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How to: quando usare il forno ventilato e quando quello statico

di Mas Silleni • Pubblicato 17 Gennaio 2017 Aggiornato 10 Novembre 2021 18:07

Per cucinare ogni pietanza in maniera corretta usando il forno, bisogna adoperare a proprio vantaggio la funzione statica o ventilata: ecco come scegliere.

I moderni forni di casa hanno così tante funzioni da confondere i cuochi più esperti: ciascun click della rotella o tap sul touch screen promette di eseguire automaticamente la cottura più adatta per ogni tipo di pietanza, le funzioni fondamentali per cuocere ogni piatto sono in realtà solo due: statico o ventilato dall’arrosto alle patate, dai dolci ai biscotti, dalla pizza surgelata a quella stesa a mano. Ma per chi preferisce decidere da sé temperature, tempi e modalità le funzioni fondamentali per cuocere a perfezione ogni piatto sono in realtà sempre e solo due: forno statico o forno ventilato. La prima modalità attiva le resistenze (o il gas) che riscaldano il forno da sotto, da sopra o dai lati; la seconda aggiunge una ventola, garantendo che il calore raggiunga uniformemente ogni angolo della cavità. Il risultato sono due tipi di cotture diverse, che andrebbero naturalmente usate per pietanze differenti.

Quando usare il forno statico

torta in forno

La modalità statica è la più tradizionale: con le dovute differenze, è simile a quella dei forni antichi, che ricevevano il calore da fuochi posti all’esterno della camera di cottura. Oggi il forno si scalda tramite resistenze elettriche (o grazie al fuoco a gas posto sul fondo), e cuoce il cibo per irraggiamento: ciò vuol dire che le parti che si cuoceranno per prime sono quelle poste più vicino alla fonte di calore. In generale, il forno statico riscalda lentamente, garantendo una piena cottura delle pietanze anche al loro interno: per questo è indicato per tutti i cibi che richiedono tempo per la lievitazione, come il pane, la pizza e le focacce, oltre naturalmente a tutti i dolci lievitati, per cui non dovrebbe mai essere superata la temperatura di 180 °C. Se desiderate qualcosa di più croccante, anche i biscotti possono essere cotti in questo modo. Adatti alla cottura statica sono inoltre le meringhe, che devono asciugare molto lentamente a bassissima temperatura, e il pesce, per il quale una cottura veloce come quella ventilata comporterebbe un risultato sin troppo asciutto.

Quando usare il forno ventilato

lasagna in forno

La cottura ventilata è diventata popolare insieme ai forni elettrici: l’attivazione di una ventola diffonde uniformemente il calore prodotto dalle resistenze, consentendo di cuocere con tempi e temperature minori. indicato per quelle pietanze che dovrebbero avere una crosticina in superficie e interno morbido Dato che la cottura avviene in modo veloce, è una funzione adatta a tutte le pietanze che dovrebbero avere una crosticina in superficie e un interno morbido: perfetta quindi per pasta al forno e lasagne, per sformati e arrosti. È indicata anche per il pesce al cartoccio: la stagnola che lo avvolge, e che deve essere rimossa solo negli ultimi minuti, consente alla pietanza di conservare l’umidità pur sfruttando la velocità della cottura ventilata. In generale, il forno ventilato non è invece adatto per dolci e cibi che devono lievitare, perché la cottura veloce non ne consente la crescita: ma ammorbidendo la superficie superiore con latte, burro oppure uova si evita la formazione veloce della crosticina, che bloccherebbe la lievitazione e la cottura interna, rimediando in parte al problema. Naturalmente, la cottura ventilata è invece particolarmente adatta per i dolci che dovrebbero avere un cuore morbido, e anche per i biscotti se desiderate che risultino più teneri. In generale, molte pietanze per cui si indica la cottura nel forno statico possono essere cotte anche nel ventilato, riducendo la temperatura indicata di circa 20 °C e tenendo d’occhio il tempo di cottura, perché potrebbe essere minore. La modalità ventilata è inoltre perfetta per quando avete poco tempo e molti piatti da completare: è l’unica infatti che consente di cuocere più pietanze allo stesso tempo.

