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10 pizzerie con cucina da provare a Roma

di Francesca Feresin 8 Marzo 2023 18:30

Accontentare i gusti e le esigenze alimentari di tutti non è mai facile, si sa. A Roma, però, ci sono sempre più realtà che offrono sia la pizza sia la cucina. Se ancora non le conoscete, ecco i nostri suggerimenti. In questo articolo troverete infatti 10 nomi di pizzerie con cucina che dovete assolutamente provare nella Capitale, e poco fuori.

Hai voglia di pizza ma il tuo accompagnatore preferisce un piatto di pasta o un burger di manzo? Nessun problema: a Roma sono decine e decine le insegne che, unendo la cucina alla pizzeria, sanno accontentare così i palati più esigenti. Ovviamente senza trascurare la qualità.

Largo spazio quindi a pizzerie con cucina e cucine con pizzeria che condiscono i dischi di pizza in maniera curata come al ristorante ed ultimano le cotture di carni e paste sotto le fiamme del forno a legna. Ecco a voi le 10 realtà più interessanti nella Capitale.

Pro Loco Pinciano

Pro Loco Pinciano è la pizzeria con cucina aperta da Florentina Ceres e Gastone Pierini con il contributo della selezione di prodotti di Vincenzo Mancino che racconta con passione l’eccellenza di prodotti a filiera corta e selezionata sul piatto e sulla pizza. Qui il disco di pizza è concepito come la base ideale per accogliere ingredienti del territorio laziale, da gustare anche nudi e crudi durante l’antipasto.

La lista delle proposte è molto ampia e si aggiorna di continuo. Da provare la pizza Conciata con Conciato di San Vittore e stracciatella di Amaseno o ancora la pizza amatriciana Pro Loco. Non mancano fritti, primi piatti come le pappardelle con ragù di mangalitza e pecorino selezione D.O.L., secondi, contorni e panini.

Pro Loco Trastevere

tagliere misto proloco trastevere

Bottega, cucina, pizzeria, bar e cocktail bar. Questo e molto altro è Pro Loco Trastevere, il progetto di Elisabetta Guaglianone e Vincenzo Mancino che raccoglie le piccole realtà produttive artigianali del Lazio. Tra la Fontana del Prigione al Gianicolo e Piazza San Cosimato, è quindi possibile assaporare la campagna romana e l’intera tradizione enogastronomica regionale attraverso i piatti elaborati da Elisabetta e i taglieri di prodotti selezionati da Vincenzo. Da gustare, tra l’altro, accanto a calici di vini e ottimi cocktails d’autore.

Da non dimenticare la pizza che qui da Proloco è concepita come contenitore di eccellenze, e come tale deve esserne all’altezza. L’impasto nasce con farine bio molite a pietra, con minimo 48h di lievitazione, in stile italiano, digeribile, fragrante (spesso anche al centro, per non rischiare di far crollare le fette sotto il peso dei topping). Recentemente la proposta si è arricchita anche con le pizze in doppia cottura, prima fritte e poi al forno.

Straforno

Straforno è la pizzeria con cucina a conduzione familiare gestita dall’anno della sua apertura, il 2014, dal giovane e vulcanico Matteo Pavani, appassionato sommelier, amante tanto del vino quanto della pizza che abbina con coraggio e consapevolezza. Straforno, in zona San Basilio, è un luogo, grazie anche alla sua estesa metratura di circa 750 metri quadrati che, grazie a una proposta estremamente ricca, riesce ad accontentare i gusti di tutti.

L’impasto, a metà strada tra la pizza vera e propria e la pinsa, è declinato in maniera classica, ripiena e romana alla Brace. Da provare, la focaccia ripiena di melanzane Graziella, la Stra – Ripiena di insalata di pollo con lattuga romana e maionese e ancora la pizza Stra – Margherita con pomodoro, mozzarella, Grana Padano DOP in scaglie e basilico fresco. Notevole ance l’offerta di burger, primi, secondi e fritti.

Un angolo è dedicato al gluten free con una linea di pizze e pani senza glutine, per accontentare avventori celiaci. Da sottolineare la carta dedicata a bollicine italiane, internazionali e Champagne e ancora quella dedicata alle cantine laziali.

