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10 POKÈ da provare a Roma

di Francesca Feresin

Perfetto da mangiare, anche con il delivery, in pausa pranzo, il pokè è ormai amatissimo dagli italiani: abbiamo selezionato 10 locali (o catene) dove ordinarlo per la prossima pausa pranzo.

Valido sostituto del sushi per chi ama i sapori esotici, ma anche del rigido e a tratti impegnativo menu italiano, il pokè si pone come il piatto unico per eccellenza, soprattutto a pranzo, tanto d’estate quanto d’inverno. Leggero ma energetico, da mangiare in loco o direttamente in ufficio o sul divano di casa, il poke è un piatto che unisce.

Tanti i romani che lo ordinano tutti i giorni, desiderosi di una fresca, colorata e sostanziosa insalata hawaiiana. Che siano catene o piccole realtà autosufficienti, le pokerie stanno invadendo tutta Roma. Ecco le dieci migliori secondo noi.

Ami Pokè

Ami Pokè è il primo Pokè Bar di Roma, inizialmente aperto in zona Monti, ed ora diffuso in tutta Roma, tra Piazza Bologna, Ponte Milvio, Marconi, Prati, Piazza Istria e Tiburtina. L’insegna regala un’esperienza in puro stile West Coast Hawaiian Bar dove i tratti distintivi sono personalizzazione, attenzione alla qualità delle materie prime e filosofia no waste.

Palma Pokè

A San Paolo, Palma Pokè propone piatti sfiziosi in stile hawaiano con formule take away e delivery. Protagonista assoluto è ovviamente il pokè arricchito di molteplici topping e proteine.

Shaka Pokè

Da San Benedetto del Tronto a Roma Shaka Pokè Bar è l’insegna non convenzionale nata dall’idea di tre amici desiderosi di esaltare il pokè arricchendolo di ingredienti e di preparazioni di prima qualità. In zona Salario, lungo via Bergamo, in loco o tramite delivery, potete sperimentare pokè fai da te o ricette già collaudate come quella che unisce stracotto di manzo, zucca arrosto, rucola, cavolo rosso, mandorle e semi di sesamo. Ovviamente alla base di tutto c’è il riso, bianco o nero. In menu largo spazio anche a tartare, gyoza, tacos, edamame e laksa verde, zuppa a base di cocco in stile sud est asiatico a base di pollo o gamberi.

Wizard Pokè

Nato come dark kitchen ed ora divenuto ristorante vero e proprio, Wizard Pokè a Monteverde offre ad una quarantina di coperti, a cui si aggiunge l’immancabile versione delivery, pokè differenti dal pesce alla carne.

Palmerie Pokè

Di tendenza e sempre sulla cresta dell’onda è Palmerie Pokè fatto di una serie di store in cui acquistare pokè bowl in modalità take away o delivery (in esclusiva su Glovo). Da San Lorenzo, da cui è iniziata l’avventura, agli altri punti vendita di Prati, Corso Trieste, Tiburtina, Ostia, Flaminio, Nuovo Salario, Marconi si spazia tra pokè di pesce, di carne e vegani. Fra quelli di carne da segnalare, il Porkè, con pulled pork.

Mandala Pokè

In zona Ostiense, lungo via Leopoldo Traversi 26, si gusta un pokè tutto italiano fatto di pescato del giorno e di ingredienti di qualità. Da provare sono diverse bowl come La Evergreen, La Piccante, La Nostrana.

Pokèdon

Akira Yoshida, imprenditore romano fondatore del noto Ramen Bar Akira, si dedica totalmente al pokè con Pokèdon, l’insegna in via in Arcione, a pochi passi da Fontana di Trevi, che proietta la tradizione giapponese nella contemporaneità. Veloce, fresco e adatto a tutti, in stile giapponese, il pokè pensato da Akira è disponibile in più varianti, con pesce crudo o cotto, carne o vegetariano.

Mama Pokè

All’Eur, Mama Pokè soddisfa i palati dei romani con signature bowl leggere e colorate. C’è Acuna Matata con riso sushi, tonno, marinatura maui, mango, semi di sesamo misti, ravanello, edamame, cipollotto, arachidi, salsa tropical, Ma Maui con riso sushi, salmone, marinatura maui, semi di sesamo, ananas, cavolo viola, avocado, mandorle, ginger mayo o Vegan Dream con quinoa, tofu, marinatura ponzu, mango, cavolo viola, alga wakame, cipolla crispy, ginger mayo. È possibile comporre bowl, con riso sushi, riso integrale, quinoa, green mix cui aggiungere a scelta proteine, topping, crunch e salse.

I Love Pokè

Più di ottanta i punti vendita di I Love Pokè, la catena meneghina lanciata nel 2017 da Rana Edwards e il marito Michael Nazir Lewis dopo un viaggio in California. Qui a Roma, nel quartiere Monti ed anche in tre centri commerciali sono proposti pokè semplici all’interno di un ambiente informale fatto di pochi posti a sedere. Tutto parte dal centro di produzione di 1.500 metri quadrati alle porte di Milano dove si lavora la materia prima freschissima, per mandarla in atmosfera controllata nei vari punti vendita.

Mahalo

A Ponte Milvio, da Mahalo – South Pacific Fine food, in un’ambientazione ricca di piante tropicali e di oggetti le cui forme rimandano all’Oceano Pacifico, si mangiano pietanze fresche ed esotiche, dagli hula hula, ossia involtini di salmone o carpaccio di polpo con avocado e salse varie, agli hawaiian roll.

Ed ecco i pokè come il Kamano con riso, salmone con marinatura Mahalo, avocado, sesamo, frutta tropicale, cipollotto, wakame, cetrioli, radice di fiore di loto fritta, il Ka Pipi con riso, salmone affumicato, capperi, aneto, praline di cream cheese, mandorle, spicy mango e radice di fiore di loto fritta. Non mancano sushi burger e Donut.

Dove mangiare il pokè a Roma: la mappa