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Quale pasta mangiare quando sei a dieta?

di Livia Galletti • Pubblicato 21 Aprile 2023 Aggiornato 30 Giugno 2023 16:37

Quando si è a dieta, spesso si elimina come prima cosa proprio la pasta. In realtà, non è necessario: mangiare pasta non fa ingrassare, soprattutto se manteniamo le quantità consigliate e se variamo formato e tipologia. Da prediligere la pasta integrale e la cottura al dente, ma non dobbiamo rinunciare per forza alla pasta fresca o a quella ripiena, se consumate con moderazione.

Se c’è una regina sulle tavole italiane, quella è la pasta. Il consumo annuo di pasta nel nostro paese è intorno ai 23-24 kg per ogni persona. Se facciamo due conti, è di circa 65 grammi al giorno, quasi una porzione standard! Questo significa che, in genere, noi italiani mangiamo pasta tutti i giorni.

E chi è a dieta, può mangiare la pasta? Quale deve preferire? Quanta deve mangiarne? In questo articolo, cercheremo di capirlo.

Quanti tipi di pasta ci sono?

Innanzitutto, quanti tipi di pasta esistono? Tra farine, formati, impasti, tipi di trafilatura e di essiccazione, non è possibile contarli tutti.

Esistono formati corti e formati lunghi, formati da finire di cucinare in forno e, la maggioranza da cuocere in acqua bollente. In commercio troviamo pasta di semola, di farro, di grani antichi, di Kamut®, di mais, di legumi, di riso, di quinoa.

Tra quella di semola, possiamo distinguere anche pasta fatta con farine di varietà di grano che vengono indicate in etichetta: Senatore Cappelli, Timilia, Marzulo, Perciasacchi; queste rientrano nel grande paniere delle farine di grani antichi.

pasta

Tra i formati, i più famosi sono probabilmente gli spaghetti, con diversi calibri, i maccheroni e i fusilli. Ma abbiamo anche mafalde, farfalle, paccheri, caserecce, torciglioni, sedani, sedanini, maccheroncini. Insomma, è davvero difficile elencarle tutte.

Per quanto riguarda la pasta all’uovo, la possiamo dividere tra quella fresca e quella secca. Tagliatelle, farfalle, maltagliati, pappardelle, rettangoli per lasagne, cannelloni da farcire e tantissime altre.

La pasta fa ingrassare?

La pasta è uno dei primi alimenti che, insieme al pane, molti eliminano quando decidono di perdere qualche chiletto. Ma non è assolutamente necessario.

Mangiare un piatto di pasta, nella giusta porzione, ben abbinata con un contorno abbondante e legumi, pesce, uova o carne, non crea problemi alla linea. Tra l’altro, è un cibo molto versatile e la si può usare come base di piatti unici, da portare anche al lavoro nella lunch box.

Quale pasta mangiare se sei a dieta?

Veniamo dunque alla domanda fondamentale: quale pasta mangiare se sei a dieta. Come dico sempre, in qualità di nutrizionista, non ha senso passare dei periodi di privazione alimentare per raggiungere un certo peso.

Quello che veramente funziona è adottare uno stile di vita equilibrato tutto l’anno. In quest’ottica, anche la pasta ripiena alle occasioni non crea problemi.

La porzione da linea guida di pasta è 80-100g, potresti avere bisogno di qualche grammo in più se fai molto sport, oppure di qualche grammo in meno, ma per questi dettagli bisogna rivolgersi a un professionista della nutrizione.

pasta integrale

Per l’alimentazione di tutti i giorni, è bene variare spesso e considerare la qualità: quindi, evitiamo paste a prezzo troppo basso e di usare sempre lo stesso tipo. Privilegiamo invece la pasta integrale, se non si hanno problemi intestinali, ma anche quella di cereali diversi, come il farro o i cosiddetti “grani antichi”, in modo da cambiare ogni volta.

La pasta di legumi è un’altra alternativa possibile: contiene una buona quantità di fibra e circa il doppio di proteine di origine vegetale della pasta di semola. Introdurla nell’alimentazione aiuta anche raggiungere le quantità di legumi settimanali consigliate e in commercio se ne trovano di ottima qualità, che tengono la cottura e hanno un buon sapore. Cambia spesso anche il formato, così da non annoiarti!

È anche bene ricordare di mangiare sempre la pasta al dente, perché scolata al momento giusto, causerà un picco glicemico più basso della pasta troppo cotta e questo aiuta a rimanere in forma.

Conclusione

Possiamo dunque dire che la pasta in sé non fa ingrassare, è l’abuso che può diventare problematico, come per ogni alimento. Anche senza rivolgersi a siti specializzati o a negozi gourmet, al supermercato si possono trovare tantissime varietà di pasta, per formato e per farina utilizzata. Come suggerito anche per il riso, l’importante è non abusarne, scegliere un tipo di qualità e variare il più possibile!

Se cerchi altri consigli, leggi anche quanti biscotti mangiare a dieta e quale pane preferire.