Peppo

Pizza e pesce povero a Trastevere: questo è Peppo, insegna – acrostico di pizza e pesce povero – dove metà del menu è giocato sul pesce e l’altra metà sulla pizza di stampo napoletano. Dunque, largo spazio a piatti sinceri, fatti di ingredienti scelti e sapori autentici. Si comincia con i fritti della casa, come il supplì cozze e pecorino o ancora con le bruschette di pane fatto in casa condito a scelta con seppie, tracina o sgombro e si continua con pizze classiche e speciali.

Da provare, la Sgombro con sgombro sott’olio fatto in casa, datterini gialli e rossi, cipolle di Tropea, fiordilatte d’Agerola, basilico e olio o la Quattro Caci Fratelli Pira con selezione di 4 formaggi del Caseificio Fratelli Pira e fiordilatte d’Agerola. Non mancano primi e secondi di mare come la frittura. Il tutto accompagnato con una bella carta dei vini.

Angelo Pezzella

Angelo Pezzella pizzeria con cucina è la realtà, un po’ fuori mano, del suo patron e proprietario omonimo, massimo rappresentate della pizza napoletana a Roma. Angelo Pezzella tuttavia è anche ristorante con cucina partenopea. Il menu è molto ampio: se sul fronte pizze si possono trovare impasti classici e integrali, le pizze fritte al panuozz e ancora quelle con condimenti che omaggiano amici e colleghi pizzaioli, napoletani e romani.

Da assaggiare ad esempio la Roma Capoccia con pomodoro giallo e rosso del piennolo, provola di Agerola e ricotta dura in uscita, la Martucci con vellutata di friarielli, acqua di ricotta, salsiccia e provola di Agerola e, tra le fritte, la Terra Mia (Omaggio a Pino Daniele) con provola di Agerola, scarola, polvere di olive, capperi di Pantelleria e pinoli tostati. Impossibile però non iniziare la cena con un mix di fritti napoletani. In alternativa, la scelta tra primi e secondi campani come gli ziti alla genovese ed il calamaro ripieno di scarola è infinita.

Emma

Dal 2014 Emma è il regno della classica pizza romana, quella stesa sottile e cotta nel forno a legna. Tra le prime insegne ad aver omaggiato ed esaltato la pizza romana, ogi propone un impasto a base di farine biologiche, in particolare di grano e di farro, macinate a pietra, cui si aggiungono sale grigio bretone e olio toscano, uniti in una miscela ad alta idratazione.

La maturazione, affidata alla sapienza panificatoria di Pier Luigi Roscioli, viene poi valorizzata da condimenti fatti di materie prime altamente selezionate. Da quelle tradizionali a quelle speciali, come l’Omaggio a Fulvio Pierangelini con mozzarella, cime di rapa, broccoletti, capesante bretoni al profumo di mortadella e la Pata Negra e Bufala, sono tutte da assaggiare.

Emma però è, sì, pizzeria ma anche gastronomia, salumeria, emporio-enoteca e ristorante. Il tutto con una grande attenzione al biologico. Consigliati gli antipasti da condividere al centro della tavola come le bruschette col pane della casa oppure i supplì al telefono, i fiori di zucca con le alici e le crocchette di patate. Completano il panorama i piatti della cucina, le selezioni di salumi e formaggi, i dolci, i vini e anche i cocktail.

La Pariolina

Come recita il nome, il ristorante e pizzeria La Pariolina si trova in uno dei quartieri bene della Capitale. Aperta dal 2006, l’insegna dà grande attenzione alla pizza cotta nel forno a legna, proposta sia in versione bassa romana sia in quella alta con il cornicione, alla napoletana. L’impasto lievita 72 ore e nasce a partire da farine biologiche. Da provare la pizza Amatriciana, la Siciliana con bufala, pomodori secchi, melanzane, olive, capperi e alici e ancora l’immancabile Pariolina, con burrata e culatello. Ottimi i fritti, i secondi di carne e i dolci fatti rigorosamente in casa. Vini anche in mescita e birre artigianali completano l’offerta.

