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7 metodi per difendersi dalle farfalle della farina

di Nadia Corvino 3 Agosto 2022 14:00

Capita a tutti, prima o poi, di trovare in cucina le farfalle della farina. Se ne avete il sospetto, ecco i segnali a cui fare attenzione.

Quelle che comunemente vengono chiamate farfalle della farina (così come anche tignole o tarme del cibo) sono degli insetti che è molto comune trovare in cucina. Le farfalle della farina possono risultare fastidiose perché infestano le zone in cui teniamo alimenti secchi e a lunga conservazione, come farina, pasta, riso e altri cereali, frutta e legumi secchi. Il rischio è quello di ritrovarsi a scoprire, nel momento dell’utilizzo, che uno o più sacchetti presentano delle larve. Quindi, con il dubbio che tutto il contenuto della dispensa sia stato attaccato, solitamente buttiamo tutto e, di conseguenza, sprechiamo cibo e soldi. Questi piccoli animaletti trovano nelle dispense il loro ambiente ideale perché sono attratte dagli ambienti caldi, umidi e bui e si nutrono proprio di quegli alimenti in cui è più facile trovarle. Queste possono entrare in casa dall’esterno (soprattutto in estate, quando si tengono le finestre aperte) e sono capaci di creare dei buchi nelle confezioni per alimentarsi del loro contenuto. Altre volte, invece, le si portano in casa con la spesa, perché magari sono già presenti all’interno delle confezioni alimentari o dei prodotti sfusi. Come si fa a capire se in casa ci sono già delle farfalle della farina? I segnali più inequivocabili sono la presenza di filamenti simili a fitte ragnatele (soprattutto nelle pieghe delle confezioni) così come le buste bucate, la presenza di larve o crisalidi negli alimenti o ancora di farfalline che svolazzano all’apertura degli sportelli. La proliferazione delle tarme del cibo si potrebbe individuare anche dalle uova ma queste sono molto piccole e chiare e quindi difficili da notare a occhio nudo. Ecco alcuni metodi da mettere in atto per limitare la possibilità che le tarme del cibo infestino la dispensa.

  1. Controllare bene le confezioni prima di acquistarle. Se la confezione di pasta o di farina sembra già semiaperta, presenta dei piccoli buchi o è comunque danneggiata è meglio evitare di portarla a casa perché questi potrebbero essere segni di una possibile presenza di larve o uova al suo interno. 
  2. Utilizzare dei contenitori ermetici. I pacchi della farina e della pasta non sono efficaci nell’evitare l’ingresso di questi insetti al loro interno. Per questo, per assicurarsi che un’eventuale confezione contaminata non infesti tutta la dispensa, a ogni nuovo acquisto gli alimenti andrebbero inseriti all’interno di contenitori ermetici di plastica o di barattoli di vetro ben chiusi.
  3. Usare le trappole adesive attira tarme. Questi adesivi da attaccare agli sportelli della dispensa sono cosparsi di feromoni che attirano gli esemplari maschili delle tarme, riducendo quindi la probabilità della loro moltiplicazione. Trovarne però degli esemplari attirati dalle trappole significa o che le tarme sono già presenti nel cibo o che le si sta attirando da fuori casa proprio con l’utilizzo di questo strumento. 
  4. Fare pulizie periodiche della dispensa. Facendo spesso le pulizie si tiene sotto controllo la comparizione di segni della presenza delle tarme del cibo e si ha l’occasione di pulire eventuali residui come briciole rimaste negli angoli che potrebbero attirarne degli esemplari. Meglio ancora, fare periodicamente pulizia dei contenitori che si utilizzano per controllare che non ci siano crisalidi nascoste nei tappi o nelle pieghe dei sacchetti di plastica e di carta.
  5. Far sì che la dispensa non rimanga umida. Prima di riporre di nuovo gli alimenti in dispensa dopo la pulizia bisognerebbe assicurarsi che i ripiani siano del tutto asciutti. In generale, andrebbe evitato che la cucina rimanga un ambiente troppo umido, arieggiandola spesso ed eventualmente, se necessario, utilizzare il deumidificatore in inverno.
  6. Evitare di accumulare scorte troppo a lungo. Uno dei modi con cui le tarme del cibo entrano in casa è proprio legato alle grandi quantità di alimenti che tendiamo ad accumulare. Meglio quindi non acquistare troppi pacchi di pasta e di farina se non ce ne è necessità, così da evitare di dover gettare tutto una volta scoperte eventuali farfalle della farina presenti in un sacchetto.
  7. Contattare degli esperti. Nel caso più raro in cui il problema fosse molto esteso, o nel caso in cui ricorra di frequente nonostante si prendano i dovuti accorgimenti, potrebbe essere il caso di rivolgersi a degli esperti che si occuperanno della disinfestazione delle aree interessate. 

Cosa bisogna fare invece quando si è sicuri che le farfalle della farina sono già presenti in dispensa? La cosa migliore sarebbe buttare tutte le confezioni in cui le tarme si sono infiltrate, come appunto quelle di farina e pasta (non serve però buttare le lattine). A questo punto tutte le superfici andrebbero aspirate e poi disinfettate. Poi, bisognerebbe lavare con acqua calda tutti i contenitori ermetici e i barattoli prima di riutilizzarli.