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La DIETA MEDITERRANEA come fattore protettivo contro la DEMENZA: un nuovo studio

di Chiara Impiglia

Dalla Gran Bretagna arriva uno studio per prevenire la demenza. Il segreto? Un’alimentazione sana ed equilibrata a base di alimenti vegetali, pesce e frutta secca, proprio come quella mediterranea. Se volete saperne di più, ecco come è stata condotta la ricerca e qual è la sua momentanea conclusione.

Frutta, verdura, pesce e noci sono solo alcuni degli alimenti alla base della Dieta Mediterranea, la protagonista dello studio diretto da Oliver Shannon della Newcastle University, in Gran Bretagna, che è appena stato pubblicato sulla rivista BMB Medicine. La ricerca, concentrata sulle conseguenze che una sana ed equilibrata alimentazione può avere sulla salute del nostro cervello, ha portato a una rivelazione importante. Vediamola insieme.

Lo studio

Dieta mediterranea

È l’analisi di alcuni esperti sui dati relativi a 60.298 individui della UK Biobank, che avevano completato una valutazione dietetica, che ha condotto a uno studio particolarmente interessante sulla demenza. Infatti, partendo dalla considerazione del rischio genetico della malattia di ciascun individuo coinvolto e valutando le persone attraverso l’uso di due misure per l’adesione alla Dieta Mediterranea, è emerso che nutrirsi in modo salutare e bilanciato non solo allunga la vita ma potrebbe anche aiutare il nostro cervello a rimanere in salute più a lungo.

Se durante il follow-up medio di 9,1 anni ci sono stati 882 casi di demenza, è anche vero che i partecipanti con la più alta aderenza alla dieta mediterranea hanno mostrato un rischio inferiore del 23% di sviluppare la demenza rispetto a quelli con il punteggio di aderenza più basso, pari a una riduzione del rischio assoluto dello 0,55%.

Pertanto, dato che i ricercatori non hanno riscontrato alcuna interazione significativa tra il rischio genetico di demenza e l’aderenza alla Dieta Mediterranea (un fatto che potrebbe indicare che l’associazione tra una maggiore aderenza alla dieta mediterranea e un rischio ridotto di demenza permane, indipendentemente dal rischio genetico individuale di demenza), la conclusione è che una Dieta Mediterranea con un elevato apporto di alimenti sani a base vegetale potrebbe essere un intervento importante da incorporare nelle future strategie di riduzione del rischio di demenza.

In conclusione

Se da una parte la scienza conferma che una dieta tradizionale di tipo mediterraneo, ricca di frutta e verdura in primis, è in grado di mantenere il cervello più giovane e pulito (in sostanza con meno accumuli di proteine tossiche), sappiate però che l’analisi si è limitata a considerare i dati genetici solo sulla base dell’ascendenza europea. Pertanto, per confermare in modo definitivo i potenziali benefici della Dieta Mediterranea, saranno sicuramente necessarie altre ricerche che ci auguriamo avvengano in fretta. Considerato quello che uno degli autori dello studio, il Prof. Oliver Shannon, ha detto “La demenza ha un impatto sulla vita di milioni di persone in tutto il mondo ed attualmente ci sono opzioni limitate per il trattamento di questa condizione”, sarebbe utile trovare un rimedio il prima possibile. Anzi, dovrebbe essere una priorità di ricercatori e medici.

In più, John Mathers, Professore di Nutrizione Umana presso l’Università di Newcastle, ha aggiunto: “Questo nuovo studio offre anche un’ottima notizia per coloro che hanno un rischio genetico più elevato di sviluppare la malattia. Seguire infatti una dieta migliore ha ridotto la probabilità di insorgenza della demenza”.

Ecco perché, al di là di ulteriori conferme, scegliere di seguire lo stesso un’alimentazione il più equilibrata possibile è comunque fondamentale. E poi, oltre a combattere i sintomi della depressione, la Dieta Mediterranea è comunque stata classificata come il segreto per vivere più lungo. Approfittiamone.