Home Cibo Il Bostrengo, l’antico dolce della tradizione emiliana e marchigiana

Il Bostrengo, l’antico dolce della tradizione emiliana e marchigiana

di Candy Valentino • Pubblicato 23 Gennaio 2022 Aggiornato 4 Novembre 2022 15:58

Tra Marche, Umbria e Romagna, ecco la storia e la ricetta del bostrengo, dolce dalle origini contese del centro Italia.

La ricetta del dolce chiamato Bostrengo, nata dalla tradizione contadina di riutilizzare gli avanzi di pane secco mescolandolo con ciò che c’era nella credenza, si trova in testi che risalgono addirittura al Medioevo. Il suo nome sembra abbia origini barbariche e sia legato alla presenza dei Celti in Romagna e in alcune zone ha poi assunto varianti come burlengo e frustingo. Il Bostrengo, o frustingo, è un dolce tipico della zona della bassa Romagna, delle alte Marche e dell'Umbria. A contenderne la paternità, sono sia la bassa Romagna che le alte Marche. Nella zona del Montefeltro, ad esempio, veniva preparato storicamente in tutte le feste e le occasioni importanti. In Umbria e in generale nel centro Italia, a partire da Ognissanti fino al Natale, è presente nelle cucine di molte famiglie e in tante pasticcerie. Sin dalle sue origini, il bostrengo veniva cotto nel forno a legna e la parte centrale di solito è più soffice mentre sul bordo si forma una crosta croccante. La ricetta di questo dolce cambia molto da zona a zona, dalle versioni più semplici a quelle più articolate. Una caratteristica che le accomuna è il tipico profumo ricco dato dalle spezie. Per tagliarlo, tradizionalmente, non si usa il coltello ma un paio di forbici.  

La preparazione del bostrengo ai giorni nostri

 © Biopianeta

C’è chi aggiunge il cioccolato, chi preferisce la versione con farina di castagne e ancora, chi sostituisce i fichi secchi con dell’altra frutta essiccata. L’aggiunta di cannella o vaniglia può donare al dolce una profumazione differente e ogni famiglia ha la sua ricetta segreta. È una torta dal sapore rustico e genuino, che ricorda un po’ il celebre panforte toscano, perfetta da gustare come dessert insieme al caffè o a merenda. Si può conservare per 4 o 5 giorni a temperatura ambiente, protetto da una campana di vetro o all’interno di un contenitore ermetico. Nel Comune di Borghi, in Provincia di Forlì-Cesena, si svolge anche la tradizionale sagra paesana annuale dedicata al bostrengo, detta sagra del bustrengh in dialetto Romagnolo.

Gli ingredienti della ricetta ufficiale

 © Romagna in Tavola

Come avrete capito, è difficile parlare di ricetta ufficiale, ma tra le più quotate c’è quella che prevede l’utilizzo di pane sciapo raffermo, bagnato nel latte o in acqua, riso bollito, noci tritate, uvetta, mele, uova, fichi secchi, scorza d’arancia tagliata, zucchero, farina di grano tipo 1, farina di granturco e burroIl pane raffermo va ammorbidito nell’acqua calda o nel latte, strizzato e poi sminuzzato; fichi e noci si devono sminuzzare e tritare e la mela va tagliata a dadini. Si mescola il burro ammorbidito con lo zucchero e si uniscono farine, riso cotto e poco alla volta, mentre si mischia, tutti gli altri ingredienti. L’impasto va cotto in una teglia imburrata, nel forno preriscaldato a 180 °C, per un’ora.