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Temaki al salmone

I temaki al salmone sono pezzi di sushi super amati: ecco come prepararli facilmente in casa in pochi minuti e senza difficoltà.

di Roberta Favazzo 2 Aprile 2022

La ricetta del temaki al salmone farà felice ogni amante della cucina giapponese. Se avete l’abitudine di fare il sushi in casa, non potete non provare anche il temaki (che sì, è anche la risposta a chi si chiede “Come si chiama il cono giapponese?“). Un involucro di alga nori pronto ad ospitare un ricco ripieno di riso e salmone.

Ingredienti per 4 persone

  • Preparazione 50 min
  • Calorie 183 Kcal x 100g
  • Difficoltà bassa

Come preparare: Temaki al salmone

  1. Fate cuocere il riso per sushi secondo le istruzioni riportate sulla sua confezione. Conditelo con un mix di aceto di riso, sale e zucchero fatti scaldare insieme.

  2. Tagliate il ​​salmone a cubetti o listarelle eliminando le eventuali lische. Tagliate a listarelle sottili il cetriolo.

  3. Dividete ogni foglio di alga nori in due metà e disponetele sul piano di lavoro con la parte ruvida verso l’alto. Disponete uno strato di riso sopra, lasciando un centimetro di spazio attorno al bordo. Condite con il cetriolo ed il salmone, distribuite i semi di sesamo e arrotolate creando un cono. Completate con un ciuffo di maionese.

Variante Temaki al salmone

Temaki al salmone e avocado: una delle varianti più amate regalata da un connubio spettacolare. Per ottenerlo basta aggiungere qualche cubetto del frutto.

Potete servire il temaki al salmone con abbondante salsa di soia e zenzero sottaceto.

Come si chiama sushi cotto?

Non esiste un solo nome per intendere il sushi cotto. Ciò in quanto, ogni singolo pezzo di sushi può essere preparato sia con il pesce crudo che con quello cotto (sia esso grigliato, fritto o cotto sulla piastra). Per questo, è possibile trovare nigiri, hosomaki, uramaki e fotomaki con il pesce cotto.

Come si usano le alghe nori?

Le alghe nori, dal sapore deciso e caratteristico, vengono comunemente usate per avvolgere sushi (temaki, ma anche futomaki e uramaki) e onigiri. Si usano diffusamente, comunque, nella cucina orientale e possono trovare spazio nelle zuppe (come quella di tofu) nei primi piatti di noodles saltati in padella o anche nel ramen.