Pasta acqua e farina
La pasta acqua e farina è una delle preparazioni più diffuse nella penisola italiana. Solitamente si utilizza farina bianca tipo 0 o 00 con aggiunta di acqua; se impastata su una spianatoia di legno e tirata col mattarello la pasta fresca acquista una certa rugosità che favorisce una migliore aderenza del condimento. La cottura di questo tipo di pasta sfugge ad una normativa di tempi: oltre a volume, formato e spessore entra in gioco anche la variabile dell’impasto più o meno sodo e il suo tempo di riposo. Il miglior modo per regolarsi è assaggiarla durante la cottura e decidere in base al proprio gusto. La semplicità della ricetta e gli ingredienti di facile reperibilità rendono questa pasta l’ideale per un primo piatto dal sapore casalingo. La pasta fresca può essere conservata in frigorifero per un paio di giorni.
Preparazione Pasta acqua e farina
- Disponete la farina a fontana su una superficie liscia. Versate al centro acqua e sale e iniziate a lavorare l’impasto con una forchetta. Quando si rassoda potete aiutarvi con un tarocco.
- Lavorate l’impasto col palmo della mano fino ad ottenere un panetto sodo e omogeneo. Una volta pronto copritelo con della pellicola e lasciatelo riposare a temperatura ambiente per 30 minuti.
Cospargete il piano di lavoro con poca farina e stendeteci l’impasto aiutandovi con un mattarello, fino a raggiungere circa un centimetro di spessore. Con l’impasto così preparato potete ricavare diversi formati di pasta fresca.
- Per ottenere dei pici tagliate una striscia d’impasto con un coltello e allungatela facendola rotolare tra i palmi aperti e il piano di lavoro. Dovete ottenere una sorta di lungo spaghetto.
Per i cavatelli partite sempre da una striscia d’impasto e tagliatela a tocchetti di circa due centimetri e appiattiteli trascinandoli con il pollice.
E il mondo dovrebbe cominciare a mangiare meglio.
Agrodolce racconta i luoghi e le persone del buon mangiare e del buon bere. Controlla la nostra Email ogni giorno e dicci se ci riusciamo.