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Supermercato: come fare la spesa marketing free

di Ida Paradiso

A tutti è capitato, almeno una volta, di acquistare un prodotto alimentare ingannevole. Ecco dei consigli per fare una spesa marketing free.

Fare la spesa è un gesto quotidiano che ci impegna costantemente nella ricerca di un equilibrio perfetto tra qualità e convenienza. Scegliere il prodotto giusto, infatti, non è affatto facile in un mercato in cui spesso è complicato distinguere anche solo il vero dal verosimile. Per fortuna, le normative a tutela dei consumatori ci vengono in aiuto e, con un po’ di attenzione e qualche dritta, possiamo imparare rapidamente a riconoscere gli slogan pubblicitari ingannevoli e distinguerli dalle informazioni reali e davvero utili.  Ecco allora alcuni consigli per non farsi ingannare dalle apparenze e portare a casa una spesa marketing free

Fare attenzione alle offerte 

Acquistare i prodotti in promozione (i cosiddetti prodotti civetta) a volte può essere un’arma a doppio taglio. Lo sconto applicato al prodotto, infatti, è conveniente soltanto se valutato in relazione al proprio prezzo pieno, ma non necessariamente sarà la proposta più conveniente tra le diverse opzioni disponibili nel punto vendita. Per essere sicuri di fare la scelta giusta, quindi, è sempre buona pratica compararlo con le altre proposte presenti sullo scaffale, prima di prendere una decisione. In caso contrario, nonostante abbiamo approfittato degli sconti, potremmo ritrovarci con uno scontrino addirittura più alto del solito.

Leggere le indicazioni in etichetta

Le informazioni riportate in etichetta, principalmente peso, provenienza ed ingredienti sono uno dei modi migliori per capire cosa stiamo comprando davvero. Ad esempio, l’indicazione del prezzo al chilo (o al litro), ci consente di capire subito quando ci troviamo davanti ad un prodotto che sembra più conveniente di altri, ma che invece è soltanto una confezione più leggera. Soprattutto in tempi di rincari, è particolarmente importante fare attenzione ad una pratica commerciale che, seppur legittima, gioca sul filo di una comunicazione poco trasparente con i consumatori.

Verificare le diciture free from

L’aumento di allergie ed intolleranze alimentari ha reso necessario indicare con evidenza in etichetta la presenza o l’assenza di allergeni. Parallelamente al crescere delle richieste dei consumatori per questo tipo di prodotti, si è ampliato il numero di proposte che mettono in evidenza le diciture senza sulle confezioni, non sempre in modo corretto. Alcune aziende, infatti, hanno ceduto alla tentazione di aumentare il proprio fatturato trasformando proprietà naturali dei propri prodotti (come ad esempio il riso, naturalmente privo di glutine) in strumenti di marketing e riposizionare in alto i prezzi. Prima di effettuare un acquisto di questo tipo, controlliamo, quindi, che la presenza di richiami pubblicitari free from sulla confezione sia giustificata e non solo un mezzo per rendere il prodotto più caro.  

Aguzziamo l’occhio sul pesce fresco 

Nel banco del pesce, controlliamo sempre tutte le diciture esposte sui pannelli indicatori (anche quelle in piccolo). Ad esempio, verifichiamo la zona di pesca e se si tratta di prodotti freschi o decongelati. Nel secondo caso sarà esposto un prezzo più conveniente per un prodotto adatto ad un uso immediato e che non potrà essere ricongelato una volta a casa. Un’altra indicazione importante è la provenienza: a seconda se il pesce è stato pescato in mare aperto, allevato in Italia o allevato all’estero, saranno esposti prezzi diversi, legati alla diversa qualità dei prodotti ed alla loro freschezza.