Cucinare il pesce (e mangiarlo) è un piacere ma come si fa a liberarsi dell’odore di pesce dalle mani? Vi suggeriamo 7 metodi diversi.
Una bella cena a base di spigola, orata o alici è sempre cosa gradita. C’è chi, però, si lascia scoraggiare e si arrende già in partenza, pensando immediatamente all’effetto collaterale che questa preparazione porta con sé:questo odore è dovuto alla trimetilammina, un composto organico volatile l’odore di pesce sulle mani. Questa emanazione intensa, presente soprattutto nel pesce di mare, è dovuta alla trimetilammina, un composto organico altamente volatile che contiene azoto. È una molecola che si forma per l’azione di microrganismi presenti sulla pelle e squame, che con il passare del tempo degradano le cellule producendone sempre più in quantità. Se il rimedio più semplice per evitare l’odore è quello di indossare dei guanti monouso, è anche vero che questi ultimi, a volte, non garantiscono la giusta manualità. Con un po’ di pazienza e qualche trucco casalingo, per fortuna, si può rimediare anche a posteriori.
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Succo di limone. Il metodo più comune è quello di strofinare del limone a pezzi direttamente sulle dita. Qualcuno usa soltanto il succo, altri scelgono un altro tipo di agrume, ma la sostanza rimane la stessa. Il limone, oltre a essere un ottimo antisettico e a lasciare sulla pelle un gradevole aroma, è acido e combatte naturalmente la volatilità delle ammine (dunque la trimetilammina): difficilmente solubili in acqua, in sua presenza acquistano una carica positiva e lo diventano improvvisamente, non potendo più raggiungere così le nostre narici.
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Acqua fredda e sapone. Se non avete limoni armatevi di pazienza e lavate ripetutamente le mani con sapone e acqua, che però deve essere rigorosamente fredda. L’acqua calda non è infatti assolutamente da impiegare: la dilatazione dei pori della pelle favorirebbe l’assorbimento del cattivo odore.
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Allume di potassio. Utilizzato anche come deodorante naturale, incolore e inodore, basta strofinarlo tra le mani con acqua fredda, come fosse una saponetta, per ottenere un risultato apprezzabile.
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Oggetti in acciaio. Effetti simili all’allume sembra fornirli lo strofinamento con un oggetto di acciaio inossidabile o direttamente la saponetta deodorante di acciaio, che si trova può trovare in vendita nei negozi più forniti e che in cucina può sempre far comodo.
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Aceto e bicarbonato. È uno dei consigli della nonna contro l’odore del pesce, nonché formula standard della pulizia della cucina e soprattutto dei forni. Basta preparare una mistura di aceto e bicarbonato in cui immergere le mani prima di proseguire con il classico lavaggio con acqua e sapone.
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Prezzemolo, sale, alcol denaturato. Altro suggerimento è quello di strofinare tra le mani del prezzemolo o del sale, per sgrassare e togliere le tracce residue del pesce. In alternativa si può provare con un po’ di caffè macinato, da risciacquare sotto acqua fredda abbondante. Anche l’alcol denaturato sembra funzionare bene.
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Dentifricio e collutorio. Tecnica infallibile per cancellare anche odori diversi, la pasta dentifricia ha la giusta consistenza e texture per portar via le tracce di pesce, mentre il collutorio profuma e igienizza anche le situazioni più difficili. Basta metterne un po’ sulla punta delle dita e strofinarle, aspettando qualche minuto prima di risciacquare sotto l’acqua fresca.