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Mangiare in hotel: Borgo Egnazia

di Salvatore Spatafora 8 Ottobre 2021 11:00

Borgo Egnazia è una delle punte di diamante dell’ospitalità pugliese: conosciamo meglio la proposta di questo borgo sulla costa di Brindisi.

Nei suoi 11 anni di vita Borgo Egnazia ha saputo promuovere la Puglia come destinazione turistica di alto livello, aggiudicandosi un meritatissimo posto d’onore tra le punte di diamante dell’hôtellerie italiana. Una vera icona dell’ospitalità pugliese, amata da star mondiali del calibro di Madonna che quest’estate – per la terza volta – ha festeggiato nel resort extralusso di Savelletri, in provincia di Brindisi, il suo compleanno. Borgo Egnazia è una vera icona dell'ospitalità pugliese, nella zona di Bridisi, a Savelletri.A Borgo Egnazia tutto ruota attorno al concetto di benessere per l’ospite: ampi spazi immersi nella natura e la possibilità di sperimentare esperienze su misura fortemente legate al territorio. Un ruolo chiave lo gioca sicuramente la proposta enogastronomica, basata sui principi del viver sano declinati coniugando il ricco patrimonio della tradizione pugliese con le conoscenze nutrizionali della cucina contemporanea. Altra parola d’ordine è poi destagionalizzare attraverso una serie di appuntamenti food&wine in programma per l’autunno 2021. Ma vediamo nel dettaglio i ristoranti e i bar della struttura della famiglia Melpignano e i prossimi eventi:

La Calce

Luogo centrale del percorso di benessere su cui è impostata la nuova filosofia gastronomica di Borgo Egnazia. La proposta di questo bistrot è la prova di come sia possibile appagare il gusto con piatti che al tempo stesso siano leggeri e salutari. Le ricette della cucina mediterranea sono elaborate seguendo le regole auree dell’alimentazione di Borgo Egnazia: selezione di materie prime del territorio, poco sale, giuste porzioni, apporto di fibre dai vegetali e bilanciamento tra carboidrati, proteine e grassi. A pranzo è possibile degustare i piatti del giorno realizzati con ingredienti di stagione, provenienti da produttori locali di fiducia: da non perdere le verdure di campo con ricotta di capra e vincotto o la buonissima pizza al vapore.

A cena invece il menu propone principalmente creazioni vegetali, alcune a base di pesce e legumi, e qualche eccezione su carboidrati e carne. Consigliatissimi lo spaghetto ai tre pomodori, la tagliatella di rapa gialla e lo sgombro alla salsa alla cacciatora. Per ogni portata è sempre garantita la giusta quantità di calorie e un profilo nutrizionale equilibrato appositamente studiato dalla brigata di cucina. Il ristorante La Calce – aperto su prenotazione anche agli ospiti esterni – è chiuso il mercoledì a cena.

La Frasca

Nella trattoria di Borgo Egnazia i protagonisti indiscussi sono i piatti tipici delle massaie pugliesi. L’atmosfera è decisamente rilassata e informale, grazie all’arredamento che riflette la vita rurale di campagna e alla cortesia del personale di sala. Il menu è stagionale, nel rispetto della biodiversità pugliese e del duro lavoro svolto ogni giorno nei campi dai contadini più virtuosi. Tra le iniziative da segnalare gli attesissimi eventi Trattorie d’Italia: La Frasca accoglie periodicamente un oste di una rinomata trattoria da tutta Italia per un momento di confronto tra sapori locali e regionali diversi tra loro, raccontato direttamente dalla voce e dalle mani dei custodi dell’arte del mangiar bene. Dopo aver ospitato la cucina della Locanda Mammì del Molise, il prossimo appuntamento è dal 11 al 13 ottobre con Fabio Gulotta del ristorante siciliano Terracotta di Agrigento. Altra iniziativa autunnale, in programma per tutto il mese di ottobre, è la Domenica del villaggio che celebra uno dei riti sacri del vivere italiano, quello appunto della tavola della domenica, bella e colorata attorno alla quale si riunisce tutta la famiglia (€ 80 adulti e € 40 bambini, bevande della casa incluse).