Forno statico e ventilato: guida alla scelta

L’acquisto del forno non è una scelta compiere con leggerezza, sia perché si tratta di uno degli elettrodomestici più utilizzati in casa a livello quotidiano sia perché dalle sue caratteristiche dipende sia la buona riuscita delle pietanze sia la durata nel tempo. Valutando i diversi elettrodomestici in commercio, infatti, è facile imbattersi in prodotti che vantano innumerevoli funzionalità, da quelle standard alle più sofisticate.

Una prima differenza sostanziale, inoltre, riguarda le dimensioni dell’elettrodomestico che può essere il classico forno da incasso oppure il pratico fornetto elettrico, funzionale e versatile. Quest’ultimo, nonostante le dimensioni contenute, è in grado di soddisfare svariate esigenze e vanta spesso non poche modalità di cottura. Qui di seguito alcune proposte.

  1. Forno elettrico Johnson 45. Ideale per ogni tipo di cottura, garantisce ottime prestazioni a un basso consumo energetico grazie al rispetto della normativa comunitaria A13. Il forno, infatti, è realizzato in modo da proteggere dal surriscaldamento esterno. Si caratterizza per una potenza pari a 2000 W e una capacità pari a 45 litri. È completo di griglia e teglia con impugnatura removibile, ha illuminazione interna e un timer con indicatore luminoso e sonoro. Lo sportello ha doppi vetri e le pareti sono termoisolate. Misura 62,5 x 47,2 x 39,2 cm. Pro e contro. Robusto e resistente, rientra in una fascia di prezzo medio bassa pur garantendo performance di cottura elevate, non sempre facili da trovare nei piccoli elettrodomestici. Costa 75 euro circa.
  2. Forno elettrico ventilato Ardes 60. Con le sue 6 modalità di cottura diverse, luce interna e doppio vetro, il forno è altamente performante anche grazie alla possibilità di utilizzare il termostato regolabile da 90 a 230 gradi fino a 60 minuti. È presente anche il segnale acustico di fine cottura. Il prodotto viene venduto corredato da accessori specifici, come la teglia e la griglia di dimensioni pari a 42,5 x 37,8 cm, la pinza per teglia/griglia e il raccoglibriciole. La capienza è di 60 litri e le misure sono pari a 59,2 x 49,7 x 37,8 cm. Pro e contro. La varietà di accessori è certamente una caratteristica di cui tenere conto, così come la presenza della porta con doppio vetro. Il forno costa 125 euro.
  3. Forno elettrico Candy da Incasso. Ventilato e dotato di funzione grill, ha una capacità pari a 65 litri e lo sportello è realizzato in acciaio inossidabile e vetro. Il forno, classe di efficienza energetica A+, necessita di un vano per l’installazione ad ho e misura 59,5 x 56,7 x 59,5 cm. Pro e contro. Al primo posto tra i forni più venduti su Amazon, il forno Candy vanta un ottimo rapporto qualità-prezzo. Ideale per chi deve sostituire il forno da incasso e non vuole rinunciare alla qualità senza tuttavia spendere una cifra esagerata. Il costo è pari a 192 euro.

Agrodolce consiglia

Tenendo conto del rapporto qualità-prezzo e delle prestazioni offerte, il forno elettrico ventilato Ardes 60 può realmente diventare un prezioso alleato in cucina: a fare la differenza sono le 6 modalità di cottura differenti, con il calore solo da sotto, da sopra e sotto contemporaneamente impostando eventualmente anche la ventilazione, da sopra compresa ventilazione o da sotto più ventilazione. Il forno, inoltre, è disponibile in una vasta gamma di modelli da con capienza da 10 a 60 litri.