Locanda Le Logge: assaggiare la tradizione marchigiana vicino Macerata
La Locanda Le Logge è perfetta per chi cerca i sapori della cucina tradizionale ma non vuole rinunciare a un po’ di creatività.
Le Marche sono una regione genuina in cui è possibile respirare tradizione in ogni cosa. Ultimamente, però, questa regione sta dimostrando una nuova energia, soprattutto nell’ambito della ristorazione. Poco distante da Macerata, il bellissimo borgo di Urbisaglia, l’antica Urbs Salvia che fu grande città del Piceno (colonia e municipio romano) è Bandiera Arancione del Touring Club. Lì, si possono ammirare ancora oggi bellezze artistiche come il Serbatoio Romano, la Rocca e il sito archeologico con l’anfiteatro e, per non farvi mancare niente, si possono mangiare delle vere e proprie prelibatezze. Noi abbiamo provato la Locanda Le Logge, nel centralissimo Corso Giannelli al numero 34. Il ristorante prende il nome dal loggiato esterno, situato di fronte alla Torre Campanaria del paese, dove nella bella stagione è possibile mangiare. All’interno, invece, il locale dispone di due sale arredate in stile classico. Chi lo desidera può anche rimanere a dormire: Le Logge sono anche una locanda. Se avete intenzione di andarci anche voi, preparatevi mentalmente per un viaggio culinario dove passato e presente si fondono grazie alla mano del giovane chef Andrea Tombolini.
La cucina della Locanda le Logge
A tavolo, e nel menu, si nota un incrocio generazionale, quello tra madre e figlio: Andrea Tombolini e la mamma Natalina Mari propongono piatti fatti di complicità, tradizione e verve, rispettando sia la stagionalità che i cavalli di battaglia della cucina marchigiana. In stagione, non perdetevi la Crema di melone, gelato al fiordilatte, prosciutto crudo, basilico e pistacchi ma, se volete restare sul classico, scegliete il Tomino avvolto nel prosciutto di Alteta e la sapa. Il loro Panino marocchino bat-bot ripieno di sfilacciato di vitellone cotto al bbq con crema di pecorino lo ricorderete per anni mentre l’Arista di maiale al vapore con soia e semi di papavero è un altro antipasto da non sottovalutare. Uno dei capisaldi di questo luogo è però la pasta fatta in casa: i Ravioli con zucchine pinoli e zafferano o gli Spaghettoni freschi tirati a mano con sugo di salsiccia e Varnelli dimostrano l’appartenenza dei cuochi alle tradizioni locali. Non mancano poi le classiche Tagliatelle al ragù e i Vincisgrassi, il piatto da Re della cucina maceratese. Per continuare, Arrosto di maiale cotto per 50 ore con salsa al vino cotto, Agnello a scottadito e Faraona al forno ripiena, saporita e non scontata. Ma mi raccomando, lasciatevi un angolino per il dolce. La Crème brûlée al pistacchio, il Tris con tiramisù, panna cotta e gelato oppure la Cialda alle mandorle con crema chantilly e frutti di bosco mettono sempre allegria. La carta dei vini è dinamica e attenta al territorio, tanto nelle proposte classiche quanto in quelle delle nuove generazioni di vignaioli, affidata a giovani talenti di sala che sanno raccontare la filosofia del vino, e anche quella della cucina, in modo appassionato e divertente. Locanda Le Logge è una di quelle trattorie italiane dove si va ancora per le occasioni importanti, che viene scelta per il pranzo della domenica. È il luogo dove è possibile ritrovare i sapori delle ricette locali che vengono tramandate di generazione in generazione, dove si abbracciano i valori italiani e si condividono le emozioni.