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A New York nasce la dieta della pizza

di Liliana Rosano • Pubblicato 2 Marzo 2016 Aggiornato 28 Aprile 2020 15:31

Pasquale Cozzolino, pizzaiolo di Napoli sbarcato a New York, ha inventato la dieta della pizza ed è riuscito a perdere 46 kg in 7 mesi: ecco come.

Una pizza al giorno toglie un chilo di torno. Sembra uno scherzo e invece è diventato il motto di Pasquale Cozzolino, pizzaiolo ed executive chef del ristorante pizzeria Ribalta, pasquale cozzolino, pizzaiolo di napoli a new york, ha inventato la dieta della pizza una sorta di mecca della pizza e un must go per gli italiani in trasferta a New York. Pasquale sbarca oltreoceano nel 2011 da Napoli. Nella Grande Mela comincia a mettere su chili per colpa del junk food: le bibite gassate, gli snack veloci e pieni di zucchero. Poi la svolta arriva la scorsa estate, quando Pasquale si rende conto, grazie anche al suo medico, che è ora di cambiare pagina. E soprattutto di perdere chili. Nasce in quel momento la dieta della pizza che sta incuriosendo tutti i media e nutrizionisti di New York.

pasquale-cozzolino
cozzolino, prima della dieta

L’idea è venuta proprio a Pasquale che, da bravo pizzaiolo e chef, conosce tutti i trucchi del mestiere. E proprio mentre impastava e sfornava pizze ha ideato la pizza diet che è riuscito a fargli perdere 46 chili in 7 mesi. In cosa consiste questa dieta inconsueta? Una pizza al giorno a pranzo, per 5 giorni, rigorosamente margherita o marinara, accompagnata da insalata e frutta. La mattina si inizia con una colazione abbondante fatta di cereali e yogurt, mentre la sera si chiude con una cena leggerissima: insalata o verdure grigliate con una piccola porzione di proteine entro le 6 del pomeriggio. Alla dieta, Pasquale ha aggiunto lo sport: 3 giorni a settimana di ginnastica e kick boxing.

cozzolino, oggi
cozzolino, oggi

Pasquale ha come obiettivo quello di perdere altri 15 chili nei prossimi mesi continuando con la stessa dieta. Come mette d’accordo esperti e nutrizionisti che condannano i carboidrati? Quando Pasquale parla di pizza non parla di una qualsiasi ma della napoletana doc. Semaforo rosso quindi per il famoso trancio newyorchese. Il punto di partenza è l’impasto: come tradizione vuole, per una pizza napoletana che si rispetti, occorre una lievitazione lunga, 36 ore, affinché i carboidrati siano più digeribili. L’impasto è naturale e preparato con farina macinata finemente, acqua, sale marino e lievito naturale. Anche il pomodoro è di qualità: solo rosso San Marzano.

pizza napoletana-min

Una pizza come la margherita contiene 570 calorie che, assicura Cozzolino, soddisfano il palato e l’anima. E soprattutto sono sufficienti a garantire il fabbisogno quotidiano. In poco tempo Pasquale ha visto risultati sorprendenti, non solo in termini di chili ma soprattutto in salute “soffrendo solo in parte, soprattutto all’inizio“, dice Cozzolino. Intanto i media americani si sono interessati al fenomeno e tutti, dal New York Post alla NBC, hanno voluto sapere di più sulla dieta della pizza.