Home Mangiare Ristoranti Quali sono gli oggetti più rubati nei ristoranti? La top 10

Quali sono gli oggetti più rubati nei ristoranti? La top 10

di Raffaella Galamini 4 Aprile 2022 09:00

I furti dei clienti non riguardano solo accappatoi e asciugamani degli hotel, ma anche gli oggetti dei ristoranti. Ecco quelli più rubati.

Ci sono piatti che vanno a ruba. Nel vero senso della parola. Non importa se ci troviamo in trattoria davanti alle classiche ceramiche bianche o nel ristorante stellato che per il fine dining sceglie il servizio esclusivo Richard Ginori. Il furto è dietro l’angolo. Il cliente con la vocazione del ladro è molto più diffuso in sala di quanto si possa pensare. Non deve stupire che ci sia addirittura una top ten degli oggetti più rubati al ristorante. Non sempre, e questa è la sorpresa più grande, a sparire sono pezzi di valore. Spesso, come il caso di cronaca che ha riguardato Alessandro Pipero e il suo ristorante stellato a Roma, ci si attacca a tutto: anche a un cubo di Rubik come il proprietario del locale ha denunciato sui social. Ecco la classifica degli oggetti più rubati nel mondo della ristorazione.

  1. Posate. Le posate sono tra gli oggetti preferiti dai ladri. C’è chi si accontenta di un coltello, meglio ancora se da bistecca, chi opta per la forchetta e chi porta via cucchiai e cucchiaini. Furti seriali, talvolta, così che il ladro alla fine si crea un servizio di posate tutto per sé. Nei locali di cucina etnica la sparizione di cucchiai in legno e bacchette per ramen e sushi è un autentico incubo. 
  2. Piatti. La stoviglieria non è forse tra le cose più semplici da rubare anche se non va mai sottovalutato lo spirito d’inventiva del cliente dalla mano lunga. Piattini da dolce e da caffè certo si riescono a far sparire con maggiore destrezza e senza dare nell’occhio. Coppette e ciotoline, ad esempio per salse e sughi, sono molto apprezzate dai criminali del tavolo accanto. Inutile sottolineare che se ci troviamo di fronte a un servito di lusso l’appetito dei predoni si fa sentire ancora di più.
  3. Sale e pepe/zuccheriera. Un grande classico in tavola: la tradizione del duo sale e pepe resiste in molti locali, nonostante la sempre maggiore diffusione di confezioni monoporzione come già si fa per lo zucchero. Dove sale e pepe sono ancora in tavola, rischiano di sparire ogni sera. A nulla serve scoraggiare i ladri con la scusa che il troppo sale fa male. I piccoli contenitori, soprattutto se di design, prendono il volo in un attimo.
  4. Caricabatterie/powerbank. Da quando si è sdoganata la presenza dello smartphone poggiato sul tavolo, caricabatterie e powerbank al ristorante sono sempre più diffusi. Capita che osti e titolari di locali mettano a disposizione della clientela lo strumento per la ricarica del telefonino. Purtroppo spesso, a carica effettuata, sia il caricabatterie che il powerbank finiscono per sparire nelle tasche e nelle borse degli avventori. Lasciando il locale con le pile a terra. 
  5. Profumatori d’ambiente. Da quando si è diffusa la moda dei profumatori d’ambiente, il numero di furti di questi oggetti è salita in maniera esponenziale. Al punto che in bagni e ambienti comuni dei locali si preferisce ricorrere a soluzioni alternative o a diffusori d’ambiente più discreti e meno appariscenti.
  6. Cestello del ghiaccio. Fa figo mettere a raffreddare a casa champagne e affini in un elegante secchiello per il ghiaccio. Se poi il cestello è di design o presenta il logo di una grande maison francese o di un eccellente vino italiano diventa ancora di più oggetto del desiderio. Il sogno proibito da far sparire a tutti i costi pur non essendo molto semplice farlo uscire dal locale senza dare troppo nell’occhio. Eppure, a giudicare dal numero delle sparizioni, è possibile. 
  7. Tovaglioli, tovaglie e asciugamani. Il tovagliame viene rubato soprattutto nei ristoranti di lusso. Sarà forse perché in tanti locali di tendenza tovaglie e tovagliette sono sparite e il tavolo non si apparecchia più. In molte trattorie, vanno di moda, invece, le tovaglie di carta così come i tovaglioli. Più pratiche e a prova di furto. Chissà se la moda delle apparecchiature basic vuole essere un argine al fenomeno diffuso dei furti. Vanno sempre a ruba, invece, gli asciugamani e i rotoli di carta per asciugarsi le mani nei bagni. I numeri sono impressionanti.
  8. Bicchieri e tazzine. Ricordate il tormentone lanciato da Anna Marchesini con il Trio? La tazzina… Me se scompagna il servizio. Al ristorante bicchieri e tazzine spariscono di frequente, soprattutto se presentano loghi o decorazioni speciali o meglio ancora se sono destinati a bevande particolari come il sake o i cocktail, ad esempio. Furti inspiegabili visto che spesso il bicchiere della Coca Cola o la tazzina con il logo di design si potrebbero acquistare online o spesso anche direttamente al locale. Ma il proibito si sa che ha tutto un altro sapore.
  9. Segnaposto/piante. Il cubo di Rubik sparito dal tavolo 4 del Ristorante Pipero a Roma ci insegna che quando si tratta di rubare per portarsi a casa un souvenir, ci si attacca a qualsiasi cosa sul tavolo. Sarà per questo che i segnaposto in metallo, legno o ceramica sono nel mirino dei ladri. E non sono gli unici oggetti asportati con destrezza. Se in tavola o nel locale ci sono statuine, portacandele, piccole lampade il rischio di vederle sparire è elevato. Spesso, non serve neanche incollarle al tavolo e ai ripiani. I soliti ignoti non si fermano davanti a niente. Stesso discorso per fiori e piccole piante: spariscono con la velocità della luce.
  10. Menu. Con la scusa di portarsi a casa un ricordino del locale dove sono stati così bene, in tanti pensano l’idea giusta sia di far sparire il menu. Meglio ancora se è in un’elegante custodia di cuoio o rilegato come un raffinato volumetto. A rendere la vita dura ai ladri e a ridurre il numero dei furti ha contribuito il Covid con la sempre maggiore diffusione del menu virtuale da consultare grazie al QRcode.