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Carne di vitello e carne di manzo: quali sono le differenze?

di Nadine Solano 23 Agosto 2022 16:00

Conoscete le differenze tra carne di vitello e carne di manzo? Se avete dei dubbi, ecco qualche chiarimento che vi aiuterà in macelleria.

Alzi la mano chi, davanti al banco della macelleria, non si è mai chiesto quali siano esattamente le differenze tra la carne di vitello e la carne di manzo. Perché no, non si tratta proprio della stessa tipologia di carne. Ma si tratta di animali diversi? Ecco un altro dubbio molto diffuso. Vediamo allora di far luce sulla questione, importante anche per l’utilizzo della carne in cucina. 

L’età

Sciogliamo subito il primo dilemma: l’animale è lo stesso, cioè il bovino. La principale differenza tra carne di vitello e carne di manzo è legata all’età. Per vitello si intende un bovino, maschio o femmina, di 6-8 mesi. Il manzo, invece, è un bovino di età non inferiore ai 24 mesi e non superiore ai 48, ed è un maschio castrato (per favorire l’ingrasso), altra caratteristica fondamentale. Il termine però identifica anche il bovino femmina della suddetta età che non abbia ancora affrontato un parto

L’alimentazione

Il vitello viene nutrito esclusivamente con latte mentre, quella del manzo, è un’alimentazione molto più ricca e sostanziosa, di cui per esempio fanno parte i cereali, le leguminose, le bietole, i mangimi completi e complementari

L’aspetto della carne

Basta osservare con un po’ di attenzione per mettere a fuoco le differenze tra le due tipologie di carne, in riferimento all’aspetto. Quella di vitello è di un colore rosa tenue, è morbida e molto magra, perfetta per i bambini, gli anziani e in generale per chi ha qualche difficoltà nella masticazione. Ottima anche per chi necessita di seguire un’alimentazione povera di grassi. La carne di manzo, la più consumata in assoluto (coincide con un quarto della produzione mondiale di carne), ha invece un colore rosso intenso e opaco e presenta abbondanti quantità di grasso intramuscolare. Anche questa però è tenera, per via della castrazione, contiene elevate percentuali di ferro ed è senza dubbio più saporita della carne di vitello.  

Usi in cucina

Anche per quanto riguarda gli usi in cucina, oltre ai singoli tagli, le differenze tra vitello e manzo sono importanti. Il vitello è meno saporito del manzo, vero, e proprio per questo risulta molto versatile. Non solo è poco grasso ma contiene anche molta acqua: questo significa che è perfetto per le cotture medio-lunghe. Tra le ricette più classiche citiamo l’arrosto, il brasato e il vitello tonnato. Rappresenta un’ottima scelta anche per preparare scaloppine, spezzatini, bistecche, cotolette e involtini. Quanto al manzo, la costata non ha certo bisogno di presentazioni. A dirla tutta, questa carne è perfetta per le grigliate. Ma garantisce una buona resa anche per i brasati, gli stufati e gli spezzatini. Cruda, viene utilizzata per la preparazione di carpacci e tartare e tritata è un’ottima scelta per la realizzazione di polpette, polpettoni e ragù