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La Sosta del Cavaliere, Torri

La Sosta del Cavaliere a Torri, Sovicille in provincia di Siena, è un ristorante di alto livello che propone piatti creativi con materie prime locali.

consigliato da
  • Toscana Piazza dell'Abate, 4
  • Tel: 0577 343026
  • mercoledì
  • entro i 50€
di Stefania Pianigiani 16 Ottobre 2020

Nel borgo di Torri, oltre al paese medievale cinto da mura e al monastero di Santa Mustiola con il suo famosissimo chiostro, c’è una nuova bellezza da scoprire. In un fienile tutto restaurato che guarda su Siena e la sua campagna, lo chef Leonardo Fiorenzani e la sua compagna Michela Bigio hanno colto un nuovo stimolo, arricchendo le Terre di Siena con un nuovo ristorante di livello. Michela in sala è una padrona impeccabile – attenta ai gusti dei clienti – e sa consigliare il vino giusto da abbinare al piatto giusto, raccontando con passione la storia che c’è dietro un’etichetta. Chef Leo è stato da sempre attratto dai fornelli: dopo un periodo transitorio ha finalmente raggiunto il suo obiettivo, ossia cucinare le cose che gli piacciono e che lo divertono, abbinando il territorio alla creatività. prodotti del territorio tradotti in piatti creativi, invitanti, d'alta cucina Troviamo un assaggio di questo percorso negli antipasti come il Foie gras e polenta croccante, crema di cavolo nero, castagne e riduzione di Vin Santo oppure nella Quaglia affumicata ripiena con porro e salvia, maionese di zafferano, cavolo di Bruxelles e cialda alla curcuma, servita in tavola sotto una campana di vetro che serve per sprigionare l’affumicatura che completa il piatto. Tra i primi piatti gli Gnocchi agli spinaci in guazzetto di lepre con fonduta di primo sale, sono un vero giro completo di sapori e consistenze che non si dimentica. Restando sul classico le Corolle di pasta ripiene di barbabietola, patate e rigatino di cinta senese su fondo di burro salato e tartufo fresco, mescolano con effetto territorialità diverse. Tra i secondi il Petto di piccione, uva e arachidi, carciofo e maionese di senape, unisce coraggio e freschezza; la Spalla di cinghiale e prugne, con gelatina di melograno e cialda al cacao è un modo curioso e divertente per far approcciare il cliente alla selvaggina. Se invece siete dei cultori del pesce, troverete delle chicche come il Tentacolo di polpo in rapa rossa e la sua crema, topinambur, sale Maldon, purè di carote, noci e limone oppure il Risotto rosso, scampi e gelato al Gorgonzola. L’elegante sala è arredata e apparecchiata con gusto, mentre nel grande giardino si respira natura e tranquillità. Un bonus va alla carta dei vini – sempre in movimento – e in particolare alla cantinetta di temperatura per conservarli, ricavata nella finestra del fienile, dove con un gioco di luci e filtri ben studiato (per non alterare i prodotti) di giorno potete intravedere il paesaggio e di notte la sua profondità.