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CAPPA DA CUCINA: come scegliere quella giusta?

di Alessia Dalla Massara

La cappa è uno degli elettrodomestici fondamentali in cucina: ecco come funziona, come sceglierla, come pulirla.

Attribuiamo spesso la responsabilità dei cattivi odori alle caratteristiche intrinseche di ciò che cuciniamo – come per esempio nel caso di broccoli, cavolfiori o pesce – senza considerare un elemento fondamentale onnipresente nelle nostre case, ossia la cappa da cucina.

Dal perfetto funzionamento di questo elettrodomestico dipenderà non solo la presenza o meno di fastidiosi odori ma anche di vapori e fumi vari. L’utilità della cappa da cucina si rivela a pieno soprattutto se avete la cucina comunicante con il resto degli altri ambienti casalinghi, o peggio ancora, vivete in un monolocale: in questi casi la cappa da cucina eviterà che tessuti, tende, cuscini e divani si impregnino degli odori tipici del grasso grazie alla presenza di appositi filtri che catturano le particelle di cibo.

Com’è fatta una cappa da cucina

Ma vediamo più nello specifico com’è fatta una classica cappa da cucina. Di solito si compone di elementi principali che sono: la scocca, i filtri anti-grasso e il gruppo di aspirazione. La prima è una sorta di struttura esterna – di solito in acciaio – che ha la funzione di proteggere e contenere il motore e l’impianto di filtraggio.

È qui infatti che troviamo i filtri anti-grasso, ossia delle lastre in metallo o fibre naturali con la funzione di filtrare fumi e vapori provenienti dal piano cottura. E per concludere abbiamo il gruppo di aspirazione, fondamentale per espellere fumi e vapori.

Ad aspirazione o a ricircolo?

La prima domanda che ci si deve fare quando si vuole acquistare una cappa da cucina è se si tratta di un modello ad aspirazione o a ricircolo. La differenza è sostanziale per capire se vi servirà o meno una canna fumaria. Nel caso delle cappe da cucina ad aspirazione questa sarà fondamentale in quanto i fumi e i vapori aspirati andranno convogliati verso l’esterno: questo modello è particolarmente utile se avete una cucina molto grande o cucinate con una certa frequenza.

Nelle tipologie a ricircolo (o filtranti) invece l’installazione della canna fumaria non è necessaria in quanto l’aria viene restituita all’ambiente dopo essere stata purificata. Se avete poco spazio o soffitti della cucina bassi questa è la scelta migliore.

Quale materiale scegliere

Essenziale è la scelta del materiale giusto in modo da evitare che la vostra cappa da cucina si sporchi di continuo e in modo irreversibile. Sì quindi all’acciaio inox o al vetro temperato che resistono ad alte temperature e sono particolarmente facili da pulire. Nel caso invece in cui vogliate osare a livello di arredamento potete orientarvi verso materiali come il rame o la semplice muratura.

Come pulire la cappa da cucina

Che si tratti della semplice pulizia settimanale o di un trattamento più approfondito, potete usare per la superficie un panno o una spugnetta non abrasiva imbevuti di acqua calda e sapone di Marsiglia o aceto. Strofinate con delicatezza fino a rimuovere lo sporco, quindi risciacquate e completate passando un panno pulito.

Per rimuovere i residui di sporco più ostinati potete far bollire in una pentola colma d’acqua qualche cucchiaio di aceto e attendere che il vapore derivante dall’ebollizione salga verso la cappa sciogliendo le incrostazioni.