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Pettole: ricetta originale dalla cucina pugliese

Le pettole sono un piatto tipico della cucina pugliese. Si realizzano con un impasto morbido e si friggono in abbondante olio. Vengono servite per lo più come antipasto, ma possono essere trasformate anche in un goloso dolcetto.

di Giuliana Manca 31 Maggio 2023

Le pettole sono un antipasto della cucina pugliese. Sono piccole sfere irregolari di pasta lievitata fritte in olio bollente. Le pettole si possono gustare al naturale oppure farcite in svariati modi: tradizionalmente si inserisce una acciuga sott’olio all’interno di ogni frittella, per renderle dolci basterà intingerle nel miele o nel vincotto o spolverizzarle con lo zucchero. L’importante è che siano fragranti fuori e morbide dentro. Il segreto sta tutto nell’impasto che dovrà essere molto morbido e ben lievitato.

Per formare le pettole ci vuole una certa manualità perché si deve prelevare un po’ di impasto con la mano sinistra, stringere il pungo e farne fuoriuscire una piccola parte, poi con la mano destra si deve staccare la pallina e buttarla nell’olio. Chi non ha tanta padronanza potrà utilizzare due cucchiai.

Ingredienti per persone

  • Preparazione 50 min
  • Tempo di riposo 180 min
  • Calorie 440 Kcal x 100g
  • Difficoltà media

Come preparare: Pettole

  1. Setacciate la farina in una ciotola molto capiente e mettete al centro il lievito.

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  3. Versate una piccola parte dell’acqua sul lievito per farlo sciogliere.

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  5. Continuate ad aggiungere acqua e mescolate bene con le meni. Quando avrete unito quasi tutta l’acqua aggiungete il sale e continuate ad impastare con energia per incorporare aria.Dovrete ottenere un impasto liscio molto morbido e appiccicoso. Occorrono circa 15 minuti di lavorazione. Ricoprite la ciotola con della pellicola per alimenti e fate lievitare in un luogo asciutto fino a che l’impasto non è raddoppiato di volume.

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  7. In una casseruola capiente versate abbondante olio e portatelo a temperatura.  Prelevate con un cucchiaio piccole parti di impasto e fatele cadere nell’olio aiutandovi con un altro cucchiaio (volendo potete usare le mani avendo l’accortezza di bagnarle prima di prelevare la porzione di impasto). Friggete le pettole fino a che sono dorate uniformemente. Scolatele e farle asciugare su carta assorbente.

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Variante Pettole

Potete arricchire l’impasto delle pittule con pomodorini, olive e capperi, con acciughe, con baccalà o con cavolfiore lesso o renderle dolci intingendole nel miele o nello zucchero dopo la cottura.

In alcune zone, le pettole si friggono nell’olio di oliva. Alcuni sostituiscono la farina 00 con la semola, o un mix delle due; altri, invece, preferiscono sostituire una parte di acqua con il latte, in modo da renderle più morbide.

Come conservarle?

L’ideale sarebbe consumarle subito, appena cotte. Se avete necessità di conservarle, è importante sigillarle singolarmente con della pellicola trasparente, dopo averle fatte raffreddare. In questo modo, si conserveranno per uno o massimo due giorni.

Quando si preparano le pettole?

In passato le pettole pugliesi si preparavano in occasione di varie ricorrenze, da San Martino, giorno in cui si festeggia l’arrivo del vino nuovo, alla Vigilia dell’Immacolata, perché considerate un piatto di magro. Oggi invece si preparano tutto l’anno e vengono solitamente servite come antipasto.

Come nascono le pettole?

L’origine di questo piatto è purtroppo sconosciuta, come spesso avviene per le ricette tramandate di famiglia in famiglia. Si tratta comunque di una ricetta estremamente semplice e buonissima.