Cosa sono gli gnudi che stanno spopolando su TikTok?
Cosa sono gli gnudi? Questa pasta, o per meglio dire, ripieno della pasta viene dalla Toscana, in particolare dalla zona della Maremma. Sono diventati molto popolari su TikTok ma ecco quali sono le loro caratteristiche, come si preparano e come si conservano.
Avete mai sentito parlare degli gnudi? Si tratta di un primo piatto tipico della tradizione toscana, una ricetta di origini contadine la cui fortuna e natura è custodita tutta nel nome stesso con cui vengono chiamati. Gnudi infatti è la traduzione in dialetto toscano di nudi, ovvero spogliati di quella pasta sfoglia che normalmente funge da involucro, nella preparazione dei ravioli, a un condimento a base di ricotta e spinaci.
Ideati in tempi indefiniti per riciclare il condimento dei ravioli in eccesso, sono tipici soprattutto delle regioni della Maremma e del Mugello, dove la pastorizia è diffusissima e l’amore per i sapori rustici la fa da padrone. A dispetto della rusticità contadina, gli gnudi toscani hanno un sapore alquanto raffinato e bilanciato e per prepararli occorre una sapiente maestria.
È curioso inoltre sapere che nella zona di Siena vengono chiamati anche malfatti per via della forma irregolare. Prepararli non è difficilissimo ma bisogna prestare attenzione ad alcuni passaggi cruciali. Un po’ come per la preparazione di gnocchi e spätzle, anche in questo caso i dettagli sono fondamentali.
Come si preparano gli gnudi toscani?
Se volete preparare gli gnudi toscani vi occorreranno, per circa quattro persone, 300 g di spinaci freschi, 250 g di ricotta di pecora sgocciolata, 1 uovo, 60 g di parmigiano, un pizzico di sale e un pizzico di noce moscata.
Iniziate lessando gli spinaci in un po’ d’acqua. Una volta cotti sgocciolateli e strizzateli per bene aiutandovi con un panno di cotone. È bene ripetere questa operazione più volte affinché gli spinaci siano davvero asciutti, requisito fondamentale per la buona riuscita della ricetta.
Dopo di che, tagliateli con un coltello e metteteli da parte in una ciotola. Prima di aggiungervi la ricotta assicuratevi che anche quest’ultima sia asciutta e priva di siero, quindi amalgamatela agli spinaci, aggiungendo infine l’uovo, il parmigiano, la noce moscata e un pizzico di sale.
Mescolate bene il tutto fino a ottenere un composto morbido e abbastanza compatto, quindi procedete con la preparazione degli gnudi. La forma è quella di uno gnocco un po’ più sottile ai lati, una specie di ovale allungato e la si ottiene, quasi per caso, usando due cucchiaini: con uno si preleva il composto, con l’altro si definisce l’altra metà della forma, quindi si ripone lo gnudo così ottenuto su una spianatoia infarinata.
Una volta terminato questo procedimento potete cuocere gli gnudi in acqua bollente salata. Saranno pronti non appena risaliranno a galla, in circa un paio di minuti. Per cuocerli vi consigliamo di usare una paletta piatta, così potete prelevarli dalla spianatoia senza schiacciarli.
Prima di ciò, vi consigliamo di preparare il condimento. Gli gnudi solitamente si servono in bianco, con burro e salvia, per cui fate sciogliere il burro a fiamma dolce in una padella e, non appena saranno cotti, servitevi di una schiumarola per scolarli e riporli direttamente nella padella, così che possiate condirli più facilmente col burro fuso, il parmigiano grattugiato e la salvia fresca. In alternativa, potete condire gli gnudi col sugo di pomodoro.
Come conservare gli gnudi?
Gli gnudi andrebbero cotti subito, ma se avete necessità di conservarli potete riporli in frigo, coperti con un foglio di carta da cucina, dove si manterranno per almeno un giorno. In alternativa possono anche essere congelati: in questo caso andranno lessati senza essere scongelati.
Conclusione
E voi, conoscevate la ricetta degli gnudi toscani? Avete già provato a prepararli? Conoscete questa versione o ne avete sperimentate di altre? Fatecelo sapere attraverso i nostri canali social.