Cala Masciola

Il ristorante del beach club di Borgo Egnazia è facilmente raggiungibile dalla corte principale attraversando a piedi, in bici oppure con le comode auto elettriche vintage, i campi da golf. Una volta arrivati a destinazione lo sguardo si apre sul Mar Adriatico. Cala Masciola è il posto ideale per assaporare, sia a pranzo che a cena, i piatti a base di pesce fresco e provare l’esperienza del “crudo”, antica tradizione pugliese di mangiare i frutti di mare appena pescati e il pesce servito in carpacci o deliziose tartare.

Due Camini

Il ristorante gourmet – e fiore all’occhiello – di Borgo Egnazia ha ottenuto la stella Michelin nel 2019. Tre i menu degustazione elaborati dall’executive chef Domingo Schingaro (nato a Bari nel 1980) insieme alla sua brigata: Apulia, omaggio alle diverse anime della cucina pugliese, dal Gargano nella parte settentrionale fino al profondo sud del Salento; Radici, originale percorso che esalta la biodiversità della regione con piatti esclusivamente vegetali; e poi la novità di quest’anno il menu Mediterraneo, un sorprendente viaggio alla riscoperta dei capisaldi della dieta mediterranea come pesce azzurro, legumi, frutta secca e ortaggi di stagione.

Nel menu Mediterraneo – afferma lo chef – l’ospite si affida completamente a noi, non sa quali piatti degusterà ma sa per certo che non lo deluderemo. Ogni portata è multipla, cioè composta da più piatti che propongono diverse consistenze e diverse interpretazioni dello stesso ingrediente. L’esperienza al Due Camini diventa quindi un gioco alla scoperta dei sapori e della materia prima, un viaggio in cui il tempo si ferma per lasciare spazio al gusto ma anche all’olfatto, alla vista e al tatto”. Il ristorante Due Camini è aperto tutti i giorni per la cena – tranne il martedì – dalle 19.30 alle 22, con possibilità di prenotazione anche per gli ospiti che non soggiornano a Borgo Egnazia (bambini ammessi dai 12 anni in su).

Bar del Portico

Inaugurato nel 2018, è il bar principale dei tre presenti all’interno di Borgo Egnazia (gli altri due si chiamano Capanno e Angoletto). Troppo riduttivo definirlo semplicemente un American Bar. L’impostazione data dal beverage director Dario Gentile – sangue pugliese ed esperienza internazionale dall’Europa all’Asia – è stata infatti quella di creare un Puglian Bar dove degustare nuove interpretazioni di cocktail classici dal tipico tocco pugliese e l’esclusivo Egnazia Vermouth Rosso, realizzato con vino Verdeca da uve vendemmiate in Valle D’Itria.

L’utilizzo di questo vermouth, il primo di origine pugliese, dona a ogni cocktail profumi dal tratto inconfondibile: un tripudio di erbe aromatiche colte nelle terre adiacenti al Borgo e altri tesori regionali come la scorza d’arancia del Gargano o la foglia di limone della Valle d’Itria. Anche per questo spazio dedicato alla mixology si è pensato a degli eventi autunnali esclusivi: tra le luci soffuse e il bancone in tufo bianco del bar, il padrone di casa Dario Gentile ospita grandi bartender italiani per creare inediti drink a quattro mani. Lo scorso 2 ottobre è stata la volta di Salvatore D’Anna dell’Archivio Storico di Napoli, mentre sabato 23 ottobre è attesa una figura di spicco nel mondo della mixology, Mattia Pastori, Global Brand Ambassador del rosolio di bergamotto Italicus.

Wine Experience

La solida visione del proprietario Aldo Melpignano ha reso negli anni Borgo Egnazia il cuore pulsante della valorizzazione delle eccellenze locali, a partire dalla scelta di collaboratori di talento rigorosamente della Puglia. Giuseppe Cupertino, presidente regionale della Fondazione Italiana Sommelier, per esempio è stato chiamato dalla proprietà per curare personalmente la selezione dei vini destinati ai ristoranti dell’hotel (si spazia dalle cantine blasonate fino alle piccole produzioni), coordinare il team di 8 sommelier e soprattutto progettare le wine experience per gli ospiti. Un dovuto omaggio di Borgo Egnazia alla millenaria tradizione vitivinicola della Puglia. Il consiglio è quello di prenotare la merenda nell’orto con la contadina di Borgo Egnazia e degustare i prodotti raccolti in abbinamento ai vini autoctoni, oppure il wine tasting dedicato alle produzioni artigianali e biodinamiche di vignaioli (Giovanni Aiello e Matteo Santoiemma) impegnati nella riscoperta dei vitigni recuperati della tradizione pugliese.