L’Italia si mobilita: raccolte cibo e medicine per l’Ucraina
Le associazioni di solidarietà italiane si stanno mobilitando per portare aiuti in Ucraina: ecco alcune delle iniziative.
Dopo le manifestazioni contro la guerra in Ucraina che hanno interessato diverse città italiane durante la settimana appena trascorsa, è iniziata anche la raccolta di cibo e generi di prima necessità in favore della popolazione ucraina. La città di Roma e i suoi abitanti sono in prima linea sul fronte aiuti per chi, in poche ore, ha perso tutto. Le parrocchie della Capitale, infatti, hanno lanciato un appello ai romani: c’è bisogno di viveri e medicine e Roma risponde con una fila lunga di persone che si sono radunate, nella giornata di ieri, davanti al punto di raccolta designato, la chiesa ucraina di Santa Sofia sita in via Boccea 478. La lista dei beni da inviare via terra nel paese assediato comprende cibi a lunga conservazione, come pasta, tonno, riso, olio, fette biscottate, caffè, merendine, Nutella, barattoli di conserve, tè e formaggi sotto vuoto, mentre, tra i medicinali servono Oki, antidolorifici, ibuprofene, aspirina, bende, siringhe, teli anti gelo, ecc. Parte dei beni raccolti sono partiti ieri mattina dalla stazione romana Ostiense su un tir diretto in Ucraina, o almeno, al confine con il paese per portare un aiuto pratico alla popolazione.

In prima linea, a gestire la rete di aiuti, le organizzazioni cattoliche Sant’Egidio e Caritas, ma anche molte altre, tra le quali, Associazione Salvabebè-Salvamamme che ha organizzato una raccolta di generi di prima necessità per le mamme ucraine e i loro piccoli, attiva da lunedì 28 febbraio sino a mercoledì 2 marzo dalle 10 alle 17 in via Giacomo Raffaelli, (sede operativa dell’associazione). I romani quando si tratta di solidarietà non si fanno parlare dietro: davanti alla chiesa di Santa Sofia ieri c’era una fila più lunga di quella che si crea per accedere ai Musei Vaticani. “Siamo andati a donare un po’ di generi alimentari alla popolazione ucraina e non credevo ai miei occhi, tante persone come noi in fila per aiutare chi in questo momento ha più bisogno. Sono commossa, abbiamo ancora una speranza. Chi può aiuti, il grazie che ci ha dato il ragazzo che ha preso la spesa, con le lacrime agli occhi, non ha prezzo”. Queste sono le parole di una donna che, insieme a tante altre persone, aspettava il proprio turno, in coda, per tendere una mano a un paese in grande difficoltà.
Dopo Roma, anche Milano non resta indietro. D’altronde, il capoluogo Meneghino ospita la più grande comunità ucraina d’Italia (circa 20mila persone). In via Meda 50, nella Chiesa Santi Giacomo e Giovanni, è iniziata una raccolta di beni di prima necessità: venerdì 4 marzo partirà un mezzo con aiuti da consegnare al confine est con la Romania per aiutare il gruppo di volontari Clean Busters. Insieme agli aiuti per le persone, ovviamente, non manca anche chi si mobilita per supportare gli animali in Ucraina: prima tra tutte, l’associazione Oipa – Organizzazione Internazionale Protezione Animali, che ha attivato una raccolta fondi sul suo sito.