Home Cibo 5 cose da sapere sul nuovo Taste Firenze

5 cose da sapere sul nuovo Taste Firenze

di Alessandra Iannello • Pubblicato 7 Febbraio 2020 Aggiornato 2 Marzo 2020 15:38

Dal 7 al 9 marzo la Stazione Leopolda di Firenze ospita Pitti Taste, quest’anno alla sua quindicesima edizione con tante novità da scoprire.

AGGIORNAMENTO: Pitti Immagine annuncia le nuove date di Taste. Il salone dedicato alle eccellenze gastronomiche italiane si svolgerà a Firenze dal 5 al 7 giugno 2020.

I love food: questo il tema della quindicesima edizione di Pitti Taste che si terrà alla Stazione Leopolda di Firenze dal 7 al 9 marzo. “Proprio come un adolescente quindicenne – spiega Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine – taste dichiara il suo amore per il cibo in diverse declinazioni Taste dichiara il suo amore folle al cibo. Un amore che coinvolge tutti cinque sensi. A Taste ci si innamora del cibo, ma anche gli ingredienti si innamorano fra di loro nelle proposte degli espositori. L’amore per il food sarà raccontato anche da una serie di talk e di protagonisti, uomini e donne che della passione per il cibo hanno fatto la loro vita“. Anche l’installazione nel Piazzale del Teatro del Maggio sarà ispirata dall’amore che sarà declinato in una serie di I Love Talks intorno ai quali ruoteranno tanti ospiti. Si parlerà della seduzione che passa attraverso il cibo, degli ingredienti che ispirano e dei menu dell’amore fino alle relazioni nate tra gli espositori di Taste. Si metteranno a confronto il food porn con la tendenza opposta del cibo sano e salutare, con Csaba dalla Zorza; si faranno riflessioni sul fatto che amare il cibo significa non sprecarlo nel dibattito Food Forever? dove si parlerà di conservazione, di cucina degli avanzi, dalla spesa alla scelta degli ingredienti, fino alle app che rimettono in circolo il cibo invenduto. Ecco 5 novità da non perdere alla quindicesima edizione.

  1. Taste Ring: da Artusi alla contaminazione passando per la sostenibilità. Nell’arena del Gastronauta Davide Paolini i lavori apriranno sabato 7 marzo alle 16 con la domanda su quale sia oggi il ruolo di Pellegrino Artusi. A duecento anni dalla nascita del gastronomo, autore del libro di ricette più famoso di tutti i tempi, non poteva mancare un talk dedicato. Saliranno sul palco Alberto Capatti, autore di Pellegrino Artusi – Il fantasma della cucina italiana, Luisanna Messeri autrice di Le storie di Artusi, mentre lo chef Fulvio Pierangelini racconterà la sua versione delle ricette artusiane. Domenica 8 marzo alle 11 sarà la volta della La sostenibilità nella produzione alimentare, un tema di grande attualità, che coinvolge tutta la filiera dai produttori ai ristoratori fino ai consumatori. Il Gastronauta ne discuterà con il presidente del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli (Azienda Agricola Bertelli), con il pescatore e produttore ittico Nicola Testa (Testa 2.0) e con la produttrice di olio Francesca Canzano (Terre di Grifonetto). Gli appuntamenti nel foyer del Teatro dell’Opera si concluderanno il pomeriggio con La contaminazione in cucina con gli interventi di Karime Lopez chef dell’Osteria Gucci di Firenze, Giulio Picchi del ristorante Ciblèo di Firenze, Claudio Liu, patron di Iyo e del nuovo Iyo Aalto entrambi a Milano, e il giornalista e ricercatore delle cucine del mondo Vittorio Castellani (Chef Kumalé).
  2. Percorso gourmand. Saranno 50 i nuovi produttori presenti a Taste (cinque volte tanti sono quelli in lista attesa per esporre alla Leopolda) per un percorso sempre più attento alle particolarità. Fra queste il Prosciutto di Piccione di Carlo Giusti, patron dell’Azienda Naturalistica Biologica La Vallata a Lajatico (Pisa), frutto di un lavoro che ha contribuito al recupero di razze quasi estinte. Arriva da Voghera l’aglio nero Dop fermentato di Nerofermento, senza l’aggiunta di additivi, conservanti e lieviti. Shark – Bottega del pesce di Prato propone salumi di pesce e molluschi, con sali ed erbe aromatiche come il pepe di Sichuan, il finocchietto selvatico, il sale Maldon, e affumicati con legno di olivo e melo. Ispirata alla tradizione montana, invece, la linea Alpe Magna prodotta alle pendici del Lagorai, nel cuore delle Dolomiti, che comprende sughi, ragù, salse e piatti pronti tradizionali alpini, come il gulaschsuppe. Infine il miele di Giorgio Poeta che sulla collina che sovrasta Fabriano produce l’unico miele di acacia al mondo invecchiato in barrique di rovere francese e gli amari storici del pratese Opificio Nunquam, fra cui il vermouth bianco fatto secondo un’originale ricetta del 1750.
  3. Gallo Nero Taste Academy. I Consorzio del Vino e dell’Olio Dop Chianti Classico arrivano a Taste nello spazio Gallo Nero Taste Academy. Nel ballatoio dello Spazio Alcatraz incontreranno il pubblico per una serie di appuntamenti di approfondimento su questi due prodotti. Il calendario, per esperti e appassionati, prevede degustazioni bendate, guide all’assaggio e al miglior utilizzo dell’olio, contaminazioni con la gastronomia del territorio.
  4. Libri. Torna a Taste lo spazio bookshop di Guido Tommasi Editore che celebra l’amore per il cibo con il neologismo l’ove. Un gioco di parole fra l’inglese love (amore) e il toscano l’ove (le uova). Il concept per il cookbook shop è di Marco Marzini.
  5. Fuoriditaste. Quando la Leopolda chiude le porte tutta la città di Firenze si anima con una serie di iniziative legate al gusto. È FuoriDiTaste, che torna anche quest’anno con un ricco calendario di cene, degustazioni a tema, spettacoli e performance, talk e nuovi modi di interpretare il food. Un programma (aggiornato sul sito) che unisce le aziende che partecipano alla manifestazione e alcune tra le location e i locali più belli della città.