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18 digestivi dal mondo per sopravvivere alle feste

di Walter Farnetti 25 Dicembre 2024 11:45

Se durante le cene delle feste avete decisamente esagerato (e chi non esagera?), vi suggeriamo 18 digestivi dal mondo con cui rimettervi in sesto. Serviteli a fine pasto, dopo i dolci, dopo la frutta, dopo il caffè e incrociate le dita che aiutino la vostra digestione

Vi eravate ripromessi di mangiare con moderazione, di assaggiare tutto, ma solamente in piccole quantità; avevate assicurato a voi stessi, alla vostra coscienza, di essere parchi, frugali, di passare un Natale meditativo e salutare; allegro, ma salutare. Al terzo piatto di lasagne, sapevate già che la vostra coscienza era andata a farsi friggere e che frugale era solo un concetto astratto, perduto nel tempo. Adesso, è inutile colpevolizzarsi: bisogna digerire. Un aiuto valido, tra l’altro un aiuto voluttuoso, nient’affatto dietetico o sobrio, può essere rintracciato nei tanti digestivi in commercio.

Digestivi per sopravvivere alle feste

Da definizione, il digestivo è una bevanda alcolica, a base di frutta, erbe o spezie, che riesce a facilitare il processo di assimilazione degli alimenti. In Italia quasi ogni regione mette a punto un digestivo saporito e rinfrescante, ma se vogliamo fare gli internazionali, ecco 18 idee dal mondo con cui tentare di finire il pasto.

Digestivi: l’Arak

arakL’Arak è una bevanda tipica di Siria, Giordania, Israele, molto diffusa in Iraq. Da non confondere con l’arrak (che è invece un succo fermentato con cereali e melassa), ecco che in Libano potrete gustarne la versione di ben 25 diversi produttori.

Si tratta di un succo d’uva distillato, lasciato a fermentare in contenitori di rame per 3 settimane; l’aggiunta caratteristica è quella dei grani d’anice.

Awamori

awamoriSe avete esagerato col sushi, a Okinawa dovrete ricorrere all’Awamori: si tratta di un sakè ricavato dalla distillazione di riso, acqua e lievito, secondo una tecnica importata dalla Thailandia già nel XV secolo.

Normalmente è allungato con l’acqua e servito con il ghiaccio; la gradazione alcolica varia, anche sensibilmente, a seconda degli anni d’invecchiamento.

Brombeergergeist

Delizia della Foresta Nera, il Brombeergergeist è un liquore tedesco ottenuto dal succo di mora selvatica, per una gradazione alcolica del 40 %. Se sarete in grado di reperirlo, si assicura un effetto positivo sulla digestione, in virtù delle spezie aggiunte durante la distillazione.

Cachaça

In Brasile, dove se ne contano più di 5000 marche, per finire il pasto potrete sfruttare il Cachaca, questa acquavite dolce, ricavata dalla canna da zucchero; il succo è fatto fermentare con lieviti appositi, distillata, lasciata a riposo in botte, per poi subire un invecchiamento breve (di 2 anni) o lungo (anche 12).

Calvados

sidro calvados e pommeauDurante le sue inchieste, il Commisario Maigret ne ordina a litrate. Stiamo parlando del Calvados, un sidro di mela, prodotto nella Bassa Normandia (dove gode della Denominazione d’Origine Controllata).

Se i distillatori di mele sono noti in Francia fin dall’epoca di Carlo Magno, è nel XIX secolo che, con la produzione industriale, il Calvados raggiunge la massima diffusione, fino diventare un simbolo del pasto francese; non è raro servirlo tra le varie portate di pranzi e cene, per agevolare la digestione e gustare meglio i piatti.

Elisir Vegetale della Grande Chartreuse

Digestivo francese distillato dai monaci certosini nell’antichissima certosa di Voiron. La complessa ricetta dell’Elisir Vegetale della Grande Chartreuse (ovviamente segreta) arriva direttamente dal Seicento e prevede l’utilizzo di 130 erbe. L’effetto è miracoloso.

Curaçao

Per questo amaro noto fin dall’Ottocento, i Paesi Bassi utilizzano una specifica varietà di arancia amara, rinvenuta nell’isola di Curaçao, appunto. Le scorze sono essiccate e poi lasciate a macerare in una saporita miscela, a base di acqua, alcool, zucchero, spezie. Di base, il Curacao sarebbe trasparente, ma spesso è colorato, anche in maniera molto suggestiva, fino al rosso acceso o al blu elettrico.

