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MILLE INFRANTI pugliesi: cosa sono e come si preparano

di Stefania Leo

Dopo le mangiate dei giorni di Natale, il nostro stomaco ha bisogno di pasti leggeri. In Puglia, la tradizione vuole che il nuovo anno inizi mangiando i mille infranti: una pasta fresca che cuoce direttamente nel brodo di carne.

I mille infranti in brodo sono l’equivalente pugliese dei tortellini in brodo bolognesi. A Molfetta, a nord di Bari, sono d’obbligo non solo a Santo Stefano ma anche il primo giorno dell’anno. In seguito ai bagordi di pranzi e cene di Natale, i mille infranti sono un vero e proprio rito di passaggio che conduce alla (finta) austerità dei giorni che verranno. Prepararli è facilissimo: di seguito vi spieghiamo come si fa.

Cosa sono e perché si mangiano il primo dell’anno

Brodo pronto

Mille infranti, maltagliati, tritto, triddo o semplicemente tridde: ecco tutti i nomi di questa tipica pasta fresca molfettese che viene cotta direttamente nel brodo di carne.

Dopo le grandi abbuffate di Natale, è necessario rilassare lo stomaco con pasti leggeri. Per questo, sia a Santo Stefano  che il primo giorno dell’anno, i mille infranti in brodo di carne sono i protagonisti sulle tavole pugliesi.

Come si fanno

Per preparare i mille infranti, procuratevi questi ingredienti: 500 g di semola, 5 uova, prezzemolo, sale, parmigiano grattugiato. Iniziate facendo una fontana con la semola, metteteci dentro le uova, aggiungete un pizzico di sale fino, un cucchiaio di parmigiano grattugiato e del prezzemolo tritato finissimo. Continuate amalgamando tutto e lavorate l’impasto finché non sarà omogeneo. Tirate la pasta in una sfoglia sottile e lasciatela asciugare su un canovaccio. Poi spezzettatela con le mani in modo da ottenere forme tutte diverse, appunto, i mille infranti. Fate indurire i piccoli pezzi e tuffateli nel brodo di carne. 

Come si conservano 

mille infranti

Una volta secchi, i mille infranti si possono anche preparare in anticipo e conservare in frigo per qualche giorno. Oppure, se riposti in appositi sacchetti, possono essere congelati.