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Pizzeria Resilienza, Salerno

Pizzeria Resilienza a Salerno, regno di Gennaro Coppeta, valorizza le materie prime del territorio con pizze dall’impasto ben fatto e leggero.

consigliato da
  • Tel: 089 2853082
  • domenica
  • entro i 30€
di Dora Sorrentino 11 Febbraio 2016

A pochi passi dal porto di Salerno, si trova la pizzeria Resilienza di Gennaro Coppeta. Stiamo parlando della nuova sede, perché la pizzeria prima si trovava nell’ex quartiere operaio di Fratte. Perché tener conto di questa pizzeria? I motivi sono tanti: uno è la qualità dei prodotti utilizzati per condire la pizza, selezionati con cura dallo stesso Gennaro; un altro ancora è che a Salerno c’è una sostanziale differenza con la pizza napoletana, che qui non si riscontra. gennaro coppeta ha voluto portare il suo concetto di pizza, vicino allo stile partenopeo, a salerno La differenza è dovuta all’impasto prima di tutto, ma anche al forno, che ha solitamente una bocca diversa da quella dei forni napoletani. Ma Gennaro, proveniente da Gragnano, ha voluto portare a Salerno il suo concetto di pizza che è molto più vicino allo stile partenopeo. L’impasto è ben idratato e il cornicione con un’alveolatura pronunciata. Le materie prime provengono in buona parte dal territorio circostante e dalla regione, a cominciare dai pomodori dell’agro nocerino-sarnese, le alici di Cetara, i pomodorini del piennolo del Vesuvio, la mozzarella di bufala cilentana e spostandoci un po’ più verso la parte settentrionale della regione, troviamo anche il conciato romano e la cipolla di Montoro. Il nome della pizzeria è dedicato a Carlo Petrini e ai presidi Slow Food, che sono il vero fiore all’occhiello di tutto il menu, elaborato secondo criteri ben precisi di stagionalità. Tra le pizze da assaggiare, la margherita con i pomodorini gialli, la pizza con salsiccia e patate, quella con lardo casertano o quella con le scarole, sia ricce che crude, e anche quella con prosciutto crudo di Parma e burrata. Molto buone anche le fritture, come il crocchè, la frittatina di pasta, l’arancino e la polpetta di melanzane. Anche per le bibite si dà una netta preferenza al territorio, sia per le birre che per i vini.

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  • Dora Sorrentino