Fronte russo: cibo scaduto dal 2015 ai soldati
Un soldato ucraino riprende un campo di battaglia in cui ci sono razioni di cibo fornite all’esercito russo scadute dal 2015.
Forse i nostri avi, quelli che sono nati e morti nel ‘900, quelli che i grandi conflitti bellici li hanno vissuti sulla propria pelle, si sarebbero aspettati dalle generazioni del nuovo millennio un po’ più di lungimiranza. E invece no. Dopo Iraq, Libia e Afghanistan, la guerra torna in Europa con l‘invasione russa dell’Ucraina. Se a raccontarci le grandi guerre del Novecento c’erano reporter e lettere, al massimo, ai nostri giorni le testimonianze storiche si ottengono tramite social media, foto e video. Ed è proprio così che un soldato ucraino ha potuto far sapere al mondo parte dello scompiglio creato dalla nuova guerra.
Riprendendo uno dei luoghi di battaglia e diverse razioni di cibo fornite dal Governo invasore alle proprie truppe. Dalle etichette si evince chiaramente che si tratta di prodotti alimentari scaduti: non da pochi giorni, ma dal 2015. Il ragazzo che ha postato il materiale sui social e, rivolgendosi alle famiglie di quei soldati, ha detto: «Guardate cosa stanno facendo, mandano a morire i vostri figli per niente e non danno neanche del cibo sano». Un risvolto che può sembrare insignificante all’interno del panorama di guerra ma che invece chiarisce bene quanto la Russia sia poco interessata alla salute e alla sicurezza dei suoi soldati.