Maitrank

maitrank

Il Maitrank, la cosiddetta bevanda di maggio, orgoglio della distilleria belga, vanta una citazione antichissima, addirittura dell’854, da parte di un monaco benedettino tedesco; diffuso anche in Francia, Germania e Lussemburgo, si ottiene macerando in acqua, zucchero e vino bianco il fiore di asperula (il Galium Odoratum). A fermentazione avvenuta sono aggiunti spicchi d’arancia e cognac.

Drambuie

Da gustare puro o con ghiaccio, il Drambuie è un liquore scozzese profondamente aromatico; diffuso fin dall’Ottocento (alcune leggende cercano di retrodatarlo anche fino al ‘600), la distribuzione commerciale risale al 1910. Si ottiene mescolando whisky e miele, a cui si aggiungono zafferano, anice e molte altre spezie che forse non scopriremo mai.

Kummel

A rigore, il Kummel, questo distillato olandese, dovrebbe aiutare le più complicate delle digestioni: gli ingredienti sono infatti finocchio, semi di cumino e carvi; il carvi, detto anche cumino dei prati, è una pianta medicamentosa utilizzatissima in erboristeria, proprio in virtù delle capacità digestive e antisettiche. In Russia ha avuto larghissima diffusione, con una serie di modifiche sulla ricetta che riguardano soprattutto il tempo d’invecchiamento.

Ouzo

OuzoLa storia dell’Ouzo appare molto intricata: pare che risalga addirittura ai tempi dell’Impero ottomano, con le modifiche apportate al più antico raki. In ogni caso, dall’Ottocento è diffusissimo in Grecia, dove si produce con mosto d’uva e semi di anice. A Plomari, presso gli stabilimenti Varvagiannis, troverete addirittura un suggestivo museo dell’Ouzo.

Digestivi: il Qneu

La ciliegia mahaleb, detta anche di Santa Lucia, dal gusto amarognolo, è l’ingrediente principale del liquore libanese noto come Qneu; i frutti si fanno macerare nel vino rosso per mesi, per poi gustare il succo estratto e zuccherato in purezza.

Southern Comfort

Southern ComfortIlSouthern Comfort è un liquore statunitense che potrebbe trovare un inventore ufficiale in Martin Wilkes Heron, un barman irlandese che mise a punto la ricetta nel 1874 e cominciò a venderla autonomamente nel Tennessee pochi anni dopo.

Se in un primo momento era composta da whisky, cannella e arancia, attualmente il contenuto di whisky è diminuito a vantaggio di erbe e spezie, che ne accentuano la funzione digestiva.

Thibarine

Si tratta di un distillato messo a punto in svizzera, da ardimentosi monaci domenicani, che poi lo esportarono, assieme al loro monastero, fino in Tunisia. Ancora oggi, questo amaro che per gradazione alcolica supera il 40%, costituisce un vanto della regione di Thibar. Per produrre il Thibarine si fanno macerare i datteri con molte erbe.

Tilus

La Repubblica di San Marino può permettersi di fare distillati addirittura col tartufo. Per la ricetta del Tilus, il tartufo è lasciato a macerare in una miscela di acqua e spezie (anche in questo caso, segretissime, ma si assicura, tutte raccolte nel territorio di San Marino); si può allungare con l’acqua, ma l’efficacia come digestivo è massima se servito puro.

Tuica

tuicaIn Romania si usa soprattutto per cominciare il pasto, ma non è raro recuperarlo dopo cena, per aiutare la digestione e placare la voglia di dolce. La Tuica deve essere imbottigliata prima di Natale ed è costituita da frutta macerata per circa 8 settimane (prugne, ciliegie, pere), da far stagionare esclusivamente in botti di legno di gelso.

Vana Tallinn

In Estonia, vi potrebbe capitare di correggere il caffè con il Vana Tallinn; si tratta di uno dei più noti prodotti di Tallinn, ottenuto mescolando rum, cannella, vaniglia, ma soprattutto oli essenziali di agrumi (soprattutto limone); servito quasi sempre con ghiaccio, non è raro vederlo unito alla soda.

Baijiu

baijuCon il nome diBaijiu si intende un digestivo cinese a base di cereali, ha una gradazione alcolica alta (può arrivare al 60%); si ottiene stimolando la fermentazione del sorgo con un apposito fungo filamentoso; al posto del sorgo, a seconda della regione, si possono usare orzo, miglio, grano; raramente, è aggiunta della frutta. Normalmente si beve caldo e si trovano in vendita gli appositi fornelli per servirlo.

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