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Siccità: le regioni chiedono un intervento rapido al Governo

di Chiara Impiglia 20 Giugno 2022 11:17

L’emergenza siccità ha spinto le Regioni a chiedere aiuto all’Esecutivo. In settimana un incontro per prendere provvedimenti.

Il dimezzamento delle piogge primaverili e le inusuali temperature delle ultime settimane hanno reso la siccità una vera e propria minaccia per tutto il nostro Paese. A essere più colpite, le regioni del Nord Italia: il Veneto aveva già chiesto lo stato d’emergenza tempo fa, ottenendo però un no da parte del Governo. Adesso a mobilitarsi sono anche la Lombardia e il Piemonte. Le regioni settentrionali appaiono stremate e chiedono pertanto un incontro con l’Esecutivo per analizzare la situazione e valutare eventuali misure per far fronte all’emergenza. La riunione che si terrà in settimana dovrebbe avere come protagonisti Stefano Patuanelli, il ministro delle Politiche Agricole, e Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica. Inoltre, non è esclusa la partecipazione di Fabrizio Curcio, il capo del Dipartimento della Protezione Civile. Le regioni più in difficoltà sperano che grazie al loro incontro si possa procedere con un rapido intervento.

Durante un’intervista a Rai News 24, l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Matteo Marnati, ha dichiarato “Il problema è che adesso, con questo caldo, i consumi per uso civile stanno aumentando e non diminuendo. Quindi alcuni comuni e alcuni acquedotti hanno già cercato di intervenire nelle ore notturne, chiudendo i rubinetti. Per ora sono casi ancora sporadici, ma dai dati che abbiamo probabilmente questi comuni si moltiplicheranno nei prossimi giorni” e ha concluso “Così facendo, almeno nelle ore notturne, riusciremo a ricaricare un po’ d’acqua nelle cisterne per poi utilizzarla durante la giornata“. Non è detto che queste soluzioni si rivelino sufficienti e il Piemonte sta valutando di richiedere l’allerta rossa. “Chiederemo il livello massimo di allerta, quello rosso, e questo permetterà al governo di intervenire con i mezzi della protezione civile o per decidere gli utilizzi delle acque“, ha detto Marnati. Ma la situazione peggiora anche nel centro-sud. Se è vero che per il momento l’acqua non manca, bisogna essere previdenti e fare attenzione: il caldo potrebbe complicare ulteriormente la situazione e provocare problemi di difficile gestione.