. Attenzione sempre a non esagerare.
Pasta arruscata. Un classico della cucina napoletana è la pasta arruscata, che nasce proprio per riutilizzare la pasta avanzata del giorno prima. Arruscare, infatti, significa abbrustolire, bruciacchiare. Ed è quello che dovete fare versando la pasta avanzata in una padella (unta con dell’olio o antiaderente) riscaldando finché la pasta non avrà una crosticina croccante tutto intorno. Ai più golosi – se il sugo lo permette – consigliamo di aggiungere anche un uovo, anche sodo.
Frittata di pasta. A proposito di uova, dalle stesse latitudini arriva la frittata di pasta. Basta aggiungere agli avanzi del giorno prima delle uova, formaggio grattugiato, pepe e sale e trasferire tutto in padella. Una volta cotta su un lato, quando comparirà la crosticina, la frittata di pasta dovrà essere girata, per terminare la cottura dall’altra parte.
Pasticcio. Metodo simile, in cui interviene il forno, è quello di creare un nuovo piatto a partire dal vecchio: ecco, dunque, il pasticcio di pasta. Ideale per pasta corta e per sughi classici, per prepararlo è sufficiente imburrare una pirofila, aggiungere del pangrattato, quindi la pasta, alternata con besciamella e mozzarella. L’ultimo strato, esattamente come la pasta al forno, va ricoperto con formaggio, pangrattato e riccioli di burro. E via in forno a 180°C.
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