Home Bevande COCKTAIL storici, antichi e immortali: ecco la nuova drink list del JERRY THOMAS a Roma

COCKTAIL storici, antichi e immortali: ecco la nuova drink list del JERRY THOMAS a Roma

di Francesca Feresin

Il Jerry Thomas, uno tra i più famosi cocktail bar del mondo, ha studiato una drink list ispirata ai grandi classici con un twist moderno.

Stai bevendo il tuo passato, il tuo presente o il tuo futuro. Il Jerry Thomas Project rende eterni i cocktail più famosi al mondo e ridefinisce il futuro futuribile, fissa il presente, avvicina il passato. Tutto nello spazio-tempo di un sorso.

Il progetto

Con la nuova drink list, i fondatori del Jerry Thomas Project, lo speakeasy più famoso d’Italia, Antonio Parlapiano (Il Professore), Leonardo Leuci (Il Presidente), Roberto Artusio (El Chaman) e Alessandro Procoli (Il Papi), con il design creativo di Cultivar Studio e la realizzazione del General Manager Simone Onorati, cambiano la storia della mixology.

La metodologia di sviluppo dei nostri progetti nasce sempre da un incipit ben preciso: il twist on classic – dice il General Manager Simone Onorati – Un concetto appartenente alla terminologia del bartendering a livello globale e diffuso in Italia circa 12 anni fa, proprio grazie al Jerry Thomas. Il twist on classic permette di applicare regole e ragionamenti illogici alle ricette più classiche, dando vita a nuove versioni, possibilmente migliori. In che modo? Trovando ispirazione da tutto ciò che ci circonda: mixology, arte, storia, musica, gastronomia, cosmetica, profumistica, e molto altro. Sono infiniti i campi che osserviamo e da cui ci facciamo coinvolgere e a volte travolgere.”

E dunque, grazie ad un’accurata analisi di studio e una ricerca empirica su un pubblico di oltre 300.000 persone che hanno preso posto ai tavoli del Jerry Thomas, nascono la serie di cocktail immortali, creati a partire da frammenti imbevuti in soluzioni alcoliche. Drink che, oltre ad accontentare il gusto di tutte le generazioni, sono spiriti immortali trasformati in opere d’arte, che completano l’atmosfera del locale nel cuore della Città Eterna.

Ogni singolo appassionato del gusto, amante del passato e curioso del futuro, può ora ottenere ciò che desidera, suggellando il proprio drink all’interno di una cornice.

I cocktail

Cosa bevevano i tuoi avi? Cosa stai bevendo adesso? E cosa berranno i tuoi posteri? Per scoprirlo, non resta che accomodarsi al bancone del Jerry Thomas e lasciarsi guidare dai Maestri.

Si può iniziare la serata con il Banana Paradise (Flor De Cana 12yrs, Banane Arrosto, Macis, Nocciola Salata, Fino Sherry, Caramello, Lime) drink etico ispirato alla tradizione della pasticceria Siciliana e che vede protagonista la banana, di cui non si spreca nulla: dalla polpa alla buccia tutto è utilizzato a rendere più completa e complessa la creazione. Il Rum, etico tanto nella produzione quanto nella commercializzazione, viene distillato assieme alla polpa e alla buccia del frutto precedentemente arrostito sfruttando l’evaporatore rotante. Lo stesso frutto lo si ritrova nella chips da sgranocchiare tra un sorso e l’altro insaporita con sale e macis. Poi arriva la nota più dolce del Marsala Florio ed il caramello di bucce di banana. Non manca l’acidità agrumata del lime a completare il cerchio.

La rilettura del passato torna anche con il Peat + Milk (Laphroaig 10yrs, Kefir + Yogurt, Rabarbaro, Vaniglia, Ciliegie Selvatiche di Montagna, Salicornia), un twist sul Grasshopper, cocktail estremamente cremoso in voga negli anni ’50 e ’60. Qui la consistenza viene conferita dal kefir fatto in casa, elemento che rimanda alle colture lattiche-fermentate più ancestrali, a celebrare l’evoluzione alimentare della nostra specie. C’è il whisky torbato il cui sentore affumicato viene smorzato dallo yogurt inserito nella preparazione con la tecnica del fat washing, c’è l’acidità del rabarbaro e la nota di selva oscura, selvatica e primordiale del liquore alle ciliegie. Un sorso ricco e avvolgente, morbido e spigoloso al contempo che diverte e incuriosisce.

Profumato, agrumato e per nulla stucchevole è il South lake Fizz (Gin Tuono, Cedro, Idromele, Pino Mugo, Propolis, London Essence Indian TonicWater) drink twist sul gin tonic ed il gin fizz che ruota attorno all’utilizzo del Gin tuono, distillato sottovuoto prodotto a Faenza con il tiglio. Il Cordiale al pino mugo, la nota floreale della Propolis, quella più agrumata dell’acqua di cedro, danno espressione a una miscelazione leggera ma non banale, rinfrescante e immersiva.

Tra i cocktail onnipresenti, must per i clienti del Jerry Thomas, c’è il Ghost old fashioned (Knob Creek Bourbon, Angostura Bitters, Tannini, Zucchero), drink futuristico volto a stimolare la percezione sensoriale non solo attraverso il gusto, ma anche attraverso la vista. Il cocktail si presenta quindi completamente trasparente, un twist di natura concettuale e tecnologica che dimostra come la vista modifica la percezione.

Si conclude con un salto nell’Ottocento, nel secolo dei trasporti. I ragazzi del Jerry per il prossimo drink immaginano il trasporto di un frutto l’ananas, dal paese esotico in cui viene colto all’Europa dove viene importato. Come arriva a noi? Probabilmente deteriorato, dunque fermentato. Ecco che nasce L’Hotel National (Plantation Pineapple Rum, A1710 La Perle Extraordinare Rum, Cognac, Albicocca, Ananas + Jackfruit, Petit Grain, Lime), un gioco sulle fermentazioni dove si incontrano due frutti, due tipologie di rum, cognac e liquore all’albicocca a base brandy.