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6 curiosità che dovreste sapere sui FAGIOLINI

di Nadine Solano 16 Marzo 2023 15:00

Leggeri ma gustosi, ricchi di proprietà benefiche, i fagiolini piacciono a molti. Sono un legume primaverile/estivo e possono essere consumati in moltissimi modi. Vi sveliamo alcune curiosità sulla loro origine, sulle loro proprietà e su quando consumarli.

I fagiolini sono leggeri e delicati, ipocalorici ma ricchi di gusto. Anche versatili: si abbinano perfettamente a molti ingredienti e diventano protagonisti di ottimi piatti sia freddi che caldi. A tutto questo si aggiungono numerose proprietà benefiche. I fagiolini favoriscono la diuresi grazie al loro elevato contenuto di acqua; sono inoltre buone fonti di vitamina A, C, vitamine del gruppo B, sali minerali e fibre alimentari. Ma anche di sostanze antiossidanti come il betacarotene e la luteina.

E se vi dicessimo che ci sono altre cose da sapere su questi virtuosi ortaggi? Curiosità e informazioni che consentono di apprezzarli ulteriormente e li rendono anche più affascinanti.

Le origini e il ruolo di Cristoforo Colombo

I fagiolini sono originari del Sud America, nelle Ande li coltivavano già nel 6.000 a.C. e in principio si consumavano essiccati. A portarli in Europa fu Cristoforo Colombo alla fine del Quattrocento. Secondo alcuni documenti la coltivazione in Italia, in Grecia e in Turchia cominciò nel 17esimo secolo.

Finti ortaggi

La botanica parla chiaro: i fagiolini sono dei legumi. Ma poiché si consuma l’intero baccello, e anche per via delle loro caratteristiche nutrizionali, ormai da tempo vengono assimilati agli ortaggi. E definiti tali.

Perché si chiamano Fagioli mangiatutto

I fagiolini sono conosciuti anche come cornetti e mangiatutto. Il primo soprannome è chiaramente ispirato alla loro forma; il secondo indica proprio la loro peculiarità come legumi, ovvero il fatto che si mangiano interi, senza bisogno di sgranarli.

Le diverse varietà

Esistono tanti tipi di fagiolini. I più comuni, quelli che tutti conosciamo, hanno un baccello verde dalla forma allungata e piuttosto sottile. Ma la natura regala – per esempio – anche varietà piatte e di colore giallo, come il Meraviglia di Venezia, o viola scuro come il Trionfo violetto e il Purple Queen. Ci sono piante nane, che non superano i 60 cm di altezza, e altre rampicanti che si elevano per diversi metri. Fagiolini lunghissimi come quelli di Sant’Anna e striati come il Bobis d’Albenga. Tra le varietà più diffuse in Italia troviamo il Boby verde, coltivato da Nord a Sud.

Come capire se i fagiolini sono buoni

Non è difficile individuare i fagiolini freschi e di qualità. Innanzi tutto consigliamo di selezionare quelli non troppo spessi, perché sono più teneri e hanno un filo laterale molto sottile. Minimo. Il filo laterale, se più consistente, in fase di pulizia dev’essere eliminato perché non si ammorbidisce con la cottura. E non è affatto gradevole.

Ma andiamo avanti. I piccioli dei fagiolini migliori – quando presenti – hanno lo stesso colore del baccello. Quindi, per esempio, sono verdi. Le estremità risultano sode, come i baccelli stessi. Per capire se siano più o meno freschi, basta piegare i fagiolini. Se si spezzano in un colpo solo, la freschezza è assicurata; la prova contraria si ha quando risultano flessibili e non si rompono facilmente.

Preziosi durante la gravidanza

I fagiolini sono preziosi alleati durante la gravidanza, per più di un motivo. Poiché contengono acido folico, aiutano a prevenire il rischio di malformazioni del feto. Essendo ricchi di fibre, inoltre, si rivelano ottimi contro la costipazione (disagio molto diffuso tra le donne incinte). Ricordiamo inoltre che sono poveri di calorie, quindi perfetti per gli attacchi di fame che possono risultare frequenti nei mesi dell’attesa.