Grissini stirati integrali: ecco come si fanno
I grissini stirati integrali costituiscono una saporita e rustica variante dei classici filoncini di pane piemontesi: ecco come prepararli facilmente.
La ricetta dei grissini stirati ci regala dei lunghi, sottili e croccanti filoncini di pane perfetti da servire con bevande, salumi e formaggi per un aperitivo appagante o da inzuppare in salse o zuppe. Facili e tutto sommato veloci da realizzare in casa, questi si preparano con l’aggiunta di farina integrale, per un risultato più rustico e saporito.
Quando i grissini saranno ben dorati, tirate fuori dal forno e fateli raffreddare su una gratella.
Come si chiamano i grissini piemontesi?
Oltre che stirati, i grissini piemontesi si chiamano rubatà. Tale appellativo deriva dal dialetto piemontese, e sta a significare caduto, in quanto richiama la tecnica di lavorazione con la quale gli stessi si ottengono. Rubatè significa proprio “cadere”: questo viene fatto fare ai grissini, che vengono lasciati cadere con decisione sul tavolaccio di stiramento in fase di preparazione.
Quanto durano i grissini?
I grissini fatti in casa si mantengano fragranti e croccanti come appena sfornati per circa un paio di giorni, dopo iniziano a perdere la propria fragranza, anche se sono ancora ottimi da mangiare ancora per diversi giorni. Questo, ovviamente, se opportunamente conservati in un contenitore di latta o all’interno di un sacchetto per il pane (magari inserito all’interno di un sacchetto di tela) in un luogo non umido della casa.
Variante Grissini stirati
Potete anche realizzare dei grissini stirati aromatizzati unendo spezie o erbe aromatiche all’impasto. Se vi piacciono i grissini provate queste ricette:
- Grissini
- Grissini ai due sesami da cuocere al barbecue
- Grissini al formaggio: la ricetta con il bimby
- Grissini al sesamo nero, fragranti
- Grissini alla cipolla: per l’aperitivo
- Grissini di pasta sfoglia al formaggio
- Grissini semplici al bacon, da fare con il bimby
- Grissini stirati: la ricetta torinese