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Pasta della Coop: qual è la MIGLIORE? Le abbiamo provate per voi

di Carlotta Mariani 6 Dicembre 2022 15:30

Abbiamo assaggiato sei marchi di pasta della COOP e abbiamo selezionato i migliori per tenuta in cottura, sapore e consistenza. Quali sono?

La pasta non manca mai nella dispensa degli italiani. È alla base della dieta mediterranea, piace a tutti con condimenti e formati diversi ed è pure economica che, di questi tempi, non guasta. Bisogna solo capire qual è la migliore. Abbiamo scelto allora una delle tipologie più amate dagli italiani, le penne rigate, e abbiamo assaggiato sei marchi che potete trovare facilmente alla Coop.

Quanta pasta consumiamo?

Secondo gli ultimi dati dell’Unione Italiana Food, noi siamo i più grandi consumatori di pasta al mondo. L’avreste mai detto? Probabilmente sì. Ma quanta ne mangiamo? Ognuno di noi ne consuma 23 kg l’anno. L’Italia è anche il maggior produttore di pasta secondo il report Allianz Trade 2022. L’anno scorso ne sono state prodotte 2,9 milioni di tonnellate, di cui più della metà sono state esportate all’estero. E, pensate, vengono prodotti più di 300 tipi di pasta tra lunga, corta, liscia, rigata, senza glutine, con farina di legumi, ecc. Quattro sono però le tipologie più amate: spaghetti, fusilli, rigatoni e penne. Ed è proprio quest’ultimo formato che è diventato protagonista del nostro assaggio. Penne rigate, per la precisione. Vediamo qual è la migliore pasta alla Coop.

Barilla – penne rigate n° 72

Pasta barilla sulla forchetta

Un nome ben conosciuto in Italia e all’estero, la cui storia è iniziata a Parma nel 1877 con una piccola bottega fondata da Pietro Barilla. Oggi sono i bisnipoti a portare avanti l’azienda e la tradizione, Guido, Luca e Paolo, con un occhio puntato sul futuro. E lo dimostra la nuova blue box della gamma Barilla Classica, una confezione 100% riciclabile, senza più finestrella di plastica, ma solo cartone proveniente da foreste gestite responsabilmente. Un design semplice, lineare con riportata un’indicazione importante: grani selezionati 100% italiani. Dal sito scopriamo poi che il formato della pasta è stato studiato per avere uno spessore e una consistenza in grado di esaltare ogni tipo di condimento. Di sicuro, le penne si presentano di un bel giallo dorato, lucide, sottili e lisce al tatto. La tenuta in cottura è ottima, la pasta ha un buon sapore di grano e una consistenza ruvida ed elastica. Tempo di cottura: 9 minuti.

Coop – penne rigate

Pasta coop sulla forchetta

Ecco la linea base del nostro supermercato Coop, un altro pezzo della storia italiana. Tutto è iniziato infatti a Torino nel 1854 quando è stato aperto il Magazzino di previdenza, un punto vendita che acquistava le merci all’ingrosso per rivenderle ai soci al prezzo di costo. Sullo scaffale abbiamo trovato tre linee di pasta e abbiamo deciso di provarne la linea base e il top di gamma Fior fiore Coop. La linea base utilizza grano europeo, molito in Italia. Le penne dorate mantengono molto bene la cottura e, seguendo i consigli riportati sulla confezione, risultano al limite della tenacia. Il sapore è buono ma delicato, la consistenza è ruvida, abbastanza elastica e leggermente collosa. Cottura: 9 minuti.

Fior fiore Coop – penne rigate

La linea Fior fiore Coop raggruppa più di 400 prodotti caratterizzati da materie prime e produttori selezionati, che lavorano in modo tradizionale con passione. Tra le varie proposte troviamo le penne rigate, trafilate al bronzo e create con tre varietà di grano coltivate nei territori più vocati del Centro-Sud Italia. Caratteristiche che, dicono, possano garantire una pasta ruvida e con un’ottima tenuta in cottura. Possiamo sicuramente confermare quest’ultimo aspetto: la pasta rimane al dente anche dopo diversi minuti da quando è stata scolata. In cottura perde però un po’ di ruvidezza. Il sapore di grano è invitante, l’elasticità rende piacevole la masticazione. Cottura 12 minuti (al dente) – 14 minuti.

