La frittura è una tecnica di cottura con grassi portati ad alte temperature. Già nell’Antico Egitto e nell’Antica Roma si usava friggere nell’olio: oggi, a seconda della zona e della ricetta, si utilizzano anche lo strutto e il burro. Sebbene non si tratti di pietanze salutari e gli esperti raccomandino di non abusarne, è difficile resistere al gusto dei fritti: sono perfetti sia come finger food che a tavola e la varietà di piatti dolci e salati è tale da incontrare i gusti più vari. Agrodolce vi consiglia le tecniche migliori per una frittura perfetta e le ricette più golose.
Praticamente qualsiasi alimento può essere fritto, dalla carne alla frutta. Proprio le frittelle di mele, ad esempio, sono uno degli antipasti più apprezzati del menu natalizio. La maggior parte delle ricette più golose della cucina italiana e internazionale, del resto, prevede la frittura come metodo di cottura. Tra queste, troviamo:
Il solo limite, insomma, è la fantasia.
In questo lungo elenco di deliziosi piatti fritti, non possono mancare i dolci. Dai cannoli siciliani alle seadas sarde, dai dolci di Carnevale come castagnole e frappe alle ciambelle, dagli struffoli ai churros spagnoli: anche nel caso dei dessert, la lista è lunga e quanto più golosa.
La prima regola per una buona frittura è la scelta dell’olio. Non tutti i tipi di olio, infatti, sono adatti per questo tipo di cottura. La temperatura non deve essere troppo bassa, ma se si supera il cosiddetto punto di fumo, l’olio brucia, rovinando non solo il gusto del piatto, ma risultando dannoso per la salute. Alcuni oli, come quello di semi misti o di girasole, non hanno una resistenza alta e dunque non sono adatti per friggere. Al contrario, l’olio di oliva e quello di arachide risultano perfetti, poiché il loro punto di fumo è sopra i 180°C.
Spesso per ottenere un gusto più intenso gli alimenti vanno lavorati prima di essere fritti. Si possono passare nella farina per poi metterli subito in padella, in modo da non creare grumi: le scaloppine di carne, ad esempio, sono preparate proprio così.
Alcune pietanze invece vanno impanate, ossia passate prima nell’uovo e poi nel pangrattato – eventualmente insaporito da qualche spezia. Le cotolette non sarebbero così buone senza questo passaggio!
E infine, la pastella. Sì, proprio quella con cui si friggono i fiori di zucca e tante altre prelibatezze. Una crema fluida realizzata con farina e un liquido a scelta tra acqua, birra o latte.
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