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6 cibi che aiutano a ritrovare il buonumore

di Stefania Leo • Pubblicato 20 Aprile 2017 Aggiornato 4 Ottobre 2017 09:59

Ci sono alcuni cibi, secondo gli autori del libro “Lo zafferano è meglio del Prozac”, in grado di migliorare l’umore: ecco quali sono e perché fanno bene.

Con il cambio di stagione c’è bisogno di una bella sferzata di energia per il metabolismo. Ma attenzione, alcuni cibi sono un vero e proprio viatico anche per l’umore. esistono cibi in grado di agire sull'organismo per donare una sferzata di buonumore Sentirsi fiacchi e anche un po’ tristi, nonostante l’arrivo della primavera, non deve stupirci. Con la fine dell’inverno, il metabolismo è provato dagli sforzi compiuti per tenerci al caldo e contrastare virus influenzali e indebolimenti stagionali. Per questo, nonostante la bella stagione e la luce che allunga le giornate, anche l’umore può aver bisogno di un sostegno in più. Secondo Marie Laurence Grézaud e Bernard Fontanille, autori de Lo zafferano è meglio del Prozac (Sperling & Kupfer), grazie ad alcune proteine e nutrienti, alcuni cibi sono in grado di agire sul nostro organismo come veri e propri antidepressivi.

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Bernard Fontanille, medico specializzato in medicina d’urgenza, ha analizzato al microscopio gli alimenti capaci di sortire un impatto sia sul nostro organismo che sul nostro umore. Il punto di partenza dell’indagine sono i neurotrasmettitori e le sostanze capaci di stimolarli, assimilate a tavola. Ad esempio la noradrenalina e la dopamina influenzano la nostra joie de vivre. Stimolare il gaba significa anche controllare ansia e stress. L’acetilcolina aiuta la memoria. E infine c’è lei, la più nota, la serotonina, componente fondamentale per la percezione del buonumore e di quella sensazione di rilassamento che si ricerca come fosse il Santo Graal. L’indagine scientifica di Fontanille l’ha poi aiutato insieme a Grézaud a stilare un vero e proprio menu del buonumore. Ecco alcuni alimenti da mettere in dispensa.

  1. Galleria cibi afrodisiaci zafferanoLo zafferano, la spezia che dà il titolo al libro, è noto da sempre nella medicina orientale come rimedio per depressione e oltre 90 disturbi legati all'umore. Tutto merito della crocina che aiuta il nostro corpo a riassorbire la serotonina. Secondo uno studio iraniano del 2015 avrebbe i medesimi effetti di alcuni medicinali usati per curare patologie depressive.
  2. nociUn altro viatico per assicurarci un livello più alto di serotonina sono le noci, e i consumatori abituali possono testimoniarlo. Nonostante l'alto contenuto di grassi (tra cui i benefici Omega 3), non fanno ingrassare e stimolano l'appetito, regolano il sonno e ci danno una mano con l'umore.
  3. cavolo cappuccio verdePer chi combatte con il sonno che tarda a venire, è il momento di prendere in considerazione il cavolo. Questo ortaggio contiene triptofano, un amminoacido fondamentale per la sintesi della serotonina. Con una dieta ricca di questa sostanza e l'aiuto della vitamina B6, i livelli di sonno potranno regolarizzarsi, con una ricaduta positiva sull'umore. Bastano due-tre porzioni di cavolo a settimana.
  4. banana e basilicoGli autori del volume nominano anche la banana: grazie al triptofano, anche questo frutto – il più consumato ed esportato al mondo – può aiutarci a ritrovare il sorriso.
  5. pesce spadaSecondo uno studio pubblicato sull'American Journal of Epidemiology anche il pesce può fare la sua parte nella lotta alla depressione. Infatti, la ricerca ha dimostrato che le donne che mangiano pesce più di due volte a settimana, hanno il 25% di probabilità in meno di cadere in depressione. Inoltre, grazie ai grassi Omega 3, la sardina è in grado di aiutarci a prevenire malattie cardiovascolari, neurodegenerative e della retina.
  6. pomodoriInfine, sua maestà il pomodoro: uno studio giapponese lo ha definito un vero e proprio antidepressivo naturale. Per chi consuma pomodori da due a sei volte a settimana, il rischio di sviluppare la patologia depressiva diminuiva del 46%. Merito del licopene, della vitamina B e del magnesio, regolatori dello stress. Ricordate però che il pomodoro libera i suoi poteri nutraceutici soprattutto da cotto.