Molisana – penne rigate 20

Nel 1912 la famiglia Carlone ha fondato una bottega artigianale in Molise che continua a far parlare di sé sia in Italia che nel mondo. Oggi può contare più di 100 referenze, tra cui le penne rigate, un classico della tradizione pastaia. Vengono preparate solo con grano italiano coltivato in Molise, Abruzzo, Puglia, Lazio e Marche e trafilate al bronzo per ottenere una pasta ruvida, in grado di tenere la cottura. Ci tengono a precisare che la confezione è ottenuta da foreste ben gestite, certificata FSC® o da altre fonti controllate. Le penne hanno una bella ruvidità al tatto e al palato. Mantengono la giusta elasticità e tenacia in cottura e il sapore di grano è intenso, dolce e persistente. Cottura 12 minuti.

Rummo – penne rigate 66

Nel 2021 il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo per celebrare la storia di questa azienda di Benevento, fondata nel 1846, tenace come la sua pasta, pronta ad affrontare le avversità. Come la grande all’alluvione del 2015 che ha colpito il territorio e che ha rischiato di far chiudere tutto. Per fortuna non è successo e possiamo ancora gustare tutti i loro formati di pasta, come le penne rigate. Si legge che il grano viene coltivato in Unione Europea e non, con l’indicazione di due Paesi, Italia e Australia. Caratteristica di Rummo è il metodo a Lenta lavorazione© che prevede ricerca delle migliori materie prime, una lenta fase d’impasto, la trafilatura in bronzo che dona una consistenza ruvida, l’essicazione attenta, il controllo e un confezionamento studiato per ogni tipo di pasta. Anche queste penne sono caratterizzate da una ruvidezza marcata e da un gusto intenso e persistente. La pasta è più spessa rispetto ad altre tipologie simili. Questo la rende un po’ meno elastica e fa sì che la masticazione sia leggermente più impegnativa ma decisamente appagante. Cottura 11 minuti.

De Cecco – penne rigate n 41

Nel 1831 Nicola Antonio De Cecco in Abruzzo, a Fara San Martino, ha avviato un mulino. Sarà poi il figlio Filippo nel 1866 a fondare il pastificio che tutti noi ancora oggi conosciamo. La caratteristica di questa azienda, come forse ci ricordiamo dalla pubblicità, è la lenta essiccazione a bassa temperatura inventata da Filippo De Cecco a fine ‘800, un metodo che permette di preservare meglio il sapore del grano, selezionato in Italia e nel resto del mondo. Viene usata solo semola a grana grossa per mantenere un’ottima tenuta in cottura, impastata con acqua fredda della Majella. Le penne di color giallo paglierino sono leggermente ruvide anche al tatto. La consistenza è abbastanza elastica, tenace anche dopo diversi minuti dalla cottura e per niente collosa. Al palato si percepisce un buon sapore di grano e di farina abbastanza persistente. Cottura 10 minuti (al dente) – 12 minuti.

Criteri di valutazione

Per valutare i vari tipi di penne abbiamo considerato la provenienza del grano ma abbiamo soprattutto usato i nostri sensi. Il tatto: abbiamo toccato la pasta sia cruda che cotta per capirne la ruvidezza e lo sviluppo di una eventuale collosità dopo la cottura. La vista: abbiamo annotato eventuali cambiamenti di colore. L’olfatto: abbiamo annusato il profumo delle varie penne sia crude che cotte. Il gusto: ultimo ma non per importanza, abbiamo assaggiato la pasta, abbiamo appuntato il sapore, la consistenza e, fattore importantissimo per noi italiani, la tenuta in cottura. Sottolineiamo che la pasta è stata cotta al dente seguendo le indicazioni delle varie confezioni, senza l’aggiunta di sale o di altri condimenti per poterla valutare senza nessun tipo di condizionamento.

La classifica

  1. Coop – penne rigate
  2. Fior fiore Coop – penne rigate
  3. De Cecco – penne rigate 41
  4. Barilla – penne rigate 72
  5. Rummo – penne rigate 66
  6. Molisana – penne rigate 20