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Celiachia: ecco cosa non deve mangiare un celiaco

di Chiara Impiglia • Pubblicato 10 Febbraio 2023 Aggiornato 13 Febbraio 2023 09:30

La celiachia è una condizione cronica che colpisce molte persone nel mondo e richiede una dieta priva di glutine. Pane, pasta, pizza e molti altri alimenti comuni contengono glutine e devono essere evitati da chi soffre di celiachia. Ecco un elenco di cosa non può mangiare un celiaco.

La celiachia è una patologia cronica autoimmune che si manifesta quando l’organismo non è in grado di assorbire il glutine, un complesso alimentare principalmente costituito da due proteine che si trova nella maggior parte dei cereali. Se, in Italia, i pazienti che hanno una diagnosi conclamata di tale disturbo sono oltre 200.000, sembra che il numero effettivo si aggirerebbe in realtà sui 600.000 casi.

Ecco perché, nel caso in cui un soggetto dovesse avvertire alcuni dei sintomi più diffusi – come un dolore e un gonfiore addominale costanti e una considerevole perdita di peso – dovrebbe immediatamente rivolgersi a uno specialista e fare degli esami di approfondimento.

Cosa succede quando un celiaco assume del glutine?

cereali vari sul tavolo

Per i soggetti che soffrono di questo disturbo, assumere anche piccole quantità di glutine è tassativamente vietato. Quando succede, il sistema immunitario innesca infatti un’infiammazione dell’intestino tenue che, se dura nel tempo, può danneggiarne le strutture fondamentali, i villi intestinali, causandone un appiattimento e, di conseguenza, un’incapacità di assorbire i nutrienti (come le vitamine e gli oligoelementi).

Esiste una cura per la celiachia?

Cereali integrali

Se per la celiachia non esiste una cura specifica, l’unico trattamento efficace consiste in un’attenta e rigorosa eliminazione del glutine dalla dieta. Quindi, come abbiamo già detto, la categoria di cibi alla quale bisogna porre più attenzione è indubbiamente quella dei cereali, come il grano duro e tenero, il kamut, il farro, l’enkir, l’orzo, la segale e il triticale (un ibrido tra frumento e segale).

L’unica eccezione sulla quale vale la pena soffermarsi riguarda l’avena, che contiene avenine (molto simili alle prolamine del frumento ma meno presenti). In risposta all’assunzione di questa sostanza, nonostante non sia presente il peptide gliadina – quello responsabile della risposta immunitaria – in alcuni soggetti celiaci può comunque verificarsi una spropositata reazione immunitaria, motivo per il quale è comunque bene prestare molta attenzione all’assunzione di questo controverso ingrediente.

In quali alimenti si nasconde il glutine?

Escludere dall’alimentazione pizza, pane, pasta e prodotti da forno realizzati con tutti questi cereali, ricette che prevedono impanatura o canditura con questi ingredienti e la birra (eccetto quella specificatamente senza glutine) è obbligatorio. Tuttavia, è bene fare sempre molta attenzione: il glutine infatti può essere presente nei cibi anche in forma di addensante o di agente contaminante. In questo senso, quando si fa la spesa, bisognerebbe sempre leggere l’elenco degli ingredienti di un prodotto industriale così da essere certi di quello che si sta acquistando e non avere mai brutte sorprese.

E, per concludere, lo stesso vale quando si mangia fuori casa. Anche in questo caso, è doveroso informarsi su possibili contaminazioni. Solo chi ha una cucina autorizzata dall’Associazione Italiana Celiachia (AIC) può garantire che i propri piatti non siano pericolosi. In tutti gli altri ristoranti, invece, è a carico della persona la scelta di rischiare o meno l’assunzione di glutine.