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Cos’è esattamente un bistrot?

di Stefania Leo 3 Maggio 2023 10:30

Oggi non c’è ristorante stellato che non crei il suo bistrot. Ma anche tante insegne aggiungono al proprio nome questa parolina francese. Ma cosa si intende con la parola bistrot? Questo termine fa riferimento ad un piccolo ristorante, con prezzi più accessibili ed un’atmosfera più informale.

Il bistrot è uno dei trend gastronomici più diffusi in Italia. Questa parolina francese è divenuta di moda tra le insegne del Belpaese, forse per ammorbidire le attese del più pretenzioso vocabolo “ristorante” e mettere a proprio agio chi non è alla ricerca di esperienze stellate. La verità è che questa forma di ristorazione è molto familiare alla nostra cultura. Quelli che oggi sono bistrot, un tempo erano osterie o piole, come le chiamano a Torino, dov’è nato anche un festival dedicato. Oggi si parla anche molto di trattoria moderna, un concept ancora diverso. Ma cos’è esattamente un bistrot? Accomodatevi e scopriamolo insieme.

Cosa significa la parola bistrot

Con il termine bistrot, l’enciclopedia Treccani indica «mescita di vini e liquori; piccolo e modesto caffè». Il termine è stato adottato attorno al 1800, diffondendosi a Parigi e poi in tutta la Francia.

La leggenda metropolitana farebbe derivare il nome dei piccoli locali parigini dal russo “bistro” (in cirillico: быстро), che significa “rapidamente”. Al tempo dell’occupazione russa di Parigi (1814-1818) i soldati russi, che non erano autorizzati a bere alcolici, temevano di essere sorpresi dagli ufficiali e quindi dicevano spesso “Bistro, bistro!”. I bistrot erano amati dagli artisti, che venivano in questi locali per creare, dato che non avevano soldi sufficienti a riscaldare le proprie case.

Noi italiani ci siamo appropriati di questa parola, trasformandola anche nella sua ortografia in bistrò.

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Come funziona un bistrot

Secondo il giornalista Luca Iaccarino il modello del bistrot attualizza l’osteria, «un locale di fascia media, dove coesistono qualità e informalità, ricerca e gusto senza lo sfarzo delle cucine stellate». Ad oggi i bistrot possono essere paragonati a piccoli ristoranti dall’atmosfera informale, dove poter assaporare piatti tipici a prezzi un po’ più bassi di quelli dei tradizionali ristoranti. Qui la scelta in menu è più limitata, ma sempre molto curata. Inoltre, nella formula bistrot è permesso anche sostare per un drink o un caffè.

Che differenza c’è tra un bistrot e un ristorante?

Quindi la principale differenza tra un bistrot e un ristorante sta nei prezzi delle pietanze. A questo dettaglio, si aggiunge anche il servizio: curato sì, ma meno “ingessato” rispetto ai ristoranti, stellati e non. Questa formula viene scelta anche da chef o imprenditori che hanno conquistato grande visibilità con l’insegna più blasonata, per proporre un servizio più veloce, con un food cost più basso. Qui si può sperimentare, ma anche attirare più clienti disposti a tornare più spesso a fronte di una spesa più contenuta.

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Cosa si mangia in un bistrot

Mangiare in un bistrot significa ritrovare molti piatti che fanno parte della tradizione gastronomica nazionale a un costo più contenuto. Tuttavia, non mancano i bistrot in cui questi cavalli di battaglia della gastronomia italiana vengono leggermente modificati e attualizzati per proporre una filosofia diversa.

Dalla stagionalità al contenimento degli sprechi, si possono costruire nuove versioni della lasagna o di altri primi piatti come la Carbonara o le cotolette alla milanese, passando per saltimbocca alla romana o filetti di baccalà. In più, oltre ai piatti più importanti, vengono proposti anche panini e insalate, da ordinare come piatto unico.

Non mancano i dolci, quasi sempre fatti in casa e fedeli alla tradizione. Uno tra tutti, l’immancabile tiramisù.