7cereali

7cereali è la pizzeria biologica di Roma che punta tutto sui valori del buono e del naturale. Le materie prime provengono infatti da coltivazioni e produzioni biologiche, biodinamiche e a filiera corta e inoltre sono le prime protagoniste dei piatti e delle pizze di Alessandro Solaris.

La cena, che si inizia sempre con la focaccia condita con olio di Canino al profumo di rosmarino del contadino, può poi proseguire con la pizza 7Cereali con mozzarella di vacca rossa, secondo stagionalità zucca Butternut/ carciofi di Cerveteri/zucchine alla scapece, guanciale nero dei monti Lepini, burrata di bufala Tamarao, scaglie di pecorino di Fossa alle ceneri e olio.

Da provare anche il Kebiobab e gli hamburger, anche nella versione vegana. Non mancano fritti di verdure, vellutate, zuppe, legumi e verdure di stagione e, ancora, primi piatti di pasta fresca e carni selezionate. Piccola la cantina fatta di etichette di produttori soprattutto laziali.

Agriristorante il Casaletto

A Grotte Santo Stefano, una frazione del comune di Viterbo, immerso nella campagna della Tuscia c’è l’Agriristorante, ma anche agripizzeria, il Casaletto dove i sapori della terra e i prodotti dell’azienda, tra i quali i salumi prodotti con i loro maiali bradi, si assaggiano anche sulla pizza, fatta rigorosamente con lievito madre.

Qui l’oste Marco Ceccobelli delizia e intrattiene gli avventori con piatti genuini che strappano più di un sorriso. Si comincia dagli antipasti come il fritto misto di quinto quarto bovino e suino o la selezione di salumi e formaggi per arrivare poi a primi e secondi di stagione come i Lombrichelli con ragù di manzetta maremmana ed erbe aromatiche e la trippa di suino, pomodoro, menta e pecorino.

Sul fronte pizza invece, l’impasto a lenta maturazione di 48 – 72 ore nasce a partire da farina Petra Molino Quaglia tipo 0 e 1 macinate a pietra, lievito naturale, olio e sale con un’idratazione al 65%. Da provare, la pizza Il Casaletto con fior di latte, mortadella artigianale, granella di nocciole e pecorino della Tuscia e ancora, nella veste di Pala Ripiena, la Pala Maialino con fior di latte, maialino brado cotto a bassa temperatura e patate al forno. Sembra tanto ma non è ancora tutto: il padellino al farro, arcaico e condito con melanzane marinate, pomodoro arrostito e pecorino e le focacce classiche completano l’offerta. Curata la selezione degli olii e dei vini.

Casale Rufini

Nel suo casale, Casale Rufini a Gallicano nel Lazio (RM), Marco Rufini fa cucina e pizzeria di sostanza rendendo omaggio alla tradizione romana. Nessun piatto è estremamente elaborato ma l’ attenzione alla qualità della materia prima, lavorata nel rispetto della tradizione, è tanta. Un esempio? La pizza con impasto di farro fritta e poi asciugata in forno a legna, condita con trippa alla romana, pecorino di Amatrice e olio aromatizzato alla mentuccia romana.

Il ristorante, a conduzione familiare, ha tre sale, tra cui un ampio giardino, dotato di un forno a legna e di un’area giochi per bambini. Qui si assapora un menu che cambia di giorno in giorno. A dominare nel reparto cucina sono la pasta fresca e la carne alla griglia, anche se la vera passione di Marco è la pizza ottenuta a partire da farine integrali e declinata in condimenti autentici. Da provare l’Amatriciana mia con pomodoro bio, cipolla, guanciale km0 e pecorino della Tuscia o ancora la Flavia con crema di broccoli patate di Avezzano, provola di Agerola e guanciale km0 croccante.

Golose e divertenti le Pizze In Gergo di Marco come la M’poi capì con mortadella, crema di pistacchio e stracciatella o la Ansenti che roba con misticanza, salmone affumicato, ciliegine di bufala, crema di pistacchio e burrata. Imperdibili i fritti del giorno. Piccola e curata la carta dei vini con etichette prevalentemente del territorio.