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Breve guida ai cibi che non vanno in frigo

di Alessia Dalla Massara 1 Settembre 2021 09:00

Il frigorifero non è sempre la soluzione migliore per conservare i cibi. Ecco una breve guida su quali alimenti conservare lontano dal frigo.

I falsi miti e i luoghi comuni imperano soprattutto in cucina e riguardano un po’ tutti gli aspetti, dai tipi di cottura alle modalità di conservazione. È proprio quest’ultimo argomento, però, a creare maggiori diatribe soprattutto quando si tratta se scegliere di utilizzare o meno il frigorifero per preservare certi alimenti. In molti casi è difficile accorgersi che non si stia conservando correttamente un cibo: magari la consistenza e il gusto rimangano invariati a scapito delle proprietà nutrizionali. In altri, il campanello d’allarme è più evidente, andando incontro a maturazioni improvvise o deterioramenti delle caratteristiche organolettiche. Ecco allora un breve prontuario di cibi che contrariamente a quanto si possa pensare, non vanno conservati in frigorifero. Scopriamo insieme quali sono e il miglior modo per conservarli.

  1. Pomodori. Che siano datterini, ciliegini o da insalata, meglio conservare i pomodori fuori dal frigo, magari insieme alla frutta e comunque in luogo asciutto e al riparo dalla luce diretta del sole. Il contatto con le basse temperature, infatti, tende a interromperne la maturazione rendendoli meno croccanti e dalla consistenza più farinosa.
  2. Patate. Se siete abituati a conservare le vostre patate in frigorifero sappiate che potrete liberare un bel po’ di spazio spostandole in un luogo fresco e buio come la dispensa. Se lasciate in frigo, tutto il loro amido si trasformerà in zucchero rendendole sgradevoli al sapore. Meglio, quindi, conservarle in un sacchetto ben chiuso e al riparo dalla luce solare.
  3. Agrumi. Non si rovineranno, anzi: tutte le tipologie di agrumi – arance, pompelmi, limoni e lime – andranno conservate in un luogo fresco, asciutto e ben ventilato così da non formare muffe o batteri. Se avete intenzione di mangiarli in breve tempo potete anche sistemarli direttamente nel cesto porta frutta.
  4. Anguria e melone. Il segreto per conservare questi frutti tipici della stagione estiva è assecondare la loro natura e le temperature a cui sono abituati. Il freddo riduce sensibilmente la quantità di antiossidanti in essi contenuti privandoli di una delle proprietà fondamentali. Meglio, quindi, conservarli interi in un luogo asciutto: in questo modo manterrete intatto il contenuto di vitamine, licopene e beta-carotene.
  5. Banane. L’aspetto più antipatico delle banane è la loro rapidissima maturazione. Per rallentarne il processo verrebbe spontaneo conservarle in frigorifero. In realtà, a contatto con il freddo la buccia tenderà a scurirsi più velocemente. La soluzione è quella di non staccarle dal casco e di riporle in un sacchetto in un luogo fresco e asciutto.
  6. Avocado. Al contrario delle banane, gli avocado maturano con difficoltà. Per poterli mangiare della giusta consistenza e gustarne il sapore pieno e non troppo acido conservateli in un sacchetto insieme ad una mela e a una banana: la maturazione è assicurata.
  7. Basilico. Tra le erbe aromatiche il basilico è quella che soffre di più gli eccessi. Una volta che la vostra pianta ha raggiunto l’apice della sua crescita, staccate le foglie e conservatele in un barattolo di vetro riempito di acqua fresca fino a quando non dovrete utilizzarlo. Così eviterete il pericolo che marcisca, o al contrario, si secchi eccessivamente.
  8. Burro. Assolutamente controintuitivo rispetto alla gran parte dei prodotti caseari, fatto sta che il burro non richiede l’aiuto del frigorifero per conservarsi in modo ottimale. L’importante è metterlo in un contenitore a chiusura ermetica e lasciarlo per circa due giorni a una temperatura che non superi i 21°.
  9. Mozzarella di bufala. Altra eccezione alla categoria dei latticini è rappresentata dalla mozzarella di bufala. Se conservata immersa completamente nel suo siero a una temperatura tra i 18 e i 25° conserva – se non addirittura migliora – le sue proprietà organolettiche. Ovviamente, siate tempestivi nel mangiarla (al massimo entro le 24 ore), ma quello non sarà un problema.
  10. Caffè. Avete aperto il vostro caffè preferito e avete paura che possa deteriorarsi con facilità? Per ovviare a questo pericolo, conservatelo lontano dal frigorifero e comunque dalle basse temperature: il freddo, infatti, facilita la produzione di condensa che può rovinare la consistenza e il sapore del caffè. Meglio, quindi, riporlo in un contenitore ermetico a temperatura ambiente.
  11. Aglio e cipolla. Fuori dal frigo si conservano meglio ed eviteranno di contaminare gli altri ingredienti con il loro odore dominante. Riponete aglio e cipolla sul davanzale in un apposito sacchetto e fate attenzione a separarle dalle patate: l’elevato contenuto di etilene in esse contenuto potrebbe far maturare eccessivamente i vostri odori.
  12. Ketchup e senape. Inutile nascondersi dietro a un’etichetta non letta: ketchup e senape contengono un buon quantitativo di conservanti e acidi che ne rendono inutile la loro conservazione in frigorifero. Manteneteli quindi ben chiusi nella dispensa e non avrete il rischio che si contaminino o vadano a male.
  13. Miele. Fondamentale è che il miele conservi la sua consistenza compatta ma al tempo stesso abbastanza liquida. Per questo motivo, conservarlo in frigorifero aumenterà la formazione di cristalli rendendolo difficile da spalmare. Riponetelo in un luogo al riparo dalla luce solare e a temperatura ambiente.