È morto Antonio Tomacelli, ideatore di Intravino

Sono venuta a conoscenza ieri sera della morte di un amico e collega, Antonio Tomacelli. La notizia ha colpito tutto il mondo dell’enogastonomia italiana insieme alla morte improvvisa del produttore di vino alto atesino Franz Haas, sempre nella giornata di ieri.

Quando iniziai questo mestiere, ormai oltre 10 anni fa, c’era un piccolo gruppo, un’elite di comunicatori colti e dissacranti, che dominava la scena del giornalismo/blogging gastronomico. Di loro mi innamorai e dopo pochi mesi entrai a far parte con prepotenza di quel buffo collettivo che di fatto stava cambiando il modo di raccontare il cibo e il vino. C’erano Massimo Bernardi con Dissapore, il compianto Stefano Bonilli con il suo Papero Giallo e Antonio Tomacelli (con la crew più divertente che si possa immaginare) alle redini di Intravino. Furono anni di viaggi, chiacchierate, discussioni, eventi, feste e bevute impossibili da ripetere e incredibili da raccontare.

Ho incontrato Antonio poco prima dell’inizio della pandemia durante NOT, evento dedicato al vino a Palermo, nel gennaio 2020. Era insieme alla compagna e abbiamo chiacchierato, riflettuto, sentenziato qua e là e riso tantissimo, come succedeva spesso. Il suo era un carattere particolare, aveva sempre un’opinione importante che esprimeva con sarcasmo e convinzione, era intelligente, colto e molto affettuoso, dote rara in un ambiente un po’ snob come quello del vino.

Mi mancherai Antonio, a tutti noi e, soprattutto, ai tuoi ragazzi a Intravino e alla tua famiglia, ai quali esprimo tutto il mio affetto e la vicinanza della redazione di Agrodolce. Non sarai mai dimenticato.