Ecco un punto della situazione sul Green Pass, dove è obbligatorio chi può controllarlo e gli ultimi aggiornamenti.
Abbiamo già parlato di Green Pass, il documento che dimostra la vaccinazione, la guarigione dal Covid o l’esito negativo a un tampone. C’è chi è contro e chi è a favore del provvedimento, da una parte i novax e i dubbiosi e dall’altra chi legge questo certificato come una maggior sicurezza per se stessi e per gli altri. Insomma tra proteste e voci di approvazione, i cambiamenti legati al Green Pass, sono stati molti, occorre quindi fare il punto della situazione sugli ultimi aggiornamenti.
Green Pass, come ottenerlo
Il certificato verde si può ottenere già dalla prima dose del vaccino, al completamento del ciclo vaccinale, con tampone negativo, sia molecolare che rapido, svolto nelle 48 ore precedenti e per chi è guarito dal Covid da sei mesi. Ottenerlo non è difficile basterà seguire le indicazioni fornite per mail e sms una volta effettuato il vaccino, oppure è possibile rivolgersi al proprio medico di famiglia, al pediatra o al farmacista che potranno rilasciare il Green Pass.
Quanto dura il Green Pass?
Ha una validità di 9 mesi per coloro che hanno completato il ciclo del vaccino, di 6 mesi per chi è guarito dal Covid, di 48 ore invece per chi ha eseguito il tampone.
Dove bisogna esibire il Green Pass?
Il controllo del certificato verde è previsto per i locali al chiuso, che siano ristoranti o bar per un consumo al tavolo. Oltre a sagre, fiere, convegni e congressi, centri benessere, palestre, luoghi di cultura e mostre. Dal primo di settembre sarà necessario il Green Pass anche per il personale scolastico e universitario e per gli studenti dell’università. Sempre dalla stessa data sarà obbligatorio anche sui mezzi di lunga percorrenza come aerei e treni ad alta velocità ma anche autobus che collegano due o più regioni. Non sarà obbligatorio il certificato sui mezzi di trasporto locale.
Nuovo aggiornamento da Palazzo Chigi è quello che vede la necessità di Green Pass per la consumazione al tavolo al chiuso nella mensa aziendale o nei locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione.
I controlli possono essere effettuati delle forze dell’ordine, dai gestori e proprietari delle strutture e degli esercizi dove necessaria la certificazione. L’obbligo di controllo vige solo sul Green Pass, per quanto riguarda la verifica dei documenti non è obbligatoria ma a discrezione di chi la effettua il controllo. Le sanzioni sono previste sia per gli esercenti sia per i cittadini con il rischio di multe da 400 a 1000 euro e di chiusura da 1 a 10 giorni dell’esercizio dopo il riscontro di tre infrazioni in tre giorni diversi.
- FONTE
- tg24