Caldo bestiale: e se provassimo la dieta del ghiaccio?
Che la dieta del ghiaccio sia la nuova frontiera per combattere questo caldo torrido? Forse no, ma vediamo perché.
Con il caldo torrido di quest’estate, la cosiddetta dieta del ghiaccio può sembrare perfetta. Anche solo per il suo nome. Ma sapete in cosa consiste e, soprattutto, siete sicuri che sia la soluzione più adatta per perdere peso?
Cos’è e come funziona la dieta del ghiaccio
A ideare la cura dimagrante, basata sulla stimolazione del metabolismo attraverso il consumo di bevande e cibi ghiacciati, è stato il gastroenterologo Brian C. Weiner. Secondo le sue ricerche, ingerendo una significativa quantità di ghiaccio, l’organismo sarebbe costretto a consumare energia per riportare la temperatura corporea ai valori normali. Weiner sostiene che l’ingestione di un litro di ghiaccio permetta di bruciare circa 160 calorie e che i cibi e le bevande ghiacciate aumentino il senso di sazietà: una combinazione che, accanto alla pratica dell’esercizio fisico e a un’alimentazione sana, permetterebbe di dimagrire in modo semplice e veloce. In seguito a queste osservazioni, il medico americano ha sviluppato l’intuizione formulando uno schema alimentare volto a stimolare il metabolismo basale tramite il consumo giornaliero di un litro di ghiaccio.
Si tratta di una dieta efficace?
Da una lettura più attenta della dieta di Weiner, gli effetti della perdita di peso però sarebbero, probabilmente, più legati all’impostazione nutrizionale. Sul sito del medico, si racconta dell’efficacia dei cubetti di ghiaccio ma si omette di specificare che si tratta di una dieta ipocalorica e a base prevalentemente proteica. E il ghiaccio quindi? Quale rilevanza avrebbe realmente in questa dieta? Sicuramente grazie a questa proposta, in un primo periodo, si riesce a perdere peso facilmente ma bisogna fare molta attenzione. Ingerire il ghiaccio potrebbe essere e pericoloso e, in ogni caso, non dovremmo mai dimenticare che le diete non funzionano solo per riduzione delle calorie o per aumento del dispendio energetico ma anche per la regolamentazione di ormoni importanti come l’insulina. Come confermano numerosi esperti e studiosi, l’efficacia delle diete innovative, proprio come quella del ghiaccio, dovrebbe sempre essere corroborata da prove scientifiche valide e condivise. Prima di diffondere soluzioni fai da te, chi le pensa dovrebbe pubblicare dati certi e assicurare che non ci possano essere rischi per la salute. In questo caso specifico, a parte una pubblicazione di Weiner, non compaiono ricerche applicate alla dieta del ghiaccio. Quindi, per ora, è una possibilità non supportata da forti evidenze.