Come cucinare i moscardini: consigli
Come tutti i cefalopodi, anche i moscardini dovrebbero essere spellati prima di esser consumati, privandoli delle interiora, degli occhi e della bocca con l'aiuto di un coltello o delle forbici. Per spellarli è sufficiente gettarli in acqua bollente per mezzo minuto, è consigliato l'uso di un batticarne per renderla più tenera. Solitamente nella cucina mediterranea i moscardini si preparano bolliti come ingrediente per le insalate di mare, oppure in umido insieme alla salsa o ancora per zuppe a base di pesce. La varietà fragolino è consigliata per le fritture poiché di taglia più piccola e con una carne più tenera.
Come riconoscere se sono freschi
Al momento dell'acquisto la carne deve essere bianca e umida, i tentacoli invece integri e sodi. Prima della preparazione dovrebbero esser lavati con attenzione sotto l'acqua corrente, assicurandosi che non rimangano residui di sabbia sotto ai tentacoli. Per mantenerne inalterate freschezza e proprietà, il moscardino andrebbe consumato subito, ma può esser conservato in frigorifero per un giorno al massimo, oppure pulito e poi congelato.
Se fresco, il moscardino odora di muschio, mentre quando viene cotto emana un gradevole profumo di mare. Ha un corpo a forma di sacco, presenta tentacoli ed occhi posizionati lateralmente. Il moscardino si abbina benissimo con gli altri ingredienti tipici delle insalate di mare come ad esempio patate e pomodori ma si lega alla perfezione anche a verdure come le bietole, a salse ed a sughi per la pasta.
Moscardini: proprietà e valori nutrizionali
I moscardini hanno anche diverse proprietà benefiche: sono in grado di agevolare la perdita di peso in una dieta dimagrante, poiché contengono pochissime calorie e sono ricchissimi di vitamine, proteine, sodio, fosforo, potassio, iodio, magnesio, zinco e ferro, dunque ideali per aiutare la memoria, le ossa ed il sangue.