8 cocktail con 4 bottiglie: come realizzare un cocktail party economico in casa
Si crede spesso che i cocktail possano essere bevuti solo ordinandoli nei grandi bar: non è così. In questo articolo vi proponiamo 8 ricette eccellenti da fare casa, con solo 4 bottiglie e senza attrezzatura tecnica.
Avete idea di quanto potreste risparmiare realizzando un cocktail party casalingo per i vostri amici? Tantissimo. Il cocktail è uno dei prodotti con il maggior ricarico sul mercato. In gergo si dice che la cosa più costosa di un drink sia il ghiaccio, ed effettivamente è proprio così. In questa guida davvero utile vi proponiamo le ricette di 8 cocktail che si possono realizzare avendo in casa solo 4 bottiglie di alcolici. Partiamo quindi nell’organizzazione di questa festa iniziando dalle cose che ci serviranno. Taccuino alla mano, si parte.
Cosa ci serve
Per realizzare un cocktail party con almeno 8 cocktail differenti, abbiamo innanzitutto bisogno di alcolici. In particolare ci serviranno queste 4 bottiglie:
- Prosecco dai 6 ai 12 €
- Campari 15 €
- Bombay (o altro) Gin 20 €
- Vermouth Rosso 8 €
I prezzi sono approssimati ma estremamente realistici, per un totale spesa alcolici di circa 55€. Ovviamente non è l’unica lista di cui abbiamo bisogno. In casa dovranno esserci:
- succo d’arancia
- acqua molto frizzante o soda
- limone
- zucchero
- acqua tonica
- ghiaccio
- limoni e arance
Se non disponete di un congelatore capiente, il ghiaccio vi conviene ordinarlo. Online trovate innumerevoli ditte o locali che lo vendono per pochi euro al chilo e nella maggior parte dei casi lo consegnano direttamente a casa. Conservatene un po’ in ghiacciaia e mettete quello che vi serve nell’immediato in un secchio. Durerà più di quanto immaginiate.
Strumentazione
Gli unici strumenti che vi serviranno per realizzare questi 8 cocktail sono un coltellino per tagliare lo zest del limone o dell’arancia, un lungo cucchiaio per poter mescolare, un bollitore o un pentolino per scaldare l’acqua un cui sciogliere lo zucchero, calici da vino, bicchieri bassi per l’acqua, una tazzina da caffè per misurare l’alcol. Di qui in avanti, una misura sarà intesa come un tazzina di caffè quasi piena. Tutto chiaro?
Gli 8 cocktail
Una volta radunati tutti gli ingredienti e le attrezzature non resta che esaminare le 8 ricette che potete realizzare con questi alcolici. In queste indicazioni teniamo conto del fatto che non stiamo operando in un bar ma dentro casa, abbiamo quindi facilitato per voi le misurazioni e le tecniche di produzione dei drink.
Negroni
Il Negroni è il cocktail più famoso del mondo e anche il più facile da realizzare. Prendete la tazzina del caffè e inserite una misura identica dei 3 alcolici, una di Gin, una di Vermut Rosso e una di Campari in un bicchiere da acqua. In gergo si dice: dividere il cocktail in 3 parti uguali, 1/3, 1/3, 1/3. Quindi aggiungete il ghiaccio dopo averlo ben scolato, mi raccomando, e girate con attenzione utilizzando il cucchiaio. Per finire, decorate con uno zest di limone o di arancia.
Negroni Sbagliato
Il Negroni Sbagliato è un altro grande classico, leggermente più facile al palato se comparato con la potenza aromatica del Negroni. Piace in genere a chi non gradisce il gin. Procediamo in modo molto simile. In un bicchiere da acqua inserite una misura di Vermut Rosso e una identica di Campari. Aggiungete il ghiaccio e girate delicatamente. Finite il cocktail con del prosecco da aggiungere on top, e decorate con uno zest di arancia o di limone.
Americano
L’Americano è il re degli aperitivi nel nord Italia, chiamato anche Milano-Torino, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. La realizzazione di questo drink è ancora più semplice: in un bicchiere da acqua inserite una misura identica di Vermouth Rosso e una di Campari. Aggiungete il ghiaccio ben scolato e girate. Per finire, versate uno splash di acqua gassata e decorate con uno zest di limone o di arancia.
Gin Tonic
Siamo al classico più assoluto. Il Gin Tonic è uno dei drink più bevuti al mondo e senza dubbio il più facile da realizzare. Prendete un calice da vino, inserite una misura e mezza di Gin (una tazzina e mezza da caffè), riempite il calice di ghiaccio scolato, aggiungete una buona acqua tonica fino al bordo. Potete decorare con uno zest di limone o anche con una buccia di cetriolo.
Garibaldi
Tra gli 8 cocktail possibili con queste bottiglie va menzionato lui: il Garibaldi. Immeritatamente meno noto in Italia, in America viene consumato a litri, conosciuto anche con il nome di Campari Orange. In un calice da vino aggiungete una tazzina e mezza di Campari e almeno il doppio di succo d’arancia. Girate bene con il cucchiaio, quindi aggiungete il ghiaccio scolato. Decorate con uno zest di buccia di limone o arancia. Ad onor del vero, questo cocktail potrebbe anche essere shakerato, ma non avendo l’attrezzatura adatta in casa, si può tranquillamente servire stirred.
Spritz
Non ci siamo dimenticati di lui, il cocktail da aperitivo più famoso di tutti: lo Spritz. In genere si può realizzare sia con l’Aperol sia con il Campari. In questa nostra lista ovviamente useremo il Campari che abbiamo comprato. Prendete un calice da vino, inserite una misura e mezza di Campari, aggiungete mezza misura di acqua frizzante e completate con il Prosecco. Riempite il bicchiere di ghiaccio scolato. La decorazione è sempre la stessa: uno zest di buccia d’arancia.
Campari&Gin
Chi non gradisce il sapore profondo e avvolgente del Vermut Rosso può provare questo cocktail da aperitivo molto famoso oltreoceano: Campari e Gin. Inserite una misura di Gin e una identica di Campari in un bicchiere da acqua. Completate con il ghiaccio fino al bordo, girate e decorate con uno zest di buccia d’arancia. I più sofisticati possono spremere qualche goccia dell’agrume all’interno del bicchiere per completare il bouquet.
John Collins
Un grande classico dell’era del proibizionismo americano: il John Collins. Prima di realizzare il cocktail, sciogliete dello zucchero in un po’ di acqua bollente in modo da ottenere un liquido dolce. Lasciate freddare. Prendete poi un calice di vino, inserite una misura e mezza di gin, del limone spremuto e un po’ di zucchero liquido. In genere il limone deve essere circa la metà del Gin, e la quantità di zucchero liquido corrisponde a poco più della metà del succo di limone. Aggiungete ora il ghiaccio fino al bordo e terminate con della soda o acqua frizzante. Girate e decorate con uno zest di limone.
Un’ultima considerazione
Bere fa male e questo lo sappiamo bene. Bere in casa però ha dei vantaggi. L’ospitante naturalmente ha la fortuna di non dover rientrare in casa, magari usando la macchina, dopo aver bevuto. Gli ospiti possono aspettare di recuperare lucidità senza che nessuno gli metta fretta, magari con un buon caffè o una tazza di tè. Inoltre si risparmia parecchio, cosa che di questi tempi non dispiace a nessuno. Bere quindi responsabilmente senza rinunciare a un po’ di divertimento è il nostro consiglio per questo fine settimana. Buon cocktail party a tutti.