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Totano e calamaro: sai qual è la differenza?

di Stefania Leo 19 Aprile 2023 08:00

Alcuni pensano, sbagliando, che totano e calamaro siano due nomi dello stesso mollusco. Sono invece due specie ben distinte: si differenziano tra loro perché il calamaro ha carni più pregiate e morbide, pinne a rombo e si trova al mercato tra settembre e dicembre. Il totano, invece, ha piccole pinne corte laterali, è più ostico da masticare ed è tipico del periodo che va da aprile e luglio.

Vi siete mai chiesti quale sia la differenza tra totano e calamaro? La verità è che per la maggior parte delle persone si tratta dello stesso mollusco, ma non è affatto così. Senza dubbio ci sono molte cose che li accomunano, ma sono due specie distinte.

A differenziarli, ci sono fattori legati al gusto: il calamaro è considerato pregiato e più richiesto grazie alla morbidezza della sua carne ed è più spesso protagonista di molte ricette. Ed il totano?

Vediamo, dunque, qual è la differenza tra totano e calamaro.

Totano e calamaro: cosa hanno in comune

Iniziamo col dire che totani e calamari condividono la specie di origine. Sono entrambi molluschi cefalopodi, hanno una forma affusolata, sono coperti da un mantello che ne avvolge il corpo per intero. In più, vivono sulla Terra da oltre 500 milioni di anni. Entrambi hanno dieci tentacoli, di cui otto corti con ventose peduncolate e due più lunghi con 4 file di ventose, dedicati alla caccia.

Totani e calamari vivono su fondali fangosi, sabbiosi o rocciosi. Scrutano il loro ambiente grazie agli occhi posizionati lateralmente sulla testa. Hanno una bocca con cui triturano piccoli pesci, crostacei o altri molluschi, principali fonti di sostentamento per entrambi. 

Differenze tra totano e calamaro

Colore e forma

Partiamo dall’aspetto: i totani sono generalmente più chiari, le sfumature della pigmentazione cutanea va dal marrone all’arancio. I calamari invece sono più rosa tendenti al rosso e al viola. C’è una tecnica che vi può tornare estremamente utile per riconoscere le due specie ad un solo sguardo: le pinne laterali. Per quanto riguarda il totano si tratta di piccole pinne corte, triangolari e sono disposte sulla parte finale del corpo. Il calamaro invece presenta le classiche pinne a rombo a metà del mantello.

Assaggio

Quello che ci interessa di più da queste parti è senza dubbio la differenza all’assaggio. Non diciamo sapore perché a dire il vero, sia che li mangiate fritti sia che li cuociate a lungo e a basse temperature, il sapore può risultare piuttosto simile. La vera differenza si trova invece nella consistenza: il calamaro ha la carne più morbida, mentre il totano risulta leggermente più ostico da masticare. Cotti bene e cucinate ad arte sono entrambi deliziosi, ma questa differenza ha un riverbero importante anche sul prezzo.

Prezzo

Ma veniamo a una questione che ci sta molto a cuore quando andiamo a fare la spesa: il prezzo. Costa di più un chilo di totani o di calamari? In linea di massima, i calamari sono più cari perché la loro carne è considerata più tenera e gustosa. Sul prodotto fresco questa differenza diventa evidente: se per i calamari si può arrivare a pagare anche 20 o 30 euro al chilo, per i totani ci si ferma a 8-10 euro. Quando, invece, acquistiamo totani o calamari surgelati, il prezzo di entrambi si livella.

Stagionalità

Ultima differenza che ci sta a cuore sottolineare è quella della stagionalità. Al contrario di quanto si pensi, non è la stessa per i due molluschi. Il periodo adatto per comprare calamari freschi è da Settembre a Dicembre, quindi nella stagione autunnale. Al contrario, i totani sono di stagione nei mesi caldi, da Aprile fino a Luglio.