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Mercato Centrale Milano, si avvera il sogno di Umberto Montano

di Alessandra Iannello

Finalmente aperto il Mercato Centrale Milano, nuovo progetto di Umberto Montano che porta il suo mercato nella Stazione Centrale.

«Siamo finalmente arrivati nella città più europea d’Italia. Milano, la città in cui, ogni imprenditore che abbia un po’ di ambizione, vuole arrivare». Con queste parole Umberto Montano, presidente e fondatore di Mercato Centrale, saluta l’apertura (con un anno e mezzo di ritardo causa Covid) del building meneghino. Apre, con un anno e mezzo di ritardo causa Covid, il Mercato Centrale Milano all'interno della Stazione CentraleIl successo, come per ogni attività che si rispetti, si misura dalle vendite. Sono molte le botteghe che a fine serata registrano il sold-out e, parlo per esperienza personale, il primo sabato di apertura era impossibile trovare un posto a sedere dopo aver fatto code interminabili per raggiungere la bottega prescelta. «Mercato Centrale Milano – ha dichiarato il sindaco Beppe Sala durante l’inaugurazione – rappresenta un grande investimento di oltre 18 milioni di euro. Impiega più di 400 persone e soprattutto è la prova tangibile del volere della città di riprendere in mano quest’area della Stazione Centrale». Concetto rimarcato anche da Attilio Fontana, governatore della Lombardia. «Aspetto fondamentale della presenza di Mercato Centrale in questa posizione è la riqualificazione e la rigenerazione di una parte di questa bellissima stazione che era abbandonata e che, grazie all’intervento di Mercato Centrale, ha ritrovato vita e la possibilità di tornare a essere un luogo frequentato».

Le botteghe

«Con Mercato Centrale Milano – prosegue Montano – abbiamo reso reale il sogno. Ovvero il Mercato Centrale Ideale. I 100 bugigattoli che abbiamo trovato sono diventati gli spazi che ricreano la tradizionale idea di mercato rionale con i materiali principi di una stazione: il ferro e il legno. La grande novità che il modello circolare degli altri mercati centrali qui è stato trasformato in lineare».
Nello specifico a Milano si possono assaggiare le proposte di 29 artigiani distribuiti su due piani, in uno spazio di oltre 4500 mq. A riconfermare che Milano è la città con il mercato ittico più importante d’Europa, c’è una grande area dedicata proprio al pesce dove la pescheria Pedol, in attività a Milano dal 1929, copre uno spazio di circa 1000 mq con un’enorme vetrina espositiva. Il pesce può essere acquistato da portar via oppure farselo consegnare a casa, con Milano, infatti, Mercato Centrale dà il via alla partnership con cosaporto.it, o farselo cucinare subito accanto da Orlando Ruggero. Nel Mercato del Pesce poi, c’è anche un fish bar affidato al ventiquatrenne cuoco emergente Jérémie Depruneaux. Altro debutto meneghino sono i fratelli Piero e Luca Landi del ristorante Rendez-Vous di Marciana Marina (Isola d’Elba) che hanno portato la loro specialità: pesce cucinato esclusivamente su carbone vegetale.

Sempre dalla Toscana arriva La bottega del tartufo di Luciano Savini ma anche Fausto Savigni che propone solo carni e salumi provenienti dai suoi allevamenti nell’oasi WWF di Dynamo Camp di San Marcello Piteglio (Pistoia) e le carni di Chianina della Tenuta La Fratta di Enrico Lagorio. Anche per la Chianina la carne può essere acquistata per l’asporto oppure consumata al Mercato sotto forma di bistecche o hamburger. Da Firenze arriva Giacomo Trapani che nella bottega Bambi serve i piatti della tradizione come il bollito e il lampredotto ma anche la guancia e la ribollita o, ancora, il peposo e la pappa al pomodoro.
Sempre in tema carne c’è Il Girarrosto al fuoco di legna di Alessandro Baronti che propone solo polli allevati a terra e alimentati con granaglie (il pollo si può acquistare anche a portar via). Direttamente dagli Usa è approdato in Italia il Joe’s American BBQ, il nuovo progetto di Joe Bastianich che rende omaggio alla più autentica e tradizionale cultura culinaria degli Stati Uniti: il barbecue. Un’altra star della cucina in televisione è lo chef Sergio Barzetti che, tra le sue preparazioni di risotti, propone anche il piatto meneghino per eccellenza allo zafferano.

Al Mercato, poi, si possono fare molte esperienze legate al cibo come vedere all’opera un mulino in città: Mattia Giardini e Alberto Iossetti di VIVA la Farina lo gestiscono e conferiscono la farina a Davide Longoni, il primo panettiere agricoltore in Italia ad avere terre coltivate a grano. Fra le eccellenze milanesi c’è la pizza di Crosta, i ravioli cinesi di Agie Zhou con il ripieno di carne del macellaio milanese Walter Sirtori e la Pasticceria Martesana del Maestro Enzo Santoro. Per chi preferisce i gusti della pasticceria meridionale, in particolare quella Campania, ci sono le sfogliatelle di Sabato Sessa, di Ottaviano, mentre gelato e cioccolato arrivano dalla torinese Mara dei Boschi. Dal Piemonte arriva anche la pasta fresca dei fratelli Michelis di Mondovì mentre la gastronomia genovese è rappresentata da Marco Bruni e il suo U-Barba.

Ecco poi il cocktail bar di Flavio Angiolillo (Mag Cafè, Backdoor 43, Iter), i prodotti 100% biologici del cremasco Tommaso Carioni che rifornisce, con le sue materie prime, la produzione di succo fresco di Cesare Cacciapuoti e Nicolò De Gregorio. Per gli amanti della birra la Luigi Moretti ne ha creata una in esclusiva per Mercato Centrale mentre i vini saranno forniti da Tannico, il più grande e-commerce specializzato nella vendita di vino. Fra le attività di corollario c’è la scuola di cucina di Alessio Leporatti di Florencetown e diversi incontri dedicati a tutte le fasce d’età. A fare da colonna sonora al tempo passato al Mercato c’è l’opera Duomo gotico pungente, un racconto visivo-sonoro di Milano in cui il progetto art-radio di Alessio Bertallot incontra i mosaici fotografici di Maurizio Galimberti.