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Perché è meglio evitare le diete che promettono di dimagrire velocemente?

di Silvia Cutolo 31 Agosto 2022 09:30

Dimagrire velocemente è una pratica pericolosa per il nostro organismo. Ecco 5 motivi per cui è meglio evitare una dieta restrittiva.

Perdere peso rapidamente è uno degli obiettivi più desiderati e perseguiti, soprattutto in questo periodo dell’anno. Questa pratica però non è mai salutare e allo stesso tempo non può essere considerata utile per il nostro corpo. Perché non si deve dimagrire velocemente? Perché seguendo delle strategie molto restrittive si va a perdere muscolo o acqua. E quale sarà il risultato di tutto ciò? Che riprenderemo tutto il peso perso, spesso con gli interessi. In più, risulterà via via sempre più difficile perdere nuovamente il peso in eccesso. Ecco 5 motivi per cui è meglio evitare le diete troppo severe che promettono perdite di molti chili in poco tempo.

  1. La perdita di peso veloce è stressante per il corpo. Quando si inizia una dieta molto limitativa, i nutrienti essenziali (acidi grassi essenziali, amminoacidi essenziali, vitamine e sali minerali) non vengono assunti nelle giuste quantità e, nel lungo termine, anche il sistema immunitario può risentirne. Si può andare incontro a carenze nutrizionali, in quanto mangiare poco e senza un criterio significa avere un apporto ridotto di minerali e vitamine. Ad esempio, una carenza di vitamina D, calcio e fosforo può portare a ossa deboli e fragili oppure una carenza di ferro e vitamina B12 può portare ad affaticamento e anemia.
  2. Una dieta sbilanciata e restrittiva è molto stressante per la mente. Seguire una dieta faticosa induce a un forte desiderio di rivalsa per cui, nel lungo termine, l’esito è quasi sempre fallimentare aumentando così l’insoddisfazione per il proprio corpo e una riduzione dell’autostima.
  3. Perdere peso velocemente è debilitante per i muscoli.  Quando l’organismo è sottoposto a un forte deficit calorico, dopo aver consumato le esigue forniture di zucchero alimentare, attacca i muscoli e lo fa in due modi. Da un lato, consuma le riserve energetiche di questo tessuto ovvero il glicogeno muscolare. Dall’altro lato, sfrutta il muscolo come fonte energetica per convertirlo in zucchero e soddisfare le richieste energetiche. Quindi, oltre a smaltire i grassi di deposito, si utilizzano anche gli amminoacidi derivanti dal tessuto muscolare, riducendone il trofismo e la massa muscolare. In questo modo, la bilancia registra un calo di peso ma in realtà non viene intaccata la massa grassa. A calare è la massa muscolare e questo rende anche il metabolismo meno attivo. Di conseguenza, successivamente si tenderà a ingrassare più velocemente.
  4. Una dieta ultrarapida favorisce la disidratazione. Il fabbisogno idrico giornaliero è di circa 1ml/kcal di energia introdotta. Una parte (500-700ml/die, circa 1/4 o 1/3 di quella totale) entra nell’organismo attraverso gli alimenti e se questi scarseggiano non si raggiunge il fabbisogno di idratazione corporea. Questo si riflette in una perdita di peso non classificabile come dimagrimento bensì come disidratazione
  5. Un dispendio energetico eccessivo ottenuto mediante l’attività fisica per dimagrire in fretta peggiora tutti e quattro i punti sopra menzionati.

Esagerare con le restrizioni caloriche può portare a un deperimento piuttosto che a un dimagrimento. Ecco perché seguire le diete che promettono di perdere 5 chili in una settimana, modificando repentinamente il comportamento alimentare quotidiano senza fare educazione alimentare è completamente sbagliato. Per cui, se in un primo momento si riescono a ottenere i risultati sperati, nel momento in cui si torna alle precedenti abitudini, rimaste sbagliate, si recupererà rapidamente il peso perso.