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Bignè al formaggio

Un’idea sfiziosa per l’aperitivo con i bignè al formaggio, per la serie “uno tira l’altro”, farete felici i vostri commensali, anche quelli vegetariani.

di Roberta Favazzo 4 Novembre 2022

I bignè al formaggio sono piccole e sfiziose tentazioni da gustare con le mani in qualsiasi occasione. Sono naturalmente perfetti come antipasto nell’ambito di una cena, anche festiva. Ma ciò non toglie che possano essere serviti durante un buffet, una cena in piedi e perfino  un’apericena. Questi, in particolare, vengono farciti con una voluttuosa crema al formaggio spalmabile aromatizzata con lo scalogno e le erbe aromatiche. Ecco come si preparano.

Ingredienti per 6 persone

  • Preparazione 60 min
  • Calorie 310 Kcal x 100g
  • Difficoltà media

Come preparare: Bignè al formaggio

  1. Preparate i bignè: fate riscaldare il forno a 180°C, quindi foderate una teglia con carta da forno. Lavorate le uova in una ciotola e tenetele da parte. Versate in una pentola il latte con il sale e il burro e portate a bollore. Unite adesso la farina, tutta in una volta, e mescolate fino a quando la pastella si sarà addensata e si staccherà dai bordi della pentola. Trasferite in una ciotola e unite le uova un po’ alla volta.

  2. Trasferite il composto in un sac à poche e tracciate dei mucchietti di impasto sulla carta forno ben distanziati tra loro. Fateli cuocere da 30 a 40 minuti, quindi lasciateli raffreddare.

  3. Preparate la crema: mescolate il formaggio con il prezzemolo, lo scalogno, il sale e il pepe. Tagliate i bignè a metà nel senso orizzontale, farciteli con il composto e ricomponeteli. Decorate con la pancetta croccante.

Variante Bignè al formaggio

Provate i bignè al formaggio e noci, per una variante stuzzicante caratterizzata da una nota croccante. Se vi piacciono i bignè eccone alcune ricette:

Come mantenere i bignè croccanti?

Per fare in modo che i bignè rimangano croccanti nel tempo, dovreste conservarli (naturalmente vuoti) all’interno di un contenitore ermetico di plastica oppure in un sacchetto di plastica per alimenti richiudibile. Così facendo da un lato eviterete che si secchino, dall’altro invece eviterete che a contatto con l’umidità esterna si ammoscino.

Perché si chiama bignè?

Si dice che i bignè abbiano avuto origine nel 1540 quando il pasticcere di Caterina de’ Medici creò delle simil conchiglie soffiate al forno per Enrico II di Francia, marito di Caterina. Il termine bignè è un adattamento del francese beignet, con il quale si intende, appunto, una preparazione di pasta dalla forma tondeggiante (quando è allungata si parla invece di eclair). Chiarito